Come prima cosa vorrei ringraziare tutti i lettori, che hanno seguito la mia rubrica de 'I venti portieri più forti della storia', che ha avuto un discreto seguito. Quando ho pensato di fare questa rubrica, ho fatto un lista dei miei 20 portieri che, a mio avviso, hanno fatto la storia di club e nazionali, oltre che a restare nella storia portando i loro nomi a divenire immortali, per chi li ha vissuti, e di chi ne ha sentito parlare nel suo tempo.

Come li ho scelti?

E' stato un lavoro molto lungo, anche perchè avrei potuto prendere i nomi più conosciuti o del mio tempo e il gioco sarebbe stato fatto, ma questo avrebbe coperto la realtà, visto che i più forti tra gli anni 20 e 80 non avendoli vissuti, avrei potuto scartarli a priori, sbagliando fin da subito. Così ho pensato che il primo nome da mettere nella mia lista sarebbe dovuto essere il primo e unico Pallone d'Oro, quindi Lev Yashin, come sarebbe stato possibile non mettere l'unico che avendo giocato in un campionato come quello dell'Unione Sovietica, così come in quella nazionale e aver battutto tantissimi portieri Europei che erano più in voga in quei tempi? Poi ho pensato, tanti hanno parato, ma uno è entrato nella storia fermando la Perla Nera  - Pelè - che ancora oggi quando ne parla sembra risentire di quella sconfitta finale nel 1966, contro l'Inghilterra di quel Gordon Banks. Poi ho pensato "Ok, ma da italiano come posso non mettere i due migliori della storia?", ecco quindi che Dino Zoff e Gigi Buffon sono il terzo e il quarto portiere inseriti nella lista. Avendo inserito un sovietico, un inglese e due italiani, sono arrivato in terra tedesca, bèh senza pensarci su ho messo Manuel Neuer, un portiere completo, mani, piedi, visione di gioco, e un incredibile lancio di mani oltre la metà campo con una precisione al millimetro. Poi ho pensato "Ma qual'è il mio portiere preferito?", ed ecco che al sesto posto ho messo Peter Schmeichel, il portiere danese è sempre stato il mio preferito, soprattutto negli anni di Manchester. Così andando avanti i nomi sono usciti pian piano. Al sesto sono tornato indietro nel tempo, a un portiere che ha legato la sua carriera ad un solo club in modo esemplare, Sepp Maier. Ho dimenticato d'inserire la Spagna? Allora ecco Iker Casillas. URSS, Inghilterra, Italia, Germania, Spagna...Bhè l'Olanda, ha un solo portiere a mio avviso, è stato anche, a mio malgrado, il portiere anche della mia Juventus, nel peggior periodo, ma è stato un grande in altri club, quindi Edwing Van Der Saar è di diritto nella lista. Ma ho pensato "C'è stato un portiere che ha rubato la scena al suo predecessore facendo una carriera alla grande come questi?", ecco che dal cilindro è uscito Peter Shilton, che negli anni 60' nel club dello Stoke City per accettare il contratto chiese di essere titolare fin dal suo passaggio in prima squadra, che portò la squadra inglese a cedere nientemeno che Gordon Banks. Poi sono tornato in Germania, come non inserire il 'cattivo' Oliver Khan? La Francia sembrava non avere portieri che mi sconfinferavano, però ho pensato che uno alla fine sarebbe rientrato tra i venti, quel Fabien Barthez che ha fatto la storia più della sua nazionale che dei suoi club, credo sia di diritto tra i più forti portieri della storia, anche se tra gli ultimi posti, ma c'era. Così sono arrivato a dodici portieri, me ne mancavano ben otto, così mi è venuto in mente, quel portiere che giocò la finale contro l'Italia nel 1982, con la sua Germania-Ovest, dal nome altisonante perchè ricordava anche quel grandissimo campione di Formula Uno che oggi, purtroppo, non sta bene, ma che entrambe hanno legato il loro nome alla loro Germania, e in modo diverso all'Italia, uno ha vinto sette Mondiali con la Ferrari, l'altro ha perso la finale mondiale contro l'Italia, ma è stato un nome inmportantissimo nella Germania; Harald Schumacher. Ma un altro tedesco, mi ha riportato alla mia adolescenza, e ricordavo che era molto forte, ma non ero sicuro che fosse entrato nella storia del calcio, o solo dei videogiochi del tempo, così dopo aver letto la storia, mi sono detto che era da inserire a pieni voti. Però la mancanza dell'Italia, mi ha fatto pensare "Ok, Zoff e Buffon sono l'èlite del calcio italiano, ma nella terra dei portieri, ti pare che non ci sono portieri che enterano tra i 20 più forti della storia?". Ecco che il primo nome è stato Enrico Albertosi, e il secondo quel del 'Ragno Nero' Fabio Cudicini. Il primo nome è soprattutto per lo scudetto storico del Cagliari 1970, cosa che al tempo era davvero cosa difficile da conquistare anche per il trio Juventus, Milan e Inter che erano sempre le squadre più forti degli anni 60-70. Cudicini, devo essere sincero, ricordavo un portiere dei miei tempi, che era Carlo Cudicini, ma ricordavo che si parlava spesso di un Cudicini, che era il papà di quest'ultimo, che aveva fatto la storia, con il soprannome di Ragno Nero "Ma questo non era il soprannome di Yashin?", ecco quindi che leggendo la sua biografia, e il come sia arrivato prima a prendere lo stesso soprannome del portiere dell'URSS e come entrò nella storia a trent'anni suonati, per il tempo, ho pensato che non poteva non far parte di questa lista, non avrei mai pensato che potresse avere una carriera stellare, dopo essere stato accantonato e soprattutto passando una stagione in un Brescia, che con tutto rispetto, era una squadra per terminare la carriera, ma che poi passando al Milan, non solo tornò quel portiere ammirato a Roma, ma soprattutto....Non vi spoilero la storia, soprattutto a chi non l'ha letta. Però pensandoci bene "Ma nei primi anni del calcio, chi sono stati i portieri più forti? Dal 1890 al 1930, possibile che non c'è nessuno?". Così spulciando tra i nomi dei portieri di quel quarantennio, ho detto "Eccoli, lo sapevo?". Il primo nome, era un 'Santo', già così era soprannominato da chi lo vide giocare in porta, questo mi ha portato a documentarmi di come un portiere potesse essere associato a San Pietro, e la storia non fù mai più incredibile, non potevo farmi sfuggire tale portiere; Ricardo Zamora. Ma si, Zamora era il milgliore in quei tempi, ma non aveva rivali? Li aveva, il primo era un portiere polacco, già un portiere polacco in quei tempi sembrava strano potesse entrare tra i più forti del mondo, eppure la sua storia e il suo dualismo con lo spagnolo portava ad una sfida ad altissimi livelli, tanto che se prima Zamora sembrava incontrastato e portato a spalla da tutta Europa, con l'arrivo di František Plánička, fece calare e non poco la certezza che esistesse un solo portiere fortissimo in quel tempo. Che San Pietro come portiere sia stato il migliore è poco ma sicuro, nessuno si metta contro il Portiere del cancello del cielo, ma anche lui avrebbe avuto difficoltà a scegliere il migliore tra i due. Nel cercare l'arternativa italiana ai due, un nome mi è saltato alla mente, pensando che l'Inter degli anni 60 alzò due Coppe dei Campioni, soprattutto contro il Benfica di Eusebio, e il portiere era Giuliano Sarti, toscanaccio che grazie all'intuizione di Helenio Herrera diventò un eroe soprattutto in quei due anni nerazzurri. Ma Sarti, da non dimenticare, vinse anche il primo storico scudetto della Fiorentina nelgi anni 50. Quindi diciannove portieri, mancava il ventesimo, così, come detto prima, pensavo a quale alternativa italiana c'era tra Zamora e Plánička, mi sono detto chi se non il portiere che partecipò al quinquennio d'oro della Juventus 1930-1935? Anche se si ritirò nel 1934, il portiere nacque e terminò la sua carriera a Torino tra le fila della Juventus, e che con Rosetta e Caligaris formò la difesa storica di quegli anni, ma fù anche il primo portiere ad alzare la prima storica Coppa del Mondo della nostra nazionale.

Non sapevo davvero se avevo lasciato fuori alcuni portieri che avrebbero meritato di più, ma devo essere sincero a mio avviso tutti meritavano una voce in questa rubrica. Si è vero sono rimasti fuori tantissimi portieri, ma io oltre alle vittorie sul campo, ho anche visto la carriera che hanno fatto, quindi alti e bassi, soprattutto chi è partito dal basso e poi fatto la storia di questo o quel club o di questa o quella nazionale. 

Ringrazio ancora una volta tutti i lettori, per aver letto e partecipato nei commenti.