Se uno strano gioco del destino non avesse modificato l'epitaffio di Monsieur Jacques de La Palice da “ se non fosse morto farebbe ancora invidia” con cambio di poche lettere, nel suo originale in francese,  in un “se non fosse morto sarebbe ancora in vita” non useremmo il termine lapalissiano. Quindi il grande generale francese trucidato a tradimento nella battaglia di Pavia del 1525 contro gli imperiali non c'entra proprio nulla con il termine derivato dal suo nome.
Molte affermazioni che possono sembrare lapalissiane possono non esserlo affatto. Se nel calcio diciamo che la capacità di vincere si basa nel fare più gol e cercare di prenderne di meno potrebbe sembrare lapalissiano ma confrontando dati e statistiche disponibili a iosa in rete si passa facilmente dal lapalissiano a considerazioni interessanti. Innanzi tutto c'è una diatriba di oltre 60 anni tra chi dice che si vince segnando di più e chi dice che si vince incassando di meno. Da un punto vista ancestrale non so dove ci sia la maggiore intensità emotiva , nel violare la porta altrui oppure nell'impedire che si violi la propria. In ogni caso ho cercato di condensare alcuni dati in due tabelle, La prima dà la “natura” del gol fatti, la seconda confronta la differenza reti sempre delle 7 squadre che ho preso in considerazione in altri interventi. Tutti i valori della prima tabella sono in percentuale sul totale dei gol segnati. Mi scuso anticipatamente qualora ci siano errori, ma ho controllato più volte. Sono considerati, per le 7 squadre che ho già preso in considerazione in altri interventi, in percentuale i gol fatti  rispettivamente con Azioni Manovrate, Calci Piazzati, Rigori, Contropiede, Autogol

Azioni  Calci  Rigori Controp.   Autogol     Squadra

70           15          9          3               3            Atalanta

52           32          5          11              0           Juve

54            26        14          6               0          Roma

73            13        10          2               2           Lazio

60            22        10          5               3           Napoli

65             15         6        10               4           Inter

64             11         8         13              5           Milan

Da qui saltano subito all'occhio differenze rilevanti nel proporre il gioco da parte delle diverse squadre. Considerazioni addizionali si potranno poi aggiungere con la seconda tabella ma già qui si scorgono situazioni particolari. Il gioco molto “sparagnino”, direi fortemente difensivo della Roma e della Juve e il gioco decisamente più di attacco di tutte le altre.
E qui ancora una volta non è poi tanto lapalissiano quanto detto prima, perché puoi anche fare un gran bel gioco di manovra e tenuta palla ma se difendi male serve a poco. Molto rilevante poi come Juve e Roma sfruttino al massimo i calci piazzati e quanto siano poco incisivi nel Milan. D'altro canto il Milan ha una ottima percentuale di contropiedi, come la Juve e l'Inter mentre sono bassi nell'Atalanta, nella Lazio, nel Napoli, dove prevale l'azione portata in area avversaria con palleggio e scambi. Se poi troviamo che il Milan ha la migliore somma di azioni manovrate e contropiede, mi sembra che cada, anche clamorosamente, la convinzione che il gioco del Milan sia poco efficiente in attacco. Ci vuole quindi qualcosa di aggiuntivo in termini di dati per comprendere meglio questa considerazione “lapalissiana”. Un'altra considerazione è relativa ai rigori. La Roma ha la più alta percentuale di gol fatti su rigore e quindi Mourinho ha ben poco da lamentarsi in tal senso.

La seconda tabella riprende il discorso della differenza reti e di quello che si può definire come efficienza. Se ne fa il confronto con l'anno passato. Gol fatti, gol subiti, differenza retti e % tra differenza reti e gol fatti

21/22 Gol F.   Gol S     Differ        %     22/23   Gol F    Gol S     Differ     %      Squadra

           65          48            17          26                   66        48           18        27      Atalanta

           57          37            20          35                   56        33           23         41     Juve

           59          43             16         30                   50        38           22         44     Roma

           77          58             19          25                   60        30           30         50     Lazio

           74          31             43          58                   77        28           49          64    Napoli

           84          32             52          62                    71        42           29          41   Inter

           69          31             38          55                    64        43           21          33   Milan

La prima considerazione che si può fare è che non è il Napoli ad aver fatto un campionato “stellare”, quanto le concorrenti ad aver fatto peggio dello scorso anno tranne una. Già il Napoli, terzo lo scorso anno, aveva una percentuale di 58. Gli è bastato aumentare la sua efficienza e poi non di tanto per vincere a mani basse. Confrontiamo infatti un 64 del Napoli di quest'anno con un 62 dell'Inter dello scorso anno.

La seconda considerazione è che non so proprio come l'Inter abbia fatto a perdere il campionato dello scorso anno, avendo la più alta percentuale in senso assoluto. Quest'anno ha evidentemente sprecato molte risorse nella Champions, con un calo rilevante e forse con una difesa molto meno ermetica rispetto allo scorso anno.

La terza considerazione è che il problema di Pioli è stata una difesa di livello molto inferiore e visto che Maldini gli ha dato in Thiaw in più, entrato molto in ritardo, ma meglio rispetto ad altri che non sono entrati mai, per me cadono le due affermazioni, date per scontate in quasi tutti gli articoli che si leggono in giro, ovviamente a mio avviso, al riguardo, sia sulla scarsa campagna acquisti e sia sulla poca forza in attacco. I dati dimostrano il contrario. Maldini c'entra veramente poco nell'insuccesso del Milan, molto di più Pioli. Ho anche dimostrato come Pioli abbia usato il turnover male e a sproposito. E quest'anno il suo gioco difensivo è stato scadente.

Bene Gasperini, che con efficienze uguali ha ottenuto un risultato superiore ma, francamente, mi sembra,  più per demeriti altrui che per propri. Il suo è un gran bel gioco di attacco ma in difesa incassa troppo. Un poco come Italiano nella Viola. C'è qualcosa che non va nel gioco della Roma, perché pur avendo migliorato la sua efficienza ha mantenuto la stessa posizione in classifica. Mou sta forse correndo troppo dietro al suo mito? Sarri, come ho indicato sopra,  ha fatto un grande lavoro, raddoppiando in efficienza e merita ampiamente un secondo posto. Per me in linea di percentuale di miglioramento, senza nulla togliere a Spalletti che ha fatto un campionato super, Sarri rimane quindi  il numero 1. Infatti, probabilmente con un Immobile a pieno servizio, oppure con una alternativa valida in attacco, avrebbe dato più filo da torcere al Napoli e in fondo quello che gli è mancato è stato proprio un centravanti che la cacciasse dentro.  
Ribadisco il gran lavoro di Allegri che con tutto quello che è successo avrebbe conteso il terzo posto all'Inter. Il suo è un gioco molto e forse troppo difensivo. Ma Vlahovic è stato un fiasco e Chiesa non c'è mai stato. Milan e Juve stanno francamente attraversando un mare in tempesta. Il Napoli non so come farà il prossimo campionato.

Insomma, si vive un calcio italiano molto turbolento, paradossalmente con le grandi prestazioni delle squadre italiane in Europa. La finale con la Roma non è stata una partita di calcio, con un arbitro inadeguato, e onore alla Roma! E' chiaro che i numeri possono essere visti anche da angolazioni diverse, ma sono neutri, sono lì, possono dire tanto o poco. Ho cercato di fare una sintesi. Poi nel calcio, a volte le sensazioni e le convinzioni portano a leggere i numeri un po' come si vuole. Ho cercato di uscire dalle sensazioni con dati obiettivi. Se non ci sono riuscito, mi scuso. E' stato comunque un lavoro interessante di ricerca e di raggruppamento, giusto o sbagliato che sia. Infine si possono cercare altri raggruppamenti secondo le interpretazioni ma alla fine il risultato dice più o meno sempre le stesse cose.

Infine una considerazione da ottuagenario tifoso milanista, che francamente si sente, dopo la vergognosa cacciata di Maldini, non tanto per la cacciata in sé, quanto per il modo con cui è stata eseguita, in tipico spirito yankee, molto meno milanista. Se Maldini è stato sbattuto fuori, tra gli osanna veramente anacronistici a Ibra, per motivi organizzativi, in quanto ingombrante e non più giustificabile in un assetto organizzativo e in una “vision”, termine adatto alla circostanza USA, diverso, lo capisco. Se invece è stato cacciato per demerito, questo, con i numeri che ci sono, non ci può stare e quindi caro Mister Pioli, coerenza vorrebbe che ci fossero le Sue dimissioni.