I Milanisti, Gattuso e …. l'ultima molecola

 

Quante volte abbiamo rincorso i nostri sogni per conoscere bagliori di nuova luce da vivere, quante volte abbiamo percorso il profondo tunnel della nostra anima fino a toccare la più piccola molecola. Basterebbe toccare l'ultima, quella più vera, ormai lacerata dalle nostre ansie, dai nostri cupi pensieri, dalle nostre recondite paure, sconvolta dai nostri sensi di colpa, così da annullare i vili compromessi di una falsa esistenza: un ultimo anelito di trepida vita fuggente. Quest'ultima molecola, forse, ci darebbe la forza di conoscere noi stessi, proiettati lontano nel tempo e nello spazio dei ricordi, all'interno della nostra vita vissuta. Ci farebbe conoscere l'intima essenza del nostro vero “io”. Solo allora!

E solo allora potremo capire quanto l'universo della nostra anima sia tanto vasto, ancora più vasto di quello che avevamo pensato. Solo allora!...

Magari potremmo arrivare ai confini della ragione per scoprire le origini del nostro destino o magari no, magari fino al capolinea dei più lontani ricordi, limpidi riflessi in uno specchio d'acqua pura.

Solo l'ultimo risveglio direbbe la verità, ci rivelerebbe la ragione della nostra esistenza. Solo allora!

A questo punto essere forti non ci potrà più bastare!........”

 

Bene, questi cupi pensieri filosofici li ho scritti di getto, in una fredda mattina di qualche anno fa, li ho scritti velocemente, quasi per liberarmene più in fretta possibile, poichè li ho scritti in preda alla disperazione di un momento troppo triste della mia vita che, nemmeno a farlo apposta, è coinciso anche con un brutto periodo vissuto dal Milan.

Allora pensai che forse non ero il solo a vivere gli insopportabili stenti della vita, pensai a chissà quante altre persone soffrivano quanto me e anche più di me, e così mi illusi che quello sfogo potesse farmi stare meglio. Ma con tutta la mia buona volontà, devo ammettere che per lenire grandi ferite, occorrono tempi tanto lunghi, a volte anche tempi troppo lunghi...

Ma così tristemente, anche se non proprio così drammaticamente, ho vissuto i momenti cupi che ha vissuto anche il Milan e che hanno vissuto tanti sostenitori del Milan. Ho pensato spesso alle tappe negative percorse dalla mia amata squadra di calcio; l'ultimo periodo, quello del decadentismo Berlusconiano, le illusioni e le delusioni cinesi e ora le speranze angloamericane.

Quanti tifosi che hanno sofferto come me, quante speranze rivolte ai desideri di rinascita!

Tutti sentimenti che, sicuramente anche Gattuso avrà vissuto alla stessa maniera, lui sanguigno e pugnace com'è, ha dato tutto sé stesso per il bene del Milan. Lui Gattuso, uomo tutto d'un pezzo che non tradisce la sua natura di uomo Calabrese, pur di raggiungere i suoi obiettivi, amando il Milan!

Ma i tifosi, quelli che hanno sofferto, non tutti gli sono andati contro. Qualcuno di quei tifosi ha capito che Rino stava lavorando con serietà, con amore, con la massima dedizione, convinto che il suo agire, alla lunga, sarebbe stato quello più giusto. Certo, bisognava aspettare che maturassero i tempi, bisognava attendere i frutti del lavoro continuo, perchè solo lavorando seriamente i risultati arrivano, poco a poco, ma arrivano!

Così tra migliaia di esternazioni di incredulità da parte dei tifosi più ostinati, tra migliaia di cori impazienti e accorati appelli di esonero forzato nei suoi confronti e tra parecchi episodi di infortuni gravi dei suoi ragazzi, Gattuso non ha mai perso la pazienza, ha sempre insistito ancora più alacremente, convinto dalla sua cocciutaggine di uomo del Sud. Trascinato dall'amore mai minimamente scemato nei confronti dei suoi colori rossoneri, Gattuso ha continuato a lavorare senza sosta e senza tentennamenti, per poter raggiungere i suoi scopi. Ora i frutti del suo lavoro li stiamo gustando di settimana in settimana, di giorno in giorno. Ma se ciò non bastasse ai più scettici, ricordo loro le ultime partite giocate dai rossoneri, compresa la gara disputata all'Olimpico di Roma. Partite in cui il Milan ha dimostrato di essere in linea con il gioco delle squadre che vanno per la maggiore. Ricorderei pure la grande vittoria in Coppa Italia contro il Napoli e le vittorie in campionato contro il Cagliari e soprattutto contro l'Atalanta. Partite che hanno messo in evidenza le continue migliorie della nostra compagine, ormai proiettata verso traguardi sicuramente ambiziosi e possibili.

Anche la vittoria di questa sera contro l'Empoli la dice lunga circa il lavoro da “certosino” svolto da Gattuso e dai suoi ragazzi! La dice lunga sull'affiatamento dei suoi giocatori, la dice lunga sul fatto che un trimestre orsono, queste partite non si sarebbero vinte, ma solo pareggiate e a stento... E la “cartina di tornasole” continua a colorarsi di rosso, offrendoci la prova che tutto l'ambiente sta cambiando... in tutti i settori, ma soprattutto in campo!

Mi preme ricordare infatti che stasera il Milan è sceso in campo senza Suso perchè squalificato, ma ben rimpiazzato da quel Castillejo che, sulla fascia destra assieme a Conti, ha creato parecchio gioco e parecchio ritmo. Da quella fascia sono partite le azioni che hanno determinato i goal.

Il primo tempo è terminato a reti inviolate, con un Milan leggermente sottotono di ritmo, con qualche errore di misura dei passaggi nella zona di centrocampo, peraltro ben presidiato, ma con esuberanti iniziative in orizzontale e senza creare eccessivi pericoli verso la porta dei toscani. Da parte dell'Empoli, peraltro ben disposto in campo dall'allenatore Iachini, non si sono registrati pericoli verso l'area del Milan, il cui pacchetto difensivo ben organizzato ha evitato a Donnarumma di effettuare una sola parata.

Nel secondo tempo, il Milan ha aumentato il ritmo della partita, creando subito qualche pericolo alla porta difesa dal portiere dell'Empoli. I rossoneri hanno costantemente insistito alla ricerca del vantaggio, che è arrivato puntualmente dopo circa 5 minuti. Infatti il primo goal è nato da un'azione sviluppata sul lato destro dello schieramento rossonero e culminata con un passaggio ben dosato di Calhanoglu per Piantek. Il polacco ha fulminato il portiere con un tiro forte e preciso, portando il Milan subito in vantaggio. I rossoneri hanno continuano ad attaccare in modo tambureggiante e le azioni, stavolta più limpide di quelle del primo tempo, hanno scaturito il secondo goal dopo circa tre minuti. L'azione si è sviluppata ancora sulla destra, dove uno spumeggiante Castillejo si è accorto del veloce inserimento in avanti di Kessie, allungandogli il pallone con un lancio preciso. Breve rincorsa dell'ivoriano che è entrato in area di rigore e ha eluso l'uscita del portiere con un cucchiaio degno di applausi, segnando il secondo goal rossonero. Da questo momento in poi, per il Milan è diventato tutto pià facile. Le orchestrazioni a centrocampo sono state ben dirette dall'abile Bakaioko, il quale ha sempre agito in una zona del campo per poter triangolare palloni preziosi con Paquetà e Calhanoglu, mentre l'instancabile Kessie ha prodotto un lavoro di ricucitura fra difesa e centrocampo davvero encomiabile. Così i rossoneri sono arrivati al 23° minuto segnando il terzo goal, quello della chiusura della gara. Ancora una volta l'azione milanista si è sviluppata lungo il settore destro, e stavolta è toccato a Conti effettuare l'allungo decisivo per Castillejo, il quale inserendosi col tempo giusto, ha proseguito la traiettoria del pallone con un tocco finemente rifinito tra palo e portiere. Milan Empoli 3 – 0

Dopo questo episodio, solo ordinaria amministrazione del gioco, con possesso di palla prolungato e accelerazioni improvvise in direzione della porta dell'Empoli. Null'altro da aggiungere se non il bellissimo goal segnato e voluto caparbiamente da Borini, ma annullato dall'arbitro dopo consultazione della VAR per un'evidente fuorigioco di posizione da parte di Cutrone entrato a sostituire Piatek. Peccato!

Per la cronaca, da rilevare che già da 3 turni il Milan realizza sempre 3 goal. E' successo con il Cagliari, con l'Atalanta e ora con l'Empoli. Se sono rose fioriranno....

Io quindi, rivolgo un accorato appello ai tifosi milanisti, che come me hanno sofferto per i propri colori, che come me hanno temuto che le cose andassero a rotoli definitivamente. Io li invito a dare fiducia al nostro allenatore e di continuare a sostenerlo, anche quando egli dovesse commettere qualche errore di valutazione, come qualche volta purtroppo è successo in passato (e chi non ha mai sbagliato nella vita?).

Ma sono sicuro che “Ringhio” ci darà ancora tante soddisfazioni, rifiutando gli elogi come ha sempre fatto nella sua vita. Ed è anche per questo motivo che ha saputo farsi amare da noi, ma soprattutto dai suoi ragazzi che hanno già imparato non solo ad amarlo, ma anche a rispettarlo!

 

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