I TEMERARI 

È stato bellissimo sentire la notizia sulla ripartenza della Bundesliga, è fantastico aver avuto il via libera. Ovviamente gli allenamenti di squadra sono importanti per mantenere il rapporto con i compagni, io però mi sono allenato molto anche a casa durante gli ultimi mesi, quindi non vi preoccupate: sono in forma.”

Questo è uno spezzone di intervista rilasciata pochi giorni fa da Erling Haaland ai microfoni di Sky Sport. È felice come come un bimbo che vede il suo primo giocattolo, scalpita ed è pronto a tornare in campo e deliziarci ancora con il suo immenso talento. Una stella appena nata, giovane, ancora bambino se vogliamo, che abbandona ogni cautela e si butta a capofitto in una nuova ed anche un po’ pericolosa avventura.

Un po’ incoscientemente i vertici tedeschi hanno dato il via libera per la ripresa della Bundesliga ma forse ci voleva. Serve per tenere alto il morale di gente che se la prende con il vicino perché canta dal balcone solo perché non ha niente da fare. Speriamo che siano coscienti del rischio (che è ancora alto) che corrono, ma in fondo a questo serve il calcio: a far divertire la gente, a risollevare il morale dell’intera umanità come uno show televisivo. Ma il calcio non è solo un mero spettacolo come lo poteva essere la lotta tra gladiatori della Roma antica, il calcio è passione, amore, sofferenza ed ora più che mai noi tifosi dobbiamo rispettare le regole ed essere coscienti. 

Ma poi quello che mi chiedo è: perché noi siamo stati i primi a chiudere il calcio e probabilmente saremo gli ultimi a riaprirlo? In Germania sono già ricominciati gli allenamenti anche di squadra e tutti sono entusiasti della ripresa. In Italia invece siamo tutti timorosi tranne per qualche individuo (cosa molto giusta, questo virus non è una bazzecola): un lupo in un mare di conigli.

Il temerario Lotito, il presidente della Lazio, il temerario Haaland giovane attaccante del B.V.B. La verità però è che alla base di questi battibecchi tra presidenti, politici, società ci sono i soldi. Il grande patron laziale Lotito spinge per la ripresa del campionato per dare alla sua Lazio, che orgogliosamente ha definito un top club e non più la “Lazietta”, una possibilità molto concreta per vincere lo scudetto. Aveva persino chiesto una partita unica per l’attribuzione dello scudetto tra Lazio e Juve. Una proposta molto egoistica anche perché l'Inter non è totalmente fuori dalla lotta. Questi sono solo alcuni dei grandi temerari nel mondo del calcio che, come delle volpi se ne stanno appostati vicino alla tana dei conigli fifoni per incastrarli. 

• I FIFONI (O QUALCOS’ALTRO) 

Quando penso al rispetto al rispetto delle regole e la serietà mi viene in mente il classico tedesco con gli occhi azzurri e i capelli biondi sempre perfetto in ogni cosa, sempre rigorosamente rispettoso delle limitazioni della legge.
Ebbene in questa vicenda, invece, quelli più prudenti (strano ma vero) si sono rivelati gli italiani.
Primo tra tutti ovviamente il nostro Andrea Agnelli che ha espresso la volontà solamente per il bene comune di non riaprire il campionato, ma di chiuderlo con la classifica dell’ultima giornata completata. Una preferenza la sua assolutamente senza doppi fini e solo per il bene degli italiani. Ma dai! Chi vuole prendere in giro? Lo sanno tutti che non vuole che il campionato riprenda per far vincere a CR7 e compagni l’ennesimo scudetto.
Ognuno pensa a se stesso: il temerario Lotito vuole riprendere per vincere lo scudetto e per questo viene molto visto male, ma il sig Agnelli, il “fifone”, vuole sospendere la competizione per vincere a sua volta lo scudetto, quindi dovrebbe essere visto male anche lui.

Questi sono i temerari che sfidano il virus e i fifoni (con la vittoria in mano) del nostro calcio.