In questo periodo si fa un gran parlare del debito del Milan di 300 milioni verso il fondo di investimento Elliot, certo la scadenza si avvicina e ad oggi non risultano possibilità che sia saldato se non tramite rifinaziamento, per questo motivo Fassone in un'intervista ha dichiarato di aver aperto diversi tavoli di discussione con banche e enti finanziari, asserendo che il dossier Milan è su molti tavoli.

Oggi però non voglio parlare di questo, ma di un altra questione, per farlo è meglio ripercorrere il passaggio di mano che ha sancito la fine dell'epopea berlusconiana.
L'attuale presidente ha versato due caparre, entrambe da 100 milioni, chiesto e ottenuto per l'appunto il prestito dal fondo e preso a carico il debito di circa 220 milioni di euro creato dalla vecchia gestione spostandolo sulla a Rossoneri Sport Investment Lux, società ex-novo costituita il 10 aprile  in Lussemburgo.
Risulta che questa società possiede la quasi totalità delle quote del Milan, ne è quindi la controllante.
Fassone ha dichiarato che il Signor Li ha gia' provveduto ad una ricapitalizzazione di 49 milioni di euro a favore dell Ac Milan, probabilmente proprio tramite questa società, soldi che comunque non dovrebbero bastare neanche per la gestione in corso, visto che il passivo atteso è maggiore.
Nessuno però ha chiesto al Dottor Fassone cosa sia successo a quei famosi 220 milioni di euro di debito, nessuno sa se in realtà sia stati estinto o meno, nessuna informazione reperibile in rete parla di ricapitalizzazione da parte della Rossoneri Sport Investment. Nessuno dei diretti interessati (Li e Fassone) ha mai chiarito questo punto. Probabilmente a domanda diretta Fassone risponderebbe che lui è un dipendente del Milan e parla di questione inerenti il Milan, non essendo un dipendente della Rossoneri Sport Investment non è a conoscenza ne puo' parlare per conto loro.
La domanda sorge spontanea: e se i debiti del Milan fossero in realtà 520 e non 300 come si paventa oggi?