L’UEFA non ha fatto altro che giudicare questa proprietà poco credibile, ed il Milan è stato venduto a questa proprietà da Silvio Berlusconi che ci ha propinato l’ennesima storiella, quella della cessione in mani solide e sicure,  della sua infinita carriera. Molto semplice.

Questi signori che pensano di trattare milioni di tifosi, elettori, utenti televisivi, abbonati, consumatori, come dei deficenti (in molti casi a ragione, vista la miriade di soggetti che si sono bevuti le promesse del cavaliere, totalmente campate per aria, da 30 anni a questa parte), però trascurano un fatto e cioè che siamo dei clienti e, come tali, possiamo decidere di NON ACQUISTARE.

Non acquistare un gadget, ma anche non sottoscrivere un abbonamento in tribuna, o ad un servizio televisivo, non votare per qualcuno, eccetera.

Io credo che questo momento sia arrivato, anche per coloro i quali, accecati per decenni dalle allucinazioni dell’imbonitore, si ritrovano con una squadra fondata su una proprietà liquida, che ha “acquistato” una società pesantemente indebitata, imbottita di parametri zero strapagati, senza fuoriclasse, che aveva appena cambiato 5 panchine, una più disastrosa dell’altra, 2 AD che si detestavano e che non hanno combinato assolutamente nulla per la squadra, che hanno fatto naufragare qualsiasi progetto di stadio di proprietà.

Certo, ora siamo nelle mani di un fantoccio intento ad elemosinare ad ogni richiesta di aumento di capitale, ma la frittata è stata confezionata molto prima, quando il Milan non serviva più a dare spinta alla propria immagine ed era vitale sbarazzarsene! Si è visto COME!

Qualcuno di noi ha forse ha ancora voglia di bersi Piersilvio che due giorni fa, dopo che l’UEFA ci aveva appena dato una bastonata sul cranio per i bilanci in profondo rosso della gestione Fininvest, dichiarava che era dispiaciuto, ma la sua azienda nulla aveva a che fare? Se è così corriamo pure ad abbonarci a qualsiasi cosa, perché vorrà dire che siamo orgogliosi di essere presi per i fondelli ad oltranza.

In caso contrario non dimentichiamoci mai che noi siamo i clienti e possiamo in qualsiasi momento decidere di non acquistare! E non sarà mancanza di amore nei confronti del Milan, ma un po’ di amor proprio, finalmente, nei confronti di noi stessi.