Ebbene sì, i ragazzi ci sono, e sono validi. Bisogna solo farli giocare, dargli fiducia e non pensare che solo i "vecchi" possano garantire risultati a questa Nazionale. La partita di ieri sera non deve illudere, ma nemmeno considerarla una partita senza alcuna posta in palio e che quindi gli avversari avevano snobbato. 
E invece avere vinto con questi giovani e contro una squadra motivatissima e trascinata dal proprio pubblico, ci deve fare comprendere che l'Italia c'è, non è finito il serbatoio ma anzi, abbiamo dei futuri campioni già smaliziati e che con un paio di anni di esperienza in più potranno consegnarci traguardi prestigiosi. 

Ma andiamo con ordine, che cosa non avrebbe funzionato fino ad oggi?
La risposta sta in una semplice statistica, ovvero che nelle ultime quattro partite non siamo riusciti a vincere, sbagliando contro la Bulgaria (pareggio casalingo), pareggiando due partite contro la Svizzera, sbagliando in entrambe le partite un rigore che avrebbe significato passaggio del turno. Ed infine il pareggio contro l'Irlanda del Nord, giocando una partita a dir poco evanescente, con evitata beffa finale per un pelo. 

Che cosa è successo? Niente di particolare, solo che alcuni importanti titolari sono rimasti in infermeria, come Chiesa (autentica rivelazione dell'Europeo) Belotti, Chiellini, Bonucci, Di Lorenzo e la scarsa forma di Jorginho e Verratti, alle prese con piccoli acciacchi e ritardi di forma. Ricordiamo che abbiamo ancora fuori Spinazzola, e che Emerson Palmieri non ha fornito le prestazioni alle quali ci aveva abituato nei tempi d'oro del Chelsea. Alla fine due usati sicuri, come De Sciglio e Biraghi, hanno consentito alla squadra di avere un efficace gioco sulle fasce, se non offensivo, almeno difensivo, e non è merce da buttare di questi tempi. Rimangono i grandi misteri insoluti che riguardano due "dominatori" del campionato, come Immobile e Insigne, ma che in Nazionale non hanno più garantito le giocate alle quali ci avevano abituato. Probabilmente saranno i primi a salutare, come Chiellini, ormai a fine carriera e forse, Jorginho, sempre che non recuperi la  forma che ci aveva trascinato al titolo continentale. 

Analizziamo le forze a disposizione, e cominciamo dal portiere.
Donnarumma ha alternato parate mostruose a "papere" incredibili, come se l'eliminazione in Champions con il PSG la senta ancora sotto la pelle e non riesca a sfuggire da queste "scorie". Ma il ragazzo è giovanissimo, e questi errori dovrebbero insegnargli qualcosa in più, anche se dietro di lui non mancano sostituti validissimi, come Meret, Cranio ed in prospettiva Carnesecchi titolare di tutte le nazionali giovanili nella sua crescita agonistica.
In difesa non ci sono problemi, oggi De Sciglio, Biraghi, Acerbi e Bonucci hanno dato garanzie per il futuro immediato, e per il futuro prossimo ci saranno Di Lorenzo, Spinazzola, Bastoni,  Mancini, Bellanova, Cambiaso, Udogie e perché no quel Gatti, appena acquistato dalla Juventus, più  Viti e Lovato osservati speciali di molte squadre di serie A.  
A centrocampo oltre alla possibilità di recuperare Verratti e Jorginho, abbiamo prospetti di buona caratura tecnica, tra questi Tonali, Locatelli, Cristante, Frattesi, Zaccagni, Berardi(anche se meno giovane), Pessina, Pobega e altri giovani in fase di lancio, ancora in serie B o nelle giovanili delle nostre migliori squadre di serie A, ma che sembrano futuri titolari. Tra questi Fagioli, Ranocchia, Rovella,  Miretti, e tanti altri giovani veramente interessanti, che stanno facendo faville con le nazionali minori.
In attacco, dove sembra abbiamo più problemi, oggi abbiamo ammirato Scamacca e Raspadori (doppietta niente male), e se Belotti ci conforta con la salute, una mano ce la può dare. Non dimentichiamo giovani come Lucca, Pinamonti, Cancellieri, Piccoli e Vignato, tutti giocatori abituati al nostro campionato maggiore. 

Per ultimi ho messo i possibili fuoriclasse del futuro, Chiesa e Zaniolo, alle prese con infortuni e tentativi di riprendere la forma che li porterebbero a fare la differenza in campo. Speriamo per il futuro. Ma non dobbiamo disperarci per l'eliminazione da questo mondiale, anche se due mondiali di seguito fuori, la nostra Nazionale quattro volte campione del mondo non l'aveva mai sperimentato prima. E qui vorrei spiegare quello che molto probabilmente è avvenuto. L'avere vinto l'Europeo ha portato fatiche mentali e fisiche, mai smaltite, e i  giocatori hanno patito anche nelle loro squadre di club. Il Covid, ha peggiorato tutto, con partite ravvicinate, senza pause e senza avere nemmeno fatto una preparazione adeguata, che subito si è tornati in campo. Vacanze brevissime e nessuna possibilità di recuperare mentalmente la normalità e la ripresa dei campionati con adeguata stabilizzazione fisica, con annessi infortuni, taluni anche gravi. Mettiamoci anche il fattore sfortunaperché che Jorginho sbagli due rigori contro la Svizzera è caso più unico che raro. E se rigiochiamo dieci volte contro la Macedonia del Nord non vincono mai più, e probabilmente quel gol non riuscirebbero mai a farlo, al secondo tiro in porta di tutta la partita, contro quindici dell'Italia.
Ma mettiamoci anche la deconcentrazione sull'azione del gol preso, con tre errori marchiani. Il primo, la poca reattività sul pallone vagante; la seconda, non avere chiuso il tiro al giocatore Macedone, e terzo, Donnarumma su di un tiro da trenta metri, e da quella posizione, doveva capire che il pallone più che in quell'angolo non poteva finire: bastava piazzarsi meglio! 

Ma un ultimo pensiero lo riservo a Mancini, il Commissario Tecnico. Sono contento che si continui con lui, perché in questo momento non vedo altri al suo posto. Ha dimostrato sensibilità, competenza e forza di gruppo. Il nostro gioco è brillante e sempre efficace, anche quando cambiano gli interpreti. Segno che sa farsi seguire dai suoi ragazzi. Forse l'errore che non gli si può perdonare è stato quello di avere fatto giocare i campioni dell'Europeo, senza accorgersi che alcuni di loro erano stanchi o poco reattivi.
La riconoscenza è una bella cosa, ma i risutati si fanno soprattutto con il pragmatismo e mettendo in campo chi sta meglio!