C'erano una volta i silenzi di mercato, fino a una decina di anni fa le società potevano lavorare sotto traccia; anzi, molte volte quando non sentivi tante notizie eri quasi contento perché potevi sognare, sapendo che quasi sempre "zac" il colpo arrivava; Moggi era un maestro in queste operazioni.

I tempi sono cambiati, molti di voi diranno: "per forza  eravamo il campionato più bello e uno dei più ricchi del mondo." Tutto vero ora tocca agli sceicchi giocare a "asso piglia tutto".
Forse è solo invidia, con un pizzico di nostalgia, ma la mia sensazione è che seppur con le dovute differenze e forze a disposizione si giocasse tutti allo stesso gioco e l'alternanza ai vertici era più ampia. Oggi se togliamo City, Psg, Bayern e le 2 spagnole e sappiamo le vincitrici dei campionati dei campionati e delle coppe europee. Il principale responsabile di questo squilibrio è il vil denaro; chi ha disponibilità quasi illimitate può spendere raggirando le regole, chi non ne ha o non ne vuole spendere si rifugia dietro a quel "mostro" chiamato Fair Play finanziario.

E' inutile nasconderlo, cosi com'è il FFP non funziona; non è uguale per tutti. Fifa e Uefa devono riscrivere le regole mettendo paletti invalicabili per tutti che si chiami Psg o Spal senza nulla togliere a quest'ultima.
Bisognerebbe limitare seriamente sia le spese per i trasferimenti, senza permettere finti prestiti; ma soprattutto impostare un vero e non trascurabile Salary cap uguale per tutte le squadre, stile NBA in modo da riequilibrare un minimo i valori.
Se la Uefa e la Fifa rimangono indifferenti questa bolla travolgerà il sistema e sarà la fine di uno dei giochi più belli del mondo.