Nella Premier League da un anno a questa parte c’è una nuova piccola realtà che si affaccia dietro le più blasonate Liverpool, City e Chelsea. È il Wolverhampton di Nuno Espirito. Wolverhampton city è un distretto metropolitano con stato di città delle West Midlands inglesi, che conta circa 262.000 abitanti. Club fondato il 13 gennaio del 1877 grazie ad un gruppo di scolari, si è riaffacciato nel calcio che conta negli ultimi due anni, dopo aver vinto in passato tre volte il campionato negli anni 50 ed essere arrivati ad una finale della vecchia Coppa UEFA nel edizione del 1972 perdendo contro il Tottenham.
Le cose sono cambiate quando i lupi vengono rilevati nel 2016 dal conglomerato cinese Fosun International, che acquistò il club (allora in Championship) per 45 milioni di euro. Un gruppo asiatico fortemente legato al portoghese Jorge Mendes (agente di Cristiano Ronaldo) infatti tra le sue fila annovera diversi lusitani. Il primo anno di gestione asiatica è stata travagliata, con un susseguirsi di allenatori tra cui Walter Zenga poi esonerato. Fin quando nella stagione successiva viene ingaggiato Nuno Espirito Santo, che al primo colpo vince la Championship e approda nella Premier. 

La situazione in Europa e Premier League 
Gli arancio neri non sono arrivati nel calcio che conta per fare da cenerentola e con un gioco pratico e solido conquistano al primo colpo i preliminari di Europa League. Ne sa qualcosa il Torino di Mazzarri, che viene subito eliminato dalla competizione. Ora i terribili ragazzi del portoghese si trovano agli ottavi della competizione dopo l’1-1 in casa dell’Olimpiakos e il ritorno da effettuare al Molineux Stadium. In campionato occupano il sesto posto con 56 punti, l’ultimo utile per l’Europa a due giornate dal termine.

I lupi di Nuno
Il 3-4-3 del Wolverhampton rappresenta una delle realtà più belle di questa Premier 2019/20. Davanti al nazionale Rui Patricio portiere di sicuro affidamento, mancino di piede e destro di mano, campione d’Europa nel 2016 con la sua nazionale, agiscono: Boly -Coady- Saiss. Una difesa solida con 38 reti subite, basata su un forte senso tattico. I Wolves non amano pressare in avanti e nelle fasi di non possesso i tre rimangono bloccati facendo salire i due esterni di centrocampo, mettendosi a 5 e costringendo gli avversari a giocare lateralmente. Gli uomini della retroguardia hanno caratteristiche molto simili, ossia senso della posizione, fisico imponente e conseguente abilità nei contrasti e nel gioco aereo, spetta al capitano Coady affidare la manovra iniziale con lanci lunghi verso la propria metà campo. I 4 della mediana sono: Doherty a destra che dà un contributo importante in fase offensiva e Jonny sulla sinistra meno offensivo ma con una buona capacità di corsa e dalle sue sgroppate infatti che spesso nascono le reti del compagno di fascia opposta pronto ad inserirsi. In mezzo agiscono Moutinho il recupera palloni, dinamico e bravo in copertura e nei passaggi a lunga distanza, dotato di un discreto tiro e Neves il cervello della squadra. Dominante nel gioco lungo, preferisce servire con i suoi traversoni le fasce laterali dove si sviluppa sopratutto il gioco offensivo dei lupi. In avanti Traore è l’ala destra, cresciuto nella cantera catalana nonostante il suo imponente fisico da culturista è molto abile nei dribbling e negli assist spesso viene schierato anche da esterno di centrocampo. Sulla fascia opposta agisce Jota, veloce e abile nei movimenti senza palla, buon finalizzatore che può essere schierato anche da seconda punta. Il terminale centrale è Raul Jimenez, alto 1.90 dal fisico longilineo bravo a sfruttare le ripartenze su cui è fondato il modulo d’attacco degli arancioni neri, grazie alla sua velocità che ne fanno il bomber della squadra. Oltre al 3-4-3 viene impiegato pure il 3-5-2 con l’esclusione del gigante ex Barcellona e l’inserimento di Dendoncker, mediano di temperamento bravo nel colpo di testa. Della rosa fanno parte anche i giovani portoghesi  Neto e Podence  sempre del orbita Mendes. Il primo ala destra, il secondo uomo di fascia sinistra, entrambi bravi nel dribbling che possono spaziare su tutto il fronte d’attacco. A questi da segnalare Sinagre ex Sporting Lisbona che spesso si alterna con Jonny Castro, quando serve maggiore spinta offensiva sulla corsia mancina sopratutto nel 3-5-2. Con un'età media di 25 anni il progetto Wolverhampton sotto l’abile regia dell’agente lusitano è appena partito pronto a farsi ammirare nel Europa che conta.