I mali del calcio italiano, a mio modesto punto di vista, sono lontani. Tralascio il discorso dei vivai che andrebbe sorretto economicamente, e non poco, ma mi voglio concentrare sull'intreccio della politica nel calcio. Ci sono troppe persone che fanno politica e che tecnicamente sono completamente impreparate. Qualche eccezzione c'è come ad esempio Udinese, Atalanta, Parma, non a caso, "piccole" realtà che non partono per sbancare il lunario ma che conoscono molto bene il contesto che li circonda. Poi capita che uno rimanga fuori dall'Europa per i solti giochini di potere. Che siamo quasi gli ultimi della classe si è visto molto bene in questo mondiale. Tutti, noi italiani, a lamentari delle condiziojni meteo e gli unici, noi italiani, a non correre. A me Prandelli non piace affatto ma quando lamenta la disorganizzazione della Federazione che calendarizza a due giorni di distanza nazionale e supercoppa a Pechino....come fare a dargli torto. Povera italia, la ricostruzione sarà lunga e molto molto difficile. Saluti