Da oggi, come per magia, per la fascia di tifo non bianconera diventerai un bidone, un arrogante, un ladro.

All’improvviso passerai dall’essere un talento insindacabile per tutti, ad un sopravvalutato con soli pochi mesi di professionismo alle spalle.

Dall’essere un giocatore poliedrico, passerai ad essere un calciatore senza precisa collocazione tattica.

Dall’essere un beniamino al fantacalcio, caro Dejan, arriverai ad essere tra i più scherniti.

E di sicuro tra i più odiati, visto che hai scelto noi a scapito di altre società minori.

All’improvviso i quasi 45 milioni del tuo cartellino verranno contati centesimo per centesimo, e fatti pesare come ne fossero 200.

Sappi che non ti verrà dato tempo per inserirti: se all’inizio farai qualche panchina di apprendistato, stampa e tifosi avversari non te lo perdoneranno e ti etichetteranno automaticamente come “pacco”.

E non immagini quando sbaglierai il tuo primo passaggio, il tuo primo gol o addirittura la tua prima partita: i soliti detrattori saranno lì a minare le tue e le nostre sicurezze con commenti che sarebbero fuori luogo anche nel peggiore Bar Sport di Caracas.

Ma le tue e le nostre sicurezze sono e rimarranno inscalfibili.

Peseranno ogni parola durante la tua prima conferenza: non potrai nemmeno sognarti di dire che sin da bambino ti fosse piaciuta, magari, la Juve o che la Juve è attualmente –per distacco- la migliore società in Italia e tra le più importanti al mondo.

Da chi non riesce a digerire la beffa di vederti bianconero verrai tacciato di essere un bugiardo che pensa solo ai soldi.

Proveranno a farti credere che non avrai un futuro in una società che non ha un futuro.
Che tu abbia fatto un errore nella tua carriera, e che la Juve ne abbia fatto uno di mercato nell’investire così su due piedi una cifra considerevole per strapparti all’Atalanta.

Qualche giornalista con pochi argomenti nella penna ti chiederà quanti Scudetti abbiamo: non preoccuparti Dejan, qualunque sarà la tua risposta – e anche se eviterai di rispondere - avrai sbagliato e verrai attaccato da chi ci guarda comandare da ormai un decennio.

Il tuo mancino fatato diventerà all’improvviso un limite tecnico-tattico.
La tua visione di gioco perfirica e quei filtranti che hanno fatto innamorare Paratici e tutti noi verranno visti come poca concretezza nel segnare.

Quella tua faccia da bravo ragazzo sarà, come per magia, il viso di un ragazzo debole, non pronto a certi palcoscenici. Il volto di un giovane inesperto che poco e niente potrà dare alla causa.

Ma questa è la loro speranza, Dejan.
Non possiedono altre armi.
La nostra speranza invece è quella di vederti sbocciare a casa nostra, davanti ai nostri occhi, con la nostra maglia indosso.
Guardarti affermare con fierezza gigante tra i giganti.
Esportare il tuo tipico incedere caracollante in Europa e in tutto il mondo, per mostrare a tutti quello che siamo sicuri sarà uno dei diamanti più luminosi della nostra corona.

 

Da oggi non si scherza più,
da oggi si entra in famiglia.
Non ti curar di loro Dejan, ma guarda e passa.
In bocca al lupo ragazzo.

 

Juventino Col Papillon