Fino a ieri la migliore partita stagionale del Milan era stata quella in Coppa Italia contro il Napoli, ma il successo dei rossoneri a Bergamo l'ha superata. Nel proprio stadio, infatti, l'Atalanta aveva finora maltrattato sia l'Inter che la Juventus in Coppa Italia, mentre aveva recuperato un netto svantaggio alla Roma, per cui l'impegno del Milan si presentava proibitivo. Vincere contro la sqauadra di Gasperini si è rivelato un vero e proprio atto di forza, specie considerando il gol di Freuler, che aveva spedito la Dea sulla vetta del Monte Selvino. Il diavolo è invece risalito dalle profondità dell'Inferno fra sbuffi di fumo e puzza di zolfo, terrorizzando la dimora degli dei orobici e trascinando per i capelli la bella divinità negli abissi. Così, tanto per non essere retorici...

Il Milan aveva iniziato come comandano le Sacre Scritture: attaccando e bene. Era andato, infatti, vicinissimo al gol con Kessie, il quale è un fenomeno nel proporsi senza palla, tanto in attacco che in fase di disimpegno, ma non è un granché quando conclude (però... se sapesse fare anche quello, sarebbe Alfredo Di Stefano). Al quarto d'ora, l'Atalanta ha premuto sull'acceleratore, costringendo il Milan dietro e Paquetà a una giocata notevole, in cui ha murato gli avversari e ha poi nascosto la palla a ben tre di loro fino a disimpegnare. E' stato Illicic a forzare il muro milanista sulla destra e a servire a Remo Freuler un calcio di rigore in movimento, che l'atalantino ha sbagliato tirandolo moscio e centrale su Donnarumma. Qui, tuttavia, Gigio, è caduto nello stesso errore commesso in Supercoppa contro la Juventus, ha dato cioè per scontato che l'avversario non commettesse errori e si è lasciato trovare impreparato, opponendosi in maniera troppo morbida e delicata per trattenere la palla. Una vera ingenuità in cui, periodicamente, il pur dotatissimo portiere, cade.

Il Milan ha reagito senza perdere la testa e ha ripreso ad attaccare senza scompaginare i ranghi. L'Atalanta sembrava tenere bene, ma all'ultimo secondo del 1° tempo Fantomas l'inafferrabile, ovvero Piatek, prendeva un metro di spazio al suo marcatore e dettava il cross a Rodriquez. La girata del polacco è stata beffardamente diabolica e ha mandato la Dea negli spogliatoi in piena crisi d'identità.

Nella prima parte del 2° tempo è stato Chala il corsaro a sfruttare il morale basso dei bergamaschi e a metterla nell'angolo basso, nonostante fosse zavorrato dalla posizione defilata a sinistra, dopo aver morso caviglie e talloni avversari per tutto il match. La sua è stata una grande prestazione di qualità e quantità alla faccia di chi lo fischia per qualsiasi cosa. Quando è corso da Gattuso a festeggiare, con la sua barbetta indisponente e leggero come il vento, sembrava un corsaro che salta sul ponte di comando di una galea veneziana per strappare il vessillo di San Marco. L'Atalanta è crollata in ginocchio ed è stato ancora, Piatek, Fantomas l'inafferrabile, a trafiggerla. Così, sempre per non fare retorica...

Il Milan avrebbe potuto maramaldeggiare, ma Gattuso (forse per dosare le forze dei suoi, come avrebbe detto Brera) ha tirato indietro la squadra per controllare il risultato. In questa maniera ha rimesso l'Atalanta in partita, ma non le ha consentito comunque di essere letale, per cui i fatti hanno dato ragione a questa mossa.

Paquetà, che nel primo tempo ha preso un calcio di punta sul ginocchio, da espulsione ma derubricato a cartellino giallo (il Milan non indossava la maglia bianconera...) ha giocato la migliore partita da quando è arrivato, considerando la prestazione nei 90 minuti e non la singola giocata. In generale, quando si spinge in avanti dopo una progressione di 50-70 metri, non può essere lucido al 100% per andare anche a segnare, ma riconosco che il suo impiego dietro serve a supportare Bakayoko nel congelamento della palla.

Il Milan è al top dal punto di vista atletico, ma dovrebbe essere più facile dello scorso anno evitare i cali di forma, considerando che, di qui a fine stagione, ci sono solo 2 impegni infrasettimanali in Coppa Italia contro la Lazio.

L'Atalanta mi ha fatto una notevole impressione fino al pareggio ed è certo ancora in corsa per la Champion's, come la Roma e la Lazio. Randella troppo, tuttavia, per i miei gusti, in quanto l'agonismo è positivo, ma la caccia all'uomo è un'altra cosa.