Mese di gennaio all'insegna del calciomercato per le società calcistiche.

Chi cerca prestiti, chi cerca calciatori a fine contratto, altri addirittura svincolati di tarda età. La particolare congiuntura economica e il FPF ne limitano le manovre e ne favoriscono semmai gli scambi. E' difficile districarsi in questo momento, soprattutto alla luce dei risultati di gestione sempre più complicati. E' difficile pure programmare operazioni future, senza la certezza di potersi muovere nei mercati esteri ormai inavvicinabili ai loro pezzi forti. Il valore di parecchi giocatori è schizzato infatti a cifre iperboliche! Come fare rispettando i parametri imposti dall'Uefa per il FPF? Ogni acquisto diventerebbe una follia.

Eppure un modo ci sarebbe. Dipende esclusivamente dalla volontà dei nostri grandi club italiani tutelando i pezzi migliori fra i nostri giovani e valorizzandoli in proiezione delle Nazionali under 17, under 19, under 21 e ovviamente per la nazionale maggiore.

I giocatori ci sono e ne cito per esempio alcuni fra i tanti: Barella, Sensi, Tonali, Zaniolo, Biraghi, Chiesa, Spinazzola e tanti altri che potrei citare. Giocatori di sicuro avvenire che devono essere tutelati dai grossi club. Giocatori che non bisogna lasciarci scappare a seguito del richiamo di sirene dei club esteri. I nostri giovani sono un patrimonio importantissimo del nostro calcio italiano e mai, dico mai, sarebbe opportuno sacrificare per preferire giocatori dal nome roboante militanti nei campionati esteri. Mi permetto di far notare che i giovani centrocampisti forti in Italia ci sono e un club (come ad esempio) il Milan non può e non deve ricorrere a giocatori sì affermati, ma ormai avviati alla fine della loro carriera. Mi rendo conto che per una allenatore, lanciare in prima squadra un giovane e rischiare un possibile malaugurato flop potrebbe essere imprudente e controproducente (immaginiamoci la pioggia di critiche che si scatenerebbe), ma allora vorrei capire come fanno molti allenatori nei campionati esteri a lanciare giocatori con una disinvoltura che sfiora quasi l'incoscienza. La verità è che se un giovane è forte veramente, allora si abbia il coraggio di inserirlo da subito in prima squadra.
Di Francesco infatti il coraggio lo ha avuto lanciando Zaniolo e addirittura in Champions! Vero è che lamentava assenze importanti a centrocampo (vedi De Rossi) ma è altrettanto vero che non ha adattato in quel ruolo giocatori già affermati che avrebbero potuto ovviare all'inconveniente.

Forza allora signori allenatori, mettiamoci in testa che i giovani di valore devono essere messi in mostra, per incoraggiare le società che vanno per la maggiore ad accaparrarseli in tempo utile.
Prima che il valore economico dei medesimi possa schizzare in modo esagerato. I giovani forti e bravi che saranno i Moschettieri del calcio Italiano!