A quanti sarà capitato di sentirsi dire al colloquio per il primo posto di lavoro: "Mi dispiace ma non hai abbastanza esperienza". Allora io mi chiedo come sia possibile non trovare lavoro, perchè non si ha esperienza se nessuno ti assume per fare esperienza. E' un po' quello che succede ai giovani nel mondo del calcio, soprattutto per quanto riguarda le big del nostro campionato. Troppo spesso si sente dire che tizio è bravo ma non ancora pronto o caio è in gamba ma senza esperienza ad alti livelli, e allora si torna al punto di partenza, come fanno questi ragazzi a fare esperienza se non li fanno giocare con continuità, lasciandoli anche liberi di sbagliare senza sommergerli poi da montagna di critiche? 

Leggo spesso tra i vari articoli che parlano di calciomercato, che la Juventus dovrebbe acquistare Emerson Palmieri per dare il cambio ad Alex Sandro sulla fascia sinistra, eppure mi sembra che Frabotta quando è stato chiamato in causa se la sia cavata molto bene.
Ricordo qualche anno fa quando Allegri parlava di tale Caligara come di un giovane molto bravo di cui si sarebbe sentito parlare a breve. Eppure dopo una breve apparizione in Champions se ne sono perse le tracce.
Sono i nostri allenatori che non hanno abbastanza coraggio o forse hanno paura di essere sommersi dalle critiche della stampa? Se poi guardi quello che succede all'estero vedi che il Manchester United lancia un certo Rushford non ancora diciottenne in prima squadra e diventa il centravanti inamovibile della squadra. O guardi sempre a Manchester, sponda City e vedi che Guardiola lancia il giovane Fodden che gioca spesso titolare e comunque gran bei spezzoni di partita, non i minuti di recupero come accade da noi.
E se guardiamo i fatti più recenti vediamo il Barcellona venire a Torino per giocare il match clou di Champions con due diciasettenni in squadra ed uno di loro, tale Pedri è stato senza ombra di dubbio il migliore in campo. Anche in Francia e in Germania i giovani nelle big dei vari campionati, giocano con molta continuità e sono pure decisivi nelle finali di Champions (vero Coman?).
Non c'è mai stata pazienza in Italia per aspettare la crescita dei giovani, facendo anche degli errori madornali, come Henry alla Juve o Vieirà al Milan o Roberto Carlos all' Inter, giocatori poi diventati dei grandissimi campioni con Arsenal e Real Madrid.
Adesso con questa pandemia e la scarsità di soldi in circolazione sembra che le nostre Società abbiano posto una maggior attenzione ai settori giovanili e, forse, si avrà la pazienza di aspettarli................. speriamo.