La nuova stagione della Fiorentina è iniziata non bene. Oltre ai due flop di risultati e gioco iniziali di campionato, la tifoseria viola è divisa a metà. Mai come in questa stagione, c'e' chi è dalla parte della presidenza mentre c'e' chi vorrebbe un cambio presidenziale già da adesso.

Negli anni 80' un certo Flavio Ranieri Pontello era un presidente odiato e amato dai Fiorentini. Per dieci anni, dal 1980 al 1990 è stato odio e amore con i suoi tfosi. Odiato perché non comprava mai giocatori illustri, amato perché alla fine la Fiorentina arrivava sempre o quasi nelle prime posizioni. Era un conte, un conte che comunque era ben vicino alla squadra ma che non amava comprare giocatori illustri e si fidava poi dei suoi collaboratori che gli compravano giocatori giovani sapendo già che gli avrebbero fruttato oro. Cito Massaro, Monelli  e lo stesso Baggio. Quando fu venduto Roberto Baggio alla Juventus successe il putiferio. Firenze e i suoi tifosi erano impazziti all'idea di vendere un giocatore così importante alla rivale storica. Da lì la separazione. Non ci fu odio o amore nei confronti del conte Ranieri Pontello ma un amore illimitato per il suo successore: Vittorio Cecchi Gori assieme a suo padre Mario. I tifosi viola dimenticarono subito il loro vecchio presidente e come un circolo vizioso, dai primi acquisti illustri, Firenze iniziò un percorso fatto di tante soddisfazioni fino al suo fallimento. Dall'arrivo dei fratelli Della Valle fino ad oggi, alti e bassi hanno caratterizzato la loro gestione, ma mai come oggi Firenze è spaccata in due completamente. Una parte dei tifosi sostiene questa gestione societaria: "Io sto con i Della Valle", l'altra invece sostiene il contrario con parole crude ed estreme, dirette al punto e agli interessati: "Della Valle vattene".

Tanti tifosi della Fiorentina sono contenti dei Fratelli Della Valle perché danno affidabiltà economica di bilancio, quindi rimangono lontani da qualsiasi fallimento. Quelli che sostengono la società e la loro gestione sono tifosi che innanzitutto parlano per esperienza dopo il crack fallimentare della Fiorentina sotto la gestione presidenziale di Vittorio Cecchi Gori, un personaggio del cinema, un magnate, che ha trascorso tempo anche in prigione; uomo che spendeva a destra e a manca pur di essere al centro delle attenzioni usando però la Fiorentina come un mezzo di visibiltà. I tifosi che sostenevano allora Cecchi Gori erano la stramaggioranza dei tifosi viola oramai lontani dal braccino horto di quel Ranieri Pontello che mai spendeva una lira in più per acquisire un giocatore di altro livello. Liberati da Pontello, Cecchi Gori era il suo contrario non badando a spese per fare una campagna acquisti sempre all'altezza. Dopo il fallimento, i fratelli Della Valle sono stati considerati i messia della salvezza viola, gli uomini della provvidenza. Hanno ricomprato il nome dopo il fallimento e riscritta la Fiorentina in C2: dalla Florencia 1926 a Fiorentina. Per questo, i tifosi della viola che sostengono i Della Valle sono riconoscenti per quello che hanno fatto quando li hanno presi e riportati in Serie A. Sono fedeli, e lo saranno sempre ai due fratelli che in qualche modo hanno rilevato una società fallimentare portandola dopo qualche anno in Serie A e poi nell'Europa che conta. Questi tifosi viaggiano allo stadio fieri indossando una maglietta con la scritta: "Io sto con i Della Valle".

Tanti altri tifosi della Fiorentina sono arrabbiati con i Fratelli Della Valle perché pensano soltanto a incassare i loro soldi e soprattutto sono disinteressati della squadra. In tutti questi anni dell'ultima presidenza dopo il fallimento, la società ha fatto solo due acquisti davvero illustri, un giocatore tedesco e un calciatore italo-statunitense: Mario Gomez e Giuseppe Rossi. Il primo è costato tantissimo e mantenuto a peso d'oro giocando male con due infortuni gravi non ha mai reso quanto è stato pagato mentre Giuseppe Rossi spesso era infortunato e soltanto una domenica ha fatto vedere quel valore incredibile nella straordinaria sfida contro la Juventus finita 4 a 2 con una tripletta grandiosa del pepito italo americato. Per il resto, giocatori ben pagati ma mai top-player. Quella parte della tifoseria che contesta i fratelli Della Valle hanno i loro principi di criticare una gestione di bugie e comportamenti superficiali. La bugia maggiore è il nuovo stadio. Da quando i due fratelli sono entrati in Fiorentina, sempre hanno promesso un nuovo impianto dichiarando che Firenze abbisogna di un nuovo stadio. Oltre allo stadio, un centro sportivo e medico tutto nuovo. Queste cose dette e ridette non sono mai state fatte. Inoltre, la poca presenza allo stadio negli ultimi anni del presidente Andrea Della Valle è inammissibile. Anche se il presidente ufficiale è Cognini, di fatto Andrea Della Valle è sempre stato presente cercando di essere al centro delle attenzioni per quanto riguarda le prestazioni della squadra viola. Il loro ricatto di vendere la Fiorentina non è piaciuto affatto a nessuno delle due fazioni, né ai tifosi che lo vogliono e neppure a quelli che non lo sostengono perché è stato fatto pubblicamente e detto nei giorni di calciomercato, quasi usa sorta di lasciar andar via i migliori per dare loro un motivo in più di andarsene. I tifosi contestatori vorrebbero un presidente capace di fare quello che si dice e di essere presente con i tifosi, la squadra e tutto quello che concerne la Fiorentina. Questi tifosi infuriati con la società e i Della Valle continueranno questo percorso di protesta per avere una nuova figura che sappia portare a Firenze anche giocatori top-player contro una politica attuale fatto di vendita dei migliori e acquisto di giocatori in prospettiva per rivenderli al doppio o al triplo costo. Questi tifosi fino a quando non cambierà nulla, allo stadio grideranno sempre: "Della Valle vattene".

Difficile schierarsi. Difficile dire se la permanenza dei Della Valle è ancora valida oppure no. Se la loro presenza sia o meno frutto di un ciclo finito. Certo, la Fiorentina è una società sana. Certo anche che andando di questo passo, difficilmente la vedremo arrivare in Europa League e miracolo se arriverà in Champions oppure a vincere un campionato perché una squadra prevalentemente giovane ma non esperta non porta da nessuna parte. Un presidente è importante, come lo è l'allenatore. I tifosi però oggi sono spaccati e forse solo vincendo le partite si posso unire tutti in un solo coro. Solo i risultati porteranno tutti a essere felici. Già i risultati. Ma quali? Troppo presto per parlare di risultati, è vero. Allora aspettiamo. Aspettiamo e vedremo in quale posizione arriverà la Fiorentina ebbene se alla riapertura del calciomercato di gennaio porterà nomi illustri per raggiungere a maggio nuovi traguardi. Vedremo se i Della Valle molleranno la Fiorentina a un nuovo presidente o ancor più rimarranno incollati alla sedia per continuare ad essere odiati o amati.

Piero Posillico