Come un fulmine a ciel sereno, a ridosso della festa per l'ottavo titolo nazionale, la Juventus comunica la separazione dal proprio tecnico, dopo un quinquennio ricco di titoli, ben 11, e di prestazioni che hanno riportato tra le top d'Europa la vecchia Signora.
Una decisione, che agli occhi dei tanti tifosi è parsa come una presa di posizione della Società, a fronte dell'ultima delusione nella cavalcata Champions, trofeo che rimane un sogno dal lontano 1996.
Ma la storia recente di questa società ci ha dimostrato come ogni decisione non è mai stata presa senza una attenta analisi e una oculata programmazione, una pianificazione che ogni anno ha portato i suoi frutti. Nei vari anni sono state prese decisioni importanti, dalla costruzione di uno stadio di proprietà, alla separazione da uno dei simboli e capitani storici di questa maglia, fino all'approdo di uno dei giocatori più carismatici e vincenti degli ultimi anni.
Ecco, è proprio qui, che forse è partita la nuova programmazione della Società bianconera, dal giorno in cui, alzando l'asticella hanno intrapreso uno dei più grandi investimenti, quello che sembrava un traguardo, l'acquisto dell'uomo che può portare un titolo tanto ambito, potrebbe invece trattarsi di un punto di partenza, di un primo tassello di una conseguenza di azioni capaci di issare la propria bandiera ancora più in alto. Potrebbe così, dopo circa un anno di distanza, prendere forma una sorta di collaborazione tra due società vincenti e dalla forte immagine, che lottano per obiettivi comuni, ma che per gli stessi stiano collaborando per ritornare a splendere. E se, dallo scorso maggio, quando Zidane lasciò, con lo stupore generale, la panchina dei Blancos, iniziarono i primi spiragli di una possibilità di vedere il tecnico francese, ed ex campione anche in maglia bianconera, come il giusto condottiero per raggiungere la tanto agognata coppa?

Ora che il primo tassello (CR7) è stato consolidato, potrebbe essere che il secondo tassello (Zidane) sia la naturale conseguenza  di un percorso che potrebbe invece portare dalle parti di Madrid il tecnico italiano. La società di Madrid, non ha nascosto negli ultimi anni, la sua ammirazione per il tecnico livornese, che lo scorso anno aveva sfiorato, proprio davanti agli occhi dei tifosi del Bernabeu, uno storica rimonta, vanificata dal rigore realizzato da Cristiano Ronaldo.
Che fosse, quindi, già tutto nelle menti e nelle intenzioni della società bianconera questo ipotetico "scambio" di tecnici, che porterebbe giustamente Max ad allenare una squadra ambiziosa e ricca di campioni, e allo stesso tempo Zidane raggiungere il suo campione già allenato e tentare la scalata europea, lui che è l'uomo che l'ha vinta tre volte di seguito, lui che conosce l'ambiente Juve, l'uomo che i tifosi hanno amato come calciatore e che accoglierebbero a braccia aperte come nuovo condottiero.