Matt, credo di aver trovato un genio…”(Bob Bishop, osservatore del Manchester Utd, in un telegramma a Matt Busby)

Voglio continuare il viaggio nel mondo dei “ragazzacci” del pallone, in particolare dedicato al mondo del calcio inglese, con il giocatore forse più iconico e rappresentativo di questo calcio, George Best. Chiunque che per qualunque motivo si fosse avvicianto al mondo alla Premier League, sicuramente ha sentito questo nome almeno una volta, giocatore rimasto nell'imagginario degli inglesi capcace di esprimere un clacio così sopraffino che in Inghilterra diranno:

“Maradona is good, pele is better, George... Best!”.

Giovinezza: George muove i primi passi a Belfast in Irlanda del nord, in una famiglia che, con fatica, riusciva ad arrivare alla fine del mese, in quegli anni George, per lo più coltiverà la sua passione per il calcio. E' proprio li che Bob Bishop lo nota, in una partita disputata contro ragazzi più grandi di lui che non riescono a contenerne l'immenso talento. L'osservatore grazie ad un telegramma darà inizio alla leggenda di Best. . Arrivato a Manchester, si dice, che timido e nostalgico di casa, dopo solo un giorno tornò a Belfast dalla famiglia. Fu proprio Matt Busby in perosna a partire per la città irlandese per convincerlo a tornare a Manchester, il ragazzo, incoraggiato anche dalla famiglia seguì il dirigende dei Red Davils,e dopo solo 2 anni, ancora diciassettenne esordirà in prima squadra contro il West Bromwich Albion. Ala capace di svariare su tutto il fronte dell’attacco e di agire  come trequartista o seconda punta, George Best nei suoi anni migliori è stato definito da molti esperti e colleghi come il più forte in circolazione e non certo per caso. Nelle giornate di grazia, molto frequenti fino alla vittoria del Pallone d’Oro, risultava praticamente inarrestabile grazie alla straordinaria combinazione di doti tecniche e atletiche.

Declino: George diviene, forse, il primo calciatore tampinato dalla stampa e sempre in prima pagina, la sua discesa nel vortice dell'autodistruzione inizia molto presto, ciò che farà vacillare il giocatore irlandese saranno l'acol e le donne. Sempre presente nei festini di Londra, che al tempo rappresentava il centro del mondo. Città generatrice di mode e tendenze, George ne diventa un emblema con il suo aspetto ribelle, grazie al suo taglio di capelli la rivista porteghese "Bola" lo soprannominerà il “quinto Beatle”. Vincitore del pallone d'oro e di una Coppa dei Campioni ,più svariati campionati e classifiche cannonieri, la sua discesa verso il basso inizia il giorno in cui Matt Busy, unico ad essere riuscito a gestire un giovane Best, si ritira per divenire dirigente della squadra. Da li in poi la carriera del giocatore sarà, a dir poco altalenante, alternando periodi in cui scompariva dai campi di calcio, ad altri in cui, da solo, vinceva le partite. Uno dei grandi acuti avuti in nazionale è legato alla partita con l'Olanda valida per al qualificazione ad Argentina 78'. Finita 2-2, ma passata alla storia per un tunnel fatto da Best al grande campione olandese Cruijff, gesto del quale pochi capirono l'importanza all'inizio. Prima della partita il gironalista Bill Elliot , a quanto pare, chiese a Best un parere su Cruijff, e successivamente se fosse migliore addirittura di lui, a sentire ciò si dice che Best sorrise e rispose:

Stai scherzando, vero? Ti dico cosa farò stasera... farò un tunnel a Cruijff appena ne avrò l'occasione.

Pochi altri saranno gli acuti di Best, che passerà prima a giocare nel campionato sud africano, per poi tornare in Inghilterra, in imbarazzanti condizioni, che non gli consentono nemmeno di reggere una partita. Dopo una parentesi nel calcio americano terminerà la sua carriera al Bournemouth!

Nel 1984 finisce in carcere per mancato pagamento della cauzione, sintomo di un patrimonio che è stato incredibilmente sperperato. Imbarazzante è l'approdo in televisione, il programma è “Wogan”, Best è chiaramente ubriaco.Quella di Best è stata una vita ambigua caratterizzata, nella prima metà dalla volontà di un un ragazzo di Belfast  giocare a clacio e far divertire la gente, e nella seconda dagli eccessi e gli effetti catastrofici dell'alcol! Vita dissoluta che lo ha portato a spegnersi a soli 59 anni nel 2005.

Ho speso un sacco di soldi per alcol, donne e fuoriserie. Il resto l’ho sperperato.