La Guerra in Ucraina continua e con essa tutte le peggiori "schifezze" a cui non siamo abituati e che aberriamo. Rinunciare a distinguere invasori da invasi non è stata certo una scelta dipesa dal fatto che siamo "fessi", ma al contrario, nel tentativo che si potesse mettere fine al conflitto, il prima possibile, certamente prima che la situazione potesse aggravarsi ulteriormente. Una posizione ben diversa dai "paladini della giustizia" e dai "difensori ad oltranza degli invasi" che, con l'invio delle armi, vedono probabilmente una soluzione ben diversa, con l'Ucraina salvata nei suoi confini entrare in Europa e rinunciare alla NATO. Loro sono purtroppo sordi a tutti gli appelli di Pace, rivolti a trovare soluzioni pacifiche, compreso quello del Papa, che ha chiamato i fedeli a pregare per Ucraina e Russia. 
C'è un desiderio fin troppo evidente di amplificare un concetto, che per quanto vecchio fa da filo conduttore alla storia di questo pianeta, è cioè che la GUERRA si sconfigge con la GUERRA.
Nulla di più sbagliato.
Eppure per quanto nel 2022 trovare chi sia favorevole alla guerra, non penso sia facile, ma specialmente sia difficilissimo trovare chi possa essere favorevole a sperperare risorse economiche per le armi, poichè la maggioranza delle persone auspica tranquillità e pace, c'è chi soffia sulla rincorsa agli armamenti e su spese ben più ingenti delle attuali. Vi sembra logico? La gente comune vuole che i soldi pubblici siano spesi per ospedali e scuole, per aiutare i più deboli, per creare posti di lavoro, per riqualificare le periferie delle città, per disinquinare l'aria, la terra, i fiumi e i mari, magari per sconfiggere la delinquenza organizzata, insomma per VIVERE MEGLIO, non certo per costruire strumenti di morte utili solo a vivere peggio e nella paura. Chi è che deve esprimersi su una decisione così importante? Forse i fabbricanti di armi, che attraverso i giornali e i politici compiacenti, pubblicizzano il loro prodotto? O piuttosto i cittadini?                                                                       

Chi ha tentato di spiegare che le guerre ci sono state anche prima dell'invasione Russa all'Ucraina, non troppo lontane nel tempo: Yemen, Afghanistan, Syria, Libia, Iraq, e via via, in una striscia ininterrotta di centinaia di migliaia di cadaveri e di città distrutte, iniziate da altri, o iniziate da noi, ma SEMPRE GIUSTIFICATE, è stato prontamente identificato con l'appellativo, falso e preconfezionato di "i figli di Putin". Che fa tanto figli di mamma, poco per "bene". Quello stesso "bene" che serve perfettamente quando bisogna soffiare sulla guerra? Ora per gli Ucraini, ma prima era per il bene dei russi del Dombas, per il bene dei Kossovari, per il bene dei poveri libici nelle grinfie di Geddhafi, per il bene dei poveri siriani nelle grinfie di Assad, per il bene delle bambine Afghane, Curde o di chissà dove. La trama è sempre la stessa, mettere paura e giustificare ogni scelta. Serve un riassunto delle puntate precedenti? Spero di no e ve lo risparmio. Se veramente pensate che Putin voglia invadere l'Europa e distruggere ogni "democrazia", allora non c'è altra soluzione che una guerra Mondiale, da combattere in Europa e dubito che possa servire aumentare gli investimenti militari poichè sarebbe obbligatorio affidarsi ad altro tipo di armamenti.

Nel presente, sarebbe opportuno mediare, cercare soluzioni evitando che il conflitto militare si complichi ulteriormente, poichè ciò non significa essere "figli di Putin", ma piuttosto saper affrontare la "cruda realtà" che per quanto possa essere brutta e poco piacevole è sempre notevolmente preferibile a quella da affrontare dopo un conflitto lungo, ma specialmente in uno scenario "IN" costante conflitto. Viceversa gli "altri figli", quelli che vogliono impartire una lezione agli invasori, quelli che la guerra non è incominciata otto anni fa, quelli che i cattivi sono sempre gli altri, per quelli, è superfluo che il Segretario Generale delle Nazioni Unite si sgoli per dire di abbassare i toni invece di alzarli, per invocare il multilateralismo invece che il dominio di una parte sull’altra, così come che il Papa possa affermare che spendere in armamenti sia una vergogna, o che la gente implori la PACE.

Fatevene una ragione, nonostante la belligeranza e la bellicosità di tanto giornalismo e informazione, nonostante l'isteria fin troppo comprensibile di Biden, Presidente Americano interessato a ben altro che a difendere gli Ucraini, che non sa neppure controllarsi nel dire frasi belligeranti alquanto pericolose, la maggioranza degli italiani, NON VUOLE PIU' ARMI e specialmente vuole solo vivere in pace. Non alimentare la guerra con la guerra e, se vi è sfuggito, è quello che si augurano anche la maggioranza dei russi, dei cinesi e di chi dovrebbe fare chiarezza su una guerra che ha ben altri fini, di quelli geografici.
Anche a loro raccontano la stessa storia: che sono in pericolo e che bisogna andare a difendere dei poveretti  attaccati.   

Nel continuo tentativo di paragonare Putin a Hitler, non potrà sfuggire quanto sia la paura a generare aggressività. L’inizio di Mein Kampf di Hitler è interamente giocato sulla paura della Germania di essere stritolata dai vincitori della Prima Guerra Mondiale. La paura genera mostri, ma non posso credere che nel  XXI secolo non si possa bloccare questo costante desiderio di guerre e armi. Pensate veramente che la CIVILTA' debba fare affidamento alla distruzione? Comunque la si voglia analizzare questa guerra poteva essere evitata, l'Europa non è più il centro del Mondo e sono altre le paure da sconfiggere.
Se la Vostra soluzione è quella di disperdere risorse economiche per armamenti che vogliamo INUTILI, ma specialmente per arricchire chi in guerra non andrà mai, chi alza il prezzo di gas e petrolio, stando in giacca e cravatta e non certo per aumentare gli stipendi degli operai, allora, prima di iniziare qualsiasi guerra, in chi sa quale posto del Mondo, cercate almeno di riuscire a capire chi siano realmente "i figli e di chi". Sarebbe già un trionfo. BUONA GIORNATA e PACE per tutti.