Avevo compiuto vent'anni due settimane prima ed essendomi iscritto all'Università ero riuscito a rimandare la "naja", a quel tempo obbligatoria, e così a breve avrei iniziato a frequentare l'ateneo al centro di Roma con tanta bella gente anziché trovarmi sballottato a bordo di qualche nave dato che dopo i tre giorni di visita alla chiamata del servizio di leva mi vidi assegnato alla Marina Militare e addirittura nel dipartimento navale di La Spezia... non proprio dietro casa!... Ma tutto era rimandato alla fine del corso di laurea e così tirai un bel sospirone... di sollievo!
Inoltre ad allietare maggiormente quel periodo venne in aiuto un nostro cugino, operatore telescriventista nella stessa agenzia di stampa cui lavorava mio padre ma con sede a Milano, che ci invitò in quel primo weekend settembrino a trascorrerlo presso la sua abitazione e così con l'occasione avremmo assistito nel pomeriggio al Gran Premio automobilistico di Monza e la sera stessa avremmo completato la nostra domenica sportiva visionando dalla tribuna di San Siro la partita di Coppa Italia Milan-Ternana.

Correva l'8 Settembre 1968, data che amo ricordare con molto trasporto per l'assoluta straordinarietà di quegli eventi allora vissuti.  
All'alba di quel sabato papà Renato ed il sottoscritto attraversarono a bordo di una Simca 1000 il casello di Roma Nord per raggiungere quello di Milano intorno all'ora di pranzo dopo una breve sosta per la colazione in un autogrill nei pressi di Orvieto dove papà con mia grande gioia mi fece passare alla guida; mi ero patentato pochi mesi prima ma non avevo mai guidato in autostrada. Condussi l'auto fino a Firenze e fui soddisfatto di quella prima esperienza... ma il weekend era appena iniziato... ed altre nuove e prime esperienze erano in trepidante attesa delle mie scoperte!

"Ma che razza di fila!!... Angelino!!! - il nome del nostro cugino -...ma quanto ci vorrà ancora per arrivare all'autodromo di Monza?"   
"Behh!!... Ragazzi oggi a questo Gran Premio ci saranno più di  50.000 spettatori... ma sentite!?!.. ragazzi!!!..questo rombo assordante...magico ...di questi motori!!...ma non vi entra nel sangue!?!...dai... Massi!!...metti fuori dal finestrino quella bandiera della Ferrari... sventolala più che puoi!!..dai!!..che oggi si vince!!!"   


Angelino era gasatissimo... un po' per il Gran Premio e un po' perché guidava una 850 coupé giallo ocra ritirata dal concessionario Fiat solo il lunedì antecedente e dentro aveva già fatto montare le foderine in similpelle leopardata, un'autoradio tedesca a ricerca automatica (una vera chicca a quel tempo) la cui cassetta suonava a palla "Cuore matto" di Little Tony e delle trombe acustiche bitonali stile film "Il sorpasso" che azionava continuamente in un bailame dantesco di sbandieramenti, cori, trombette azionate da batterie portate a mano...e quei martellanti rombi dei motori delle macchine Formula 1 che scaldavano i motori...entrammo in una tribuna affollata, gremita come in un derby... in una bolgia di fumo grigiastro con un odore acre e penetrante di olio combusto...e un mare di bandiere rosse sventagliate con il cavallino rampante la facevano da padrone...e quando i semafori diedero il segnale verde sembrava di essere sotto ad un bombardamento!... Mai sentito un frastuono simile!!!... l'adrenalina salì a mille!! 
Uno dei candidati alla vittoria e prediletto dal popolo ferrarista era il britannico John Surtees, l'unico campione che nella storia del Motorsport sia riuscito a vincere il titolo mondiale sia nel Motociclismo che in Formula 1, ebbene nonostante fosse partito in pole position all'ottavo giro a causa di un incidente si trovò fuori gara ed il Gran Premio sotto un caldo ancora opprimente continuò ad essere avvincente e s'instauro' un duello tra il secondo ferrarista Jackie Ickx ed il campione iridato neozelandese Dennis Hulme (Mc Laren-Ford) fresco del titolo conquistato l'anno prima in cui spiccò tra i Grand Prix vinti quello di Montecarlo, in quel tragico giorno che purtroppo costò la vita al ferrarista Lorenzo Bandini slittato su di una chiazza d'olio ad una chicane che impattando su di una bitta non regolarmente protetta, provocò immediatamente un incendio devastante e nonostante i soccorsi il povero Lorenzo perirà due giorni dopo in ospedale. 
Ma attorno al cinquantesimo giro di pista la Ferrari di Ickx cominciò a perdere secondi preziosi ed arriverà solo al terzo posto sul podio ad 1'28" dal vincitore Denis Hulme superata proprio sul filo della bandiera a scacchi dal francese Johnny Servoz Gavin (Matra-Ford) ma ciononostante il popolo dei tifosi di Maranello accerchiò la "rossa" di Ickx fino al suo ricovero nel box ... con uno sbandieramento che proseguì per tutti i 21 km che separano l'autodromo di Monza da Milano... e svariate di quelle bandiere rosse marchiate dal cavallino rampante...si tramutarono, poche ore dopo... in quelle Rossonere in fila ai tornelli del San Siro di una volta, senza aggiunta di anelli e torri, per assistere alla partita di Coppa Italia tra Milan e Ternana...

Non ero mai entrato nello stadio di San Siro, avevo visto giocare varie volte i Rossoneri contro Roma e Lazio all'Olimpico, ma nella visione della gara e soprattutto dei giocatori ci corre una differenza abissale, mentre nella capitale per via delle piste atletiche hai quasi la necessità di portarti un cannocchiale in stile ippodromo, viceversa a San Siro riesci quasi a vedere la barba rasata malamente da qualche giocatore... e così come di fronte ad un maxischermo vidi entrare in campo le due formazioni, Milan così schierato (4-4-2): Vecchi Malatrasi Rosato Schnellinger Anquilletti Lodetti Trapattoni Rivera Rognoni Hamrin Sormani Allenatore Nereo Rocco Ternana (4-4-2) Germano Nicolini Vianello Bonassin Pandrin Casisa Marinai Meregalli Liguori Cardillo Sciarretta. Subito dopo il fischio d'inizio decretato dall'arbitro Sig. Danilo Bigi di fronte a circa 25.000 spettatori la punta svedese Kurt Hamrin con una delle sue fulminanti sgroppate scaldò i guantoni del numero 1 Ternano Germano (a quel tempo le numerazioni sulle maglie andavano dall'1 all'11) e compresi subito che mi sarei gustato una bella partita. E così difatti avvenne, solo al 17' dopo un mani di Bonassin Gianni Rivera trasformerà il calcio di rigore con un potente piattone sulla destra. Seguirà al 31' su un perfetto assist di Hamrin il bel gol al volo di Angelo Benedicto Sormani ( 5 stagioni al Milan, 134 gare/45 reti). Nella ripresa seguirono altre occasioni per i Rossoneri ma la difesa Ternana riuscì a contenere il passivo... e al termine della gara attesi assieme ad altri tifosi l'uscita dei nostri giocatori e riuscii a vederne da vicino qualcuno... e quasi a toccare Gianni Rivera... che solo un anno dopo sarà insignito, primo calciatore italiano della storia, del Pallone d'Oro, mentre in quella stagione '68-'69 il Milan con il ritorno del "Paron" in panchina venne portato alla conquista del suo nono scudetto ( il primo con il campionato a 16 squadre che lo vedrà primeggiare con 9 punti sul Napoli e 10 sulla Juventus) e della sua seconda Coppa Campioni vinta per 4 a 1 al Santiago Bernabeu battendo l'Ajax di Johan Cruiff con un perentorio 4 a 1 e con la magica tripletta realizzata dal compianto Pierino Prati.

Fu l'era del primo grande Milan... seguiranno anni d'oro... mentre io mi gustavo sempre  più quel weekend... con tanto di proseguo... difatti sapevo che al ritorno avrei ritirato la tanto agognata e mitica.... Cinquecento!!!... (un'attesa di tre mesi a causa degli scioperi dei metalmeccanici.... iniziava l'era dei "sessantottini"!) fu un regalo realizzato con i risparmi di tutta la famiglia per i miei unici..... irripetibili... vent'anni!!

Un caro abbraccio.
Massimo 48