Con il campionato fermo ai box per le feste natalizie e vicino al giro di boa possiamo fare un'analisi e capire chi sono stati i migliori calciatori di questa prima parte della stagione. I miei migliori 11 a metà campionato. 

GIANLUCA MANCINI - Vai via dall’Atalanta e poi ti perdi. Così ha funzionato per molti talenti esplosi nello splendido meccanismo a orologeria creato da Gian Piero Gasperini negli ultimi anni. Non è andata così a Gianluca Mancini, difensore che a Roma sta confermando quanto di buono aveva fatto vedere a Bergamo. Oltre a far vedere in giallorosso le sue ottime doti difensive che avevano fatto innamorare gli atalantini, Mancini ha mostrato anche una grande duttilità ricoprendo nel migliore dei modi anche il ruolo di centrocampista. Una capacità di adattamento che fa gola anche al ct Roberto Mancini in vista degli Europei.

ALESSANDRO BASTONI - La rocciosa difesa dell’Inter parla anche italiano. I nerazzurri, in testa alla classifica a pari punti con la Juventus, vantano il reparto arretrato meno battuto della Serie A: merito tra gli altri di un talento su cui Antonio Conte ha riversato molte speranze. Si tratta di Alessandro Bastoni, centrale cresciuto nel vivaio dell’Atalanta e acquistato dall’Inter 2018, prima di fare un anno di esperienza in prestito al Parma. Dopo l’ottima annata in gialloblù Conte non ha sentito ragioni, confermandolo nonostante le numerose richieste. Fiducia ampiamente ripagata da Bastoni, che si sta rivelando come il presente e il futuro della difesa interista.

LUIS ALBERTO - Il regista avanzato della Lazio, dall’altissimo rendimento (2 gol e 12 assist fin qui) è l’assistman della Serie A e gioca con una consapevolezza importante, di quelle che si intravedono solo nei giocatori di un certo spessore. Il numero 10 della Lazio ha finalmente trovato la propria collocazione in campo e i risultati esaltano sia la propria tecnica che la propria abilità nel prendere le decisioni giuste, oltre l’intuito del suo allenatore. L’estro del centrocampista spagnolo, congiunto al fiuto del gol di quel gran centravanti che è (diventato) Ciro Immobile, sta facendo sognare i tifosi biancocelesti, protagonisti ad oggi di un campionato sorprendente e al di sopra delle aspettative.

SANDRO TONALI - La fantasia è al potere e scorre irrefrenabile, che si parli di Serie A o B. Una frase che descrive alla perfezione il 2019 di Sandro Tonali, talento cristallino del panorama calcistico italiano. Dopo aver strabiliato in Serie B con la maglia del Brescia, trascinato alla vittoria del campionato a suon di giocate illuminanti, Tonali non ha patito minimamente il salto in massima serie. Soprattutto nelle partite contro le big del calcio italiano, il centrocampista ha lasciato tutti a bocca aperta per la sicurezza con cui ha effettuato qualsiasi giocata pur trovandosi contro avversari di caratura mondiale. La salvezza delle rondinelle passa molto dai suoi piedi fatati.

LORENZO PELLEGRINI - Il centrocampista romano, autore di 6 assisti nelle 9 partite stagionali, è un po’ l’alter ego capitolino del Luis Alberto appena decantato. Anche il talento giallorosso, classe 1996, ha una predisposizione all’ultimo passaggio e lo ha messo in mostra, sia pur limitato dall’ondata di infortuni che ha travolto Trigoria. Il centrocampista ex-Sassuolo, sempre indicato da Francesco Totti quale erede della romanità e del romanismo in un discorso tanto etereo quanto emozionalmente coinvolgente, ha iniziato ad abbinare quantità alla grande qualità innata, sotto la sapiente mano del mister Paulo Fonseca, e se gli infortuni lo dovessero lasciar stare di qui in avanti, anche l’altro fantasista della capitale farà sognare i propri tifosi.

THEO HERNANDEZ - Il terzino rossonero, di gran lunga la nota più positiva della stagione milanista, è anche una delle più piacevoli sorprese del campionato. Autore di 4 gol (tutti su azione) e 1 assist, la cifra tecnica dell’ex terzino di Atletico e Real Madrid è il vero valore aggiunto nella rosa del Milan. Terzino di spinta, Pioli lo adopera come attaccante aggiunto e i risultati stanno pagando: in gol contro il Parma, a segno anche contro il Bologna: le ultime 2 vittorie del Milan portano anche il nome del proprio terzino 22enne, che, per inciso, è il diventato il difensore più veloce di sempre a segnare 4 gol con la maglia del Milan.

ROMELU LUKAKU - Il colosso belga si è ambientato alla Serie A, mettendo a segno la miglior partenza per un debuttante con la maglia dell’Inter sin dal 1948: 10 gol in 13 presenze (che ora sono diventate 12 gol in 17). Il centravanti ex Manchester United ha nella stazza la sua caratteristica più evidente, ad essa abbina una discreta agilità ed una buona velocità, che combinate con il suo innato dinamismo lo rendono un attaccante letteralmente incontenibile. Certamente più incline di Icardi nel giocare con (e per) la squadra, propensione che ha anche esaltato il rendimento di Lautaro Martinez, che con il belga compone una coppia da sogno per i tifosi nerazzurri.

NICOLÒ ZANIOLO - In una notte di Champions, una stella che aveva già dato prova della sua brillantezza ha cominciato a splendere con straordinaria prepotenza. Quella stella si chiama Nicolò Zaniolo, senza ombra di dubbio il talento più lucente del calcio italiano. Il suo 2019 è stato semplicemente fantastico, con la doppietta segnata al Porto in Champions con la maglia della Roma come ciliegina sulla torta. Reti belle importanti in tutte le competizioni, giocate d’autore e un‘importanza crescente nello scacchiere romanista (oltre a quello della Nazionale). Così Zaniolo si sta prendendo la scena del panorama calcistico italiano e non solo.

DEJAN KULUSEVSKI - Con qualità e strapotenza fisica, il gioiello del vivaio atalantino ha azzannato la massima serie. Il ragazzo in questione è Dejan Kulusevski: esterno offensivo cresciuto nell’Atalanta e fiore all’occhiello della Primavera nerazzurra negli ultimi anni. Dopo i primi assaggi di A nella corsa stagione, lo svedese in estate è stato ceduto in prestito al Parma. Difficile ricordare un impatto così devastante in A per un giovane che viene dalla Primavera: 4 gol e 7 assist in 17 partite, oltre alla sensazione che possa ambire già a club importanti. Conte lo desidera e l’Inter sta facendo di tutto per portarlo a Milano già a gennaio.

GAETANO CASTROVILLI - Non guardare l’erba di casa, ma concentrarsi su altri campi italiani o esteri. Una metafora che fotografa la frequente mancanza da parte dei tecnici italiani nei ragazzi cresciuti nel proprio settore giovanile. Una consuetudine che non vale per Vincenzo Montella, che invece ha puntato molto in estate sui ragazzi cresciuti nella Fiorentina. Chi ha stupito maggiormente è Gaetano Castrovilli, autentica guida del centrocampo viola nella prima parte di stagione. Dopo la gavetta in B tra Bari e Cremonese si è preso il centrocampo gigliato, risultando determinante con 3 gol e 2 assist in 16 partite.

RICCARDO ORSOLINI - Il simbolo della riscossa del Bologna, che dai bassifondi della classifica è riemerso verso posizioni più consone alla sua tradizione. Nella splendida salvezza rossoblù della scorsa stagione targata Sinisa Mihajlovic, un grande merito l’ha avuto l’esterno offensivo Riccardo Orsolini. Letteralmente scatenato nel girone di ritorno, con 6 gol e 3 assist, l’ex Atalanta ha confermato le sue ottime doti nella prima parte di questa stagione. 4 reti e 5 assist in 17 partite: numeri che gli valgono di diritto un posto tra i migliori talenti azzurri.