Sto notando, in questo tormentato decennio in cui il Milan è riuscito nell'impresa record di passare da squadra più desiderata al mondo a scomoda destinazione, che più i media fracassano gli zebedei col Correa di turno, più si alzano le probabilità che non vesta rossonero.

Ovviamente  le ragioni del mancato ingaggio del profilo di turno, spesso spacciato per il messia che non è, non le conosceremo mai : quel che è certo è che i custodi della verità ,il più delle volte inventata di sana pianta in base ad algoritmi applicati fin dai tempi degli Aztechi, ad ingaggio tramontato, ci rendono edotti con dovizia di particolari del perché è andato tutto a pallino. Una volta è l'Atletico Madrid che chiede 50, mentre noi offriamo un piatto di fagioli con le cipolle e Borni, l'altra volta è Bancomat Raiola che è troppo esoso ed influenza i propri assistiti in funzione del solo vil denaro. Tutto verosimile, ma probabilmente poco realistico.

La costante sistematicamente dimenticata nell'elenco delle giustificazioni è la totale assenza di progetto e, di conseguenza, di dialogo : non c'è una proprietà che riemerga per mezz'ora dalle visure catastali, convochi Pioli e Maldini e dica loro semplicemente: "auspichiamo di levarci dalle scatole nel 2022, in attivo, ma state facendo più schifo del previsto; la Champions anche per quest'anno rimane nel mondo dei sogni, pertanto presentateci l'elenco della spesa per gennaio e quello per giugno perché abbiamo fretta".

Con queste premesse è matematico che Ibra se ne sbatta alla grande delle questioni di cuore, ascolti malvolentieri un'offerta giudicata bassa e si accasi dove questa è soddisfacente.

Non ho elementi per considerare saltata la trattativa col gigante svedese, ma lo ritengo molto probabile; piuttosto sarebbe interessante sapere a cosa hanno pensato Boban e Maldini per il reparto offensivo, quello di centrocampo e che idee hanno sul tavolo per sostituire Duarte. Questa è una squadra che con o senza Zlatan continuerà ad avere seri problemi realizzativi fino a maggio, una evidente carenza di fosforo a centrocampo e dei buchi paurosi pure in difesa a meno che Caldara diventi Beckembauer il giorno di Natale.

Visto l'ottimo lavoro di Pioli, non solo sulla tecnica, ma sulle zucche svuotate definitivamente da Giampaolo, non mi stupirei se i nostri prodi riesumassero un classico, incravattato di giallo che ha dato il via al nostro viaggio verso il quarantesimo posto nel ranking europeo : "siano a posto così ".