Florentino Perez sta girando come un matto tutta la Spagna in cerca di soci: tutti gl'istituti di credito spagnoli, gli azionisti del Real, hanno chiuso i rubinetti, e quel che è peggio il presidente non ha 50 milioni di euro da versare entro il 1 luglio per l'aumento di capitale. Sembra che tutti gli addetti ai lavori improvvisamente lo disconoscano, non sappiano chi sia. Modric e Benzema alla domanda se rimarranno al Real, hanno risposto che intanto si godono le ferie, poi si vedrà. Morata tentenna circa il suo ritorno: vuole vederci chiaro nel progetto ed Hugo Sanchez, leggenda dei blancos, chiamato nel ruolo di dirigente, continua a prendere tempo, per nulla deciso o convinto. La UEFA ha aperto un fascicolo, così come la Procura di Madrid. Tempo il 2 luglio e il glorioso Madrid finirà in mano alle banche, che vantano centinaia di milioni di credito, se Florentino, soggetto sempre più indecifrabile, non avrà trovato i 50 bigliettoni, o uno-due soci di minoranza che glieli diano. Voi immaginate se in Italia leggessimo anche un terzo dell'esercizio di fantasia riportato qua sopra come reagiremmo? All'inizio penseremmo ad una boutade, poi inizieremmo a comprendere che quello che sembrava un mito, il Real Madrid, è un castello di carta straccia. Invece no: è il cosiddetto proprietario del Milan che sta cercando disperatamente, all'ultimo momento, 30 milioni e soci di minoranza, questo dopo aver speso un miliardo 12 mesi fa e 230 milioni sul mercato della scorsa estate! Trenta milioni e soci di minoranza, capito?

Io mi chiedo solo: che senso ha andare avanti così? Che senso ha una proprietà in continua, affannosa ricerca di denaro che, proprio perché spasmodicamente ricercato, non c'è, o meglio, oggi c'è e domani non si sa? Come si può pretendere che da tutto questo nasca una squadra vincente proiettata verso il quarto posto, poi lo scudetto, poi la Champions tra 3/4 anni? Dov'e' il Milan che vedeva Van Basten, Papin, Sheva e andava a prenderli senza che nessuna squadra potesse competere in fascino e denari?