Si sa, il fascino della Champions non ha eguali tra gli amanti del grande calcio; e si sa che nelle notti di Champions succedono le cose più disparate, le più grandi d'Europa (e non commetto delitti se dico anche del mondo intero) si sfidano in una competizione che fa apprezzare realmente il bel calcio. Ma a volte ci sono degli avvenimenti così disastrosi, altisonanti e irripetibili che sovvertono per una notte le leggi dell'universo. Sotto gli occhi di tutti ieri sera sono avvenuti fatti che hanno un qualcosa di soprannaturale, di eroico, di epico. E altri che rientrano di diritto nella sezione comica. E non sono proprio riuscito a trattenermi dal commentare alcuni di questi avvenimenti, cose che non avresti mai voluto vedere nella competizione più bella del mondo, che ti fanno valorizzare a volte persino la serie A di quest'anno (http://www.youtube.com/watch?v=yD9S0gBIjEI vedere queste marcature per credere, in bene, Kucka e Marchese, in male, male, male, male Iago Falque). Dunque, per il male dell'umanità, ho stilato una top 5 delle cose più incredibili successe ieri sera. Ecco a voi: 5) SANTO RAGGI DA SPEZIA Ebbene si, tra i top club d'Europa c'è un pizzico d'Italia che non ti aspetti. La favola di sant'Andrea parte da lontano: trascorsi anni in chiaroscuro in quel di Palermo, di Genova sponda blucerchiata e di Bologna, nel 2011, dopo che il "miglior Bari di sempre" riesce, reduce una stagione da piazzamento europeo, ad affondare ultimo in classifica e viene costretto a vendere i suoi pezzi migliori (e non), avvenne la Chiamata che lo fece ascendere: il Monaco (quello francese, eh) di Ranieri aveva bisogno di un tappabuchi a basso prezzo in difesa, e quale miglior affare di LUI? E da li nessuno è mai riuscito a toglierlo: il suo talento sboccia, amato dai tifosi che lo elogiano persino con video (http://www.youtube.com/watch?v=GuWVb2X_fH4 EPIC DUEL), lo spezino arriva a giocare la Champions. E anche ieri in Benfica Monaco, elogiato persino dal telecronista, è protagonista di un paio di grandi interventi che portano il suo club ad una meritata sconfitta. Santo subito. 4) MIRACOLO SULLA 14a PANCHINA Ieri sera la Juve messa in campo da Allegri ha finalmente mostrato il timbro del suo attuale tecnico, oltre che un'ottima dose di carattere. Ma il buon Allegri in realtà aveva preparato la partita al bar con gli amici con un modello ben preciso: quello della sala giochi. Sono ben 3 gli "sport" da bar che Max adotta nelle sue tattiche: -Biliardo: il gol di Pirlo, che come sempre salva i suoi, come sempre di punizione, con una boccia d'oro. Con la buca ad angolo Andrea ci ha vinto molte scommesse al bar. -Bowling: ripetutamente provata durante gli allenamenti, questa strategia è stata adottata in vista della rubrica tutti giù per terra di Striscia. Coscienti del fatto che ormai il colpo di testa di Botia sarebbe entrato, ben quattro giocatori juventini cercano il contatto con l'avversario cadendo a terra e coinvolgento un povero malcapitato in maglia blu nell'ammucchiata. Peccato ragazzi, ci avete provato. Andrà meglio la prossima volta. -Flipper: c'è gente che lo spaccia come bel gol. Il numero dei tocchi al secondo è inverosimile, nemmeno Llorente sa come gli sia finita sul piede, tantomeno il portiere Roberto sa come gli sia finita in c**o. Fatta sta che il gol c'è stato. Per la gioia di Allegri e del misero ranking Uefa italiano. 3) MI VENGA UN EMBOLO Mercoledì mattina, incuriosito controlli i tabellini di tutte le partite della precedente serata di Champions. Tra i grandi risultati, noti un 4 a 0 del Basilea in casa col Ludogorets, e in fondo sei contento per i cugini cioccolatai secondi nel girone. Riguardi un po' i commenti della partita e a un certo punto il tuo sguardo incrocia una scritta maiuscola. EMBOLO! Ti stropicci gli occhi, rileggi, e continui a vedere la stessa scritta. Immagini un malore del portiere del Ludogorets visto il gol preso, e invece no. Embolo, improbabile uomo partita con un gol e un assist, è un diciassettenne camerunese originario svizzero. Mai nessun giocatore dopo il portiere ex Cracovia, Lukasz Merda, vorresti avere nella tua squadra del cuore. 2) LA NOTTE DEI GRIFONI VIVENTI Continui la tua carrellata nella lista dei marcatori, consapevole del fatto che nulla potrà più sconvolgerti. Noti le quattro sberle che il Prandelli europeo prende dal Borussia e noti con piacere nella casella marcatori due vecchie conoscenze liguri sponda rossoblu, Ciro Immobile e Sokratis Papastathopuolos, e un po' li rimpiangi, specie quest'ultimo, visti i difensori che circolano ora in serie A. Ma poi scendi, i tuoi occhi si meravigliano su un risultato inverosimile: Arsenal Anderlecht 3 a 3. Godi, perché pensi al mercato di ogni anno di Wenger, con 14 attaccanti di spessore e due più che ciofeche in difesa, e ridi pensando a quale faccia possa aver fatto il francese. Ma alla vista dei marcatori ti si gela il sangue. Compare un nome, non una bensì DUE volte, di quelli che neanche nelle peggiori classifiche marcatori di Caracas osano bisbigliare. Doppietta di Anthony Vanden Borre. SI. Lui. 0 reti in 3 stagioni in Italia, 6 totali in squadre di club. DUE ieri sera. E allora, tenendoti in equilibrio precario per lo shock della notizia, controlli gli highlights. Il tuo cuore rischia il collasso alla Sua vista, con un look che sembra l'antenato neanderthaliano di Borja Valero. Ma poi rinvieni alla vista dei gol. Il primo in fuorigioco, il secondo su rigore. E in fondo ricominci a credere nell'esistenza di una qualche divinità. 1) SE CI RIESCE KOKE PERCHE' IO NO? Questa è la storia di un difensore che avrebbe voluto fare il goleador. Si va negli spogliatoi sotto 1 a 0. La posta in palio è troppo alta, è l'ultima spiaggia per la sua squadra, ultima nel girone. Da astuto stratega, controlla i primi tempi delle altre partite, e nota lui. Koke. Un gol di tacco da manuale, un gesto Atletico di cui il nostro difensore è il massimo esperto e un gol che avrebbe sempre desiderato fare, specie in una piazza importante come la Champions. E allora esce dagli spogliatoi gasatissimo: "Se ci riesce Koke, ce la farò anch'io" continuava a ripetersi in testa. E alla prima occasione utile ci prova. Cross teso di Immobile, il nostro eroe Samih Kaya sfodera il suo colpo segreto e, miracolo, la palla si insacca! E' un sogno che si avvera, il gol dei suoi sogni in uno scenario da sogno! Peccato che il cross fosse di Immobile, suo avversario, e la porta fosse la sua. E' la rete del 4 a 1 a favore del Borussia contro il suo Galatasaray, fatto a pezzi. Ma a lui non importa. Perchè ieri sera si è avverato un sogno.