“Ronaldo è stata la mia più grande intuizione, ma subito dopo, per ragioni diverse, viene quella in cui vidi Paul Gaiscoigne" Sir Alex Ferguson.

Furono queste le esatte parole che il grande allenatore del Manchester United riservò per, a sua detta, il giocatore più talentuso che il calcio ingelse abbia mai prodotto. Giocatore in grado di impostare l'azione da regista alto ma anche in grado di finalizzare in rete. Grande dribbling e precisione nei passaggi è ciò che contrastinguevano questo talento. Purtroppo nel tempo il nome di Paul Gascoigne è stato legato più alle sue bravate che al suo talento, protagonista sia in positivo, ma soprattuto in negativo nei campionati d'Inghilterra, Italia e Scozia.

Giovinezza: Nasce a Duston, piccola cittadina alle porte di New Castle, qui il giovane Paul tira i primi calci al pallone, ma la situazione è tutt'altro che felice. La famiglia vive tutta in un' unica stanza all'ultimo piano di una casa popolare con un solo bagno da condividere con altre famiglie. Costretto a sopportare le violenze del padre alcolizzato, dopo la sua emigrazione in Germania il Gazza inizierà a dare i primi segni che qualcosa in lui non andava, e inizia a passare dal lettino di uno psicologo all'altro. Nel frattempo la sua famiglia non se la passa bene economicamente, e Paul decide di dover contribuire alle entrate familiari, vedendo nel calcio una seria possibilità di di sostentamento. Dopo essere stato scartato da alcune squadre giovanili approda nelle giovanili del New Castle dove, si dice, a causa delle sue movenze sgraziate, si meriterà il soprannome che ancora oggi si porta dietro "Gazza"! In una partita contro il Manchester di Ferguson, il manager nota il talento di quel ragazzo, i due sembrano promessi ma Gascoigne si trasferirà al Tottenham. 

Carriera e "Gazzate": Gazza dopo 3 anni di Tottenham si trasferirà a Roma sulla sponda biancoceleste del Tevere, conquistando tutti. Grazie alla Lazio l' Italia conosce il personaggio di Gascoinge e gli aneddoti delle sue bravate ancora oggi divertono gli ascoltatori. I personaggi che più di tutti subirono le sue bravate, eccentriche ma divertenti, furono Zoff e Zeman, non due qualunque. A Gascoigne viene riconosciuto di essere riuscito a far spazientire persino Zoff, notoriamente persona molto calma e ponderata. Proprio il portiere ex campione del mondo, racconta uno dei tanti aneddoti sul giocatore inglese: “Gascoigne, una volta, nonostante io avessi cercato di dissuaderlo, se ne andò dal ritiro la sera del sabato perché era arrivata la sua fidanzata. Il giorno dopo, il giorno della partita, ero a pranzo con una parte del mio staff e me lo vidi piombare completamente nudo al ristorante. Non nudo con gli slip e i calzini: proprio nudo. E Gazza mi disse: ‘Mister, mi hanno detto che mi voleva e non ho fatto in tempo a vestirmi’. Sempre in biancoceleste, la squadra è in viaggio in pullman verso la Puglia, Gascoigne è seduto in testa al mezzo e legge silenzioso il Daily Mail; il pullman entra in galleria, e dopo 1 km e mezzo completamente al buio, tornata la luce tutti guardano Gazza: sta ancora leggendo il giornale, ma è completamente nudo! Zoff non se la prenderà mai sul serio con calciatore arrivando a dire: "con uno così, a suo modo geniale, come ci si può arrabbiare?”. Un' altro aneddoto ce lo ha regalato Zeman, in un intervista il boemo racconta che un giorno, non trovò Gazza agli allenamenti. Più tardi entrando verso le 10 in un bar di Roma, seduto in uno dei tavoli con un bicchiere di gin in mano, trovò il suo calciatore che lo guardava con una faccia da clown!

Trasferitosi al Glagow, per un po di tempo divide lo spogliatoio con il nostro Gattuso, anche lui rimasto legato alla sua figura, in particolare l' ex allenatore rossonero racconta un episodio che vide Gazza protagonista: "Gascoigne mi ha anche aiutato. Con la scusa della giacca e della cravatta, mi portò in un negozio e mi acquistò dei vestiti. Mi disse che li avrebbe pagati la società, in realtà fu lui a pagarli". Non solo bravate, ma anche un grande cuore. Tuttavia proprio con la maglia del Glasgow vivrà uno dei momenti più tragici della sua vita. Va in scena il famoso derby tra i cattolici del Celtic e i protestanti del Glasgow. Appena siglato un gol si reca sotto la curva avversaria deridendola, si succedono minaccie e lettere intimidatorie, che costirngeranno anche il giocatore a girare scortato. Meno pericoloso e più irriverente l'episodio dell'ammonizione dell'arbitro, a cui era caduto il cartellino, il quale non prende bene la "sanzione" inflittagli dal giocatore, e, non appena riavuto il cartellino ammonirà a sua volta il calciatore, al quale saranno inflitte anche alcune giornate di squalifca. 

Dipendenza: Purtoppo la storia di Gascoigne non è solo quella di un giocatore talentuoso ma senza testa, al pari dei ragazzacci di oggi, vedi Cassano o Balotelli, ben al di sotto del suo livello. La storia di Gazza è costellata da moltissime dipendenze in prims alcoliche e di sostanze stupefacenti, Gin, Cocaina, Wisky e Brandy per dirne alcune, senza parlere dell'usanza di bere prima delle partite, il suo gol più belle realizzato alla Lazio contro il Pescara, sembra l'avesse segnato da ubriaco. La dieta di Paul per molto tempo non prevede l'acqua. Accusato anche di violenza, soprattuto dalla moglie, ma anche nell' episodio che lo vide protagonista insieme ad un tifoso che si vide distruggere il telefono da Gascoigne per averlgi chiesto una foto, fatto che gli costerà una denuncia. Altra dipendeza del giocatore, meno nota, fu quella per le Red Bull, ne consumava anche 40-50 lattine al giorno, sempre restando sui numeri, si dice che arriavasse ad assumere anche 16 strisce di cocaina al giorno. 

Oggi: Dopo 12 tentativi di disintossicazione alcolica falliti, arresti, carcerazioni, risse e droga oggi Gascoigne sembra uscito fialmente da questo vortice autodistruttivo che lo ha seguito per quasi tutta la sua vita. Ora segue gli Iron Maiden, si dedica allo sport frequentando la palestra e giocando a calcetto.

Questa è la storia del calciatore che rappresenta uno dei pochi rimpianti di Sir Alex Ferguson.