Il sorpasso? ALLA PROSSIMA! Scherzi a parte, è lecito rispondere ai soliti "gufi" che pregustavano l'inciampo rossonero in quel di Cagliari, ma anche stavolta bisogna ripassare alla giornata successiva quando chiuderemo un girone di andata fantastico contro un Atalanta che un anno fa ci umilio' 5-0 accelerando il processo di ritorno a grandi livelli del Milan. Lo faremo con la solita emergenza totale che ci perseguita ormai da 2 mesi, parliamo di "aiuti" quando non ho sentito da parte di nessuno complimenti per il clamoroso percorso fatto, pur giocando da tempo immemore con almeno 5-6 titolari indisponibili a giornata. 
Sabato sarà assente Romagnoli​​​​​​, diffidato e ammonito fiscalmente (ed è l'ennesima volta che un diffidato del Milan viene sanzionato quasi per contratto ma vabbe', fa comodo parlare dei rigori assegnati)​​​​​​, Kjaer è uscito per precauzione ma dovrebbe essere della partita, Saelemaekers che ha commesso una sciocchezza colossale facendosi espellere per doppio giallo in 6 minuti al suo rientro, oltre a Chalanoglu e Theo Hernandez risultati positivi al Covid. La speranza è quella di recuperare Bennacer dopo 1 mese e mezzo e incrociare le dita per il tampone di Rebic che manca dal 6 Gennaio. La vera bella notizia è che sabato tornerà di sicuro Leao e nonostante il nutrito bollettino di guerra, già il ritorno di Rafa ci strappa un minimo sorriso.

La partita di Cagliari nascondeva le sue insidie nonostante la classifica deficitaria dei sardi, è incredibile come una squadra individualmente forte come questa sia a +1 dal terz'ultimo posto. Entriamo in campo con la solita spavalderia incuranti del colpo fortissimo battuto dall'inter la sera prima, vedere i neroazzurri che ti affiancano dopo aver umiliato la Juventus può portare timori che il milan non avverte minimamente. Il Milan è qua che è cresciuto, nonostante gli obblighi non si scompone di una virgola, scende in campo pensando solo a sé stesso e se deve vincere lo fa in tutte le maniere e con qualsiasi formazione. La sblocca Ibra con un rigore netto innescato dal sempre più effervescente Diaz, la chiude sempre il totem rossonero con un sigillo di potenza e furbizia: lancio perfetto di Calabria per Zlatan che scatta sul filo del fuorigioco, la leggenda da uno schiaffo forte al pallone e Cragno non può far nulla. 
Al ritorno in campo dal 1' in campionato Zlatan segna LA QUINTA DOPPIETTA STAGIONALE e fanno 12 GOL TOTALI IN 8 PARTITE! Non oso immaginare a quanti gol sarebbe adesso se non avesse saltato 12 partite, visto che parliamo di uno che ha una media di UN GOL OGNI 52 MINUTI! Dovrebbe essere abitudine, eppure il modo di farci sgranare gli occhi quest'uomo di 39 anni lo trova sempre. Non ho parole per descrivere la grandezza di un personaggio simile, mai visto nella storia un giocatore entrare in una squadra e ribaltarla in tempo zero dalla A alla Z. Tant'è che il milan senza di lui viaggia lo stesso ma ovvio che quando il Re c'è, i suoi timbri li mette sempre.

Questa squadra non ha le vertigini, combatte con le pressioni dell'alta classifica, comunque vada è un Milan che per 18 giornate ha mantenuto la testa del campionato nonostante un sesto posto misero racimolato lo scorso anno, nonostante gli investimenti 10 volte più massicci di gente che sta dietro, nonostante da 7 anni non si qualifichi per la Champions. È la conferma della bontà di un progetto, della competenza ritrovata in società, dell'ambizione di una presidenza che magari sarà lontana fisicamente ma che ha sempre fatto il possibile per mettere Pioli e i suoi dirigenti nelle condizioni migliori possibili. Lo dimostra un Gennaio di grandi manovre sul mercato nonostante la pandemia e le ristrettezze economiche: presi Meite e Tomori che saranno due pedine utilissime che amplieranno la rosa e soprattutto preso MARIO MANDZUKIC, che darà il cambio ad Ibra ma penso proprio che il guerriero giocherà spesso e volentieri con la sua 9 rossonera che ci manderà in estasi. 
Qui si fanno i fatti, le chiacchiere le lasciamo gli altri, siamo stati troppo tempo a guardare ed è giunto il momento di riprenderci quello che è nostro. Partendo prima dalla qualificazione in Champions...