Roberto Mancini e Roberto De Zerbi stanno letteralmente cambiando le sorti del calcio italiano.

Il calcio italiano è sempre stato un calcio vincente, un calcio dominante in tutta Europa, sia a livello di nazionale che a livello di club, nella sua storia ha dimostrato di avere club che fanno la differenza a livello mondiale, e di avere una nazionale che fa paura a qualunque giocatore ed allenatore. Basta solo pensare alle 7 Champions League vinte dal Milan, al triplete del 2010 dell'Inter ed ai due trionfi europei della Juventus. Anche se purtroppo negli ultimi anni il calcio italiano è in totale degrado e declino, tutto questo declino è dovuto dalle nuove idee calcistiche che stanno, purtroppo, rovinando la bellezza e l'originalità del calcio. Queste idee possiamo riassumerle nel gioco di Simeone, un gioco che sì, vince, ma di sicuro né convince né brilla. Mentre da un certo punto di vista è vero che, come diceva Giampiero Boniperti, vincere è l'unica cosa che conta, da un altro punto di vista vincere in un modo così sporco e brutto va a far perdere la bellezza di questo sport. Beh in Italia negli ultimi anni ha preso molto piede questa teoria, una teoria difensivista. E' innegabile che il gioco "all'italiana" è sempre stato caratterizzato dal catenaccio e dal contropiede, e c'è da ammettere che molte volte ha portato alla vittoria, basta pensare al mondiale del 2006 oppure al triplete dell'Inter  nel 2010, però ad oggi il calcio si è evoluto, e, per stare al passo con il calcio inglese, spagnolo, portoghese, francese bisogna cambiare stile di gioco, bisogna iniziare ad alzare i ritmi e a provare a dominare la partita per tutti i 90 minuti di gioco. Mentre prima per vincere ed essere al passo con gli altri campionati bastava andare in vantaggio e mettere il bus davanti alla porta, oggi non basta più. E non lo dico io, ma bensì i risultati in ambito europeo. La miglior squadra del nostro campionato, 9 volte campione nazionale, la Juventus negli ultimi tre anni è stata eliminata dall'Ajax, anzi direi quasi distrutta dall'Ajax, poi dal Lione e infine codesto anno dal Porto, un Porto che giocava ospite all'Allianz Stadium e che si è trovato in 10 uomini a dover comandare ugualmente il gioco. Purtroppo gli allenatori non volevano proprio metterselo nella testa che per fare il salto di qualità bisognava presentare un calcio propositivo, no, continuavano imperterriti a proporre il calcio catenacciaro, basta pensare all'Inter di Conte che è riuscita a vincere lo scudetto questa stagione, un Inter brutta, dominata da qualsiasi squadra in qualsiasi campo a qualsiasi minuto, una squadra che sì, avrà vinto lo scudetto con qualche giornata d'anticipo ma è anche arrivata ultima nel girone di Champions League contro squadre assolutamente abbordabili.
Poi però arrivano loro due, due allenatori apparentemente normali, senza infamia e senza lode, ma che finalmente iniziano a portare speranza in un calcio in totale degrado. Sto proprio parlando di Roberto De Zerbi, ingaggiato dal Sassuolo, e Roberto Mancini ingaggiato dalla nazionale italiana. Bene, a loro non interessa di vincere nel breve termine bruscamente, loro vogliono vincere nel lungo termine, vogliono lasciare un impronta sul calcio italiano, vogliono cambiarlo. De Zerbi schiera fisso un 4-2-3-1, giocando un calcio propositivo, dando delle idee alla propria squadra, provando in ogni singolo match a comandare il gioco, indipendentemente da chi si trova difronte come avversario, e fa un cammino pazzesco in questa stagione, giocando a testa alta ogni singolo match, vincendo anche contro qualche big.
Poi abbiamo la nazionale di Mancini, un fisso 4-3-3 molto propositivo, ma allo stesso stesso paziente. Il calcio dell'Italia di Mancini è un calcio molto vicino a quello spagnolo, sempre in mano il pallino del gioco e piano piano si penetra intelligentemente nella difesa avversaria, beh i risultati si stanno vedendo, due 3-0 rispettivamente contro Turchia e Svizzera subendo un unico tiro in porta.

Sarebbero cose da insegnare a chi sta studiando per diventare allenatore. Se il calcio italiano vuole migliorare bisogna seguire le orme di questi due grandissimi allenatori, proponendo un calcio propositivo ed intelligente per provare ad arrivare a grandi traguardi negli anni a seguire.