Se mai avessimo avuto bisogno di un'ulteriore prova, ecco che gli attori all'opera, sul palco del Teatro del Grande Calcio, ce la servono su un piatto d'argento.
Quando parlo di Teatro del Grande Calcio, non mi riferisco strettamente ai giocatori su un rettangolo verde. Intendo invece il mondo del calcio che va oltre le componenti giocatori/dirigenti. Giornalisti e Media in genere fanno la parte del leone soprattutto quando c'è da creare un caso o dare un'interpretazione dei fatti che portano a scenari clamorosi, avvicendamenti di panchina vari dopo pochissime giornate, crisi esistenziali di promettenti campioni ecc.

A parte il fenomeno Zamparini, non per niente soprannominato "mangiallenatori", di cui ricordo un incredibile esonero ai danni di Pioli quando ancora il campionato non era iniziato, ritengo che dare un giudizio definitivo sull'operato di un tecnico o sul rendimento di un giocatore, dopo tre / quattro giornate di campionato sia da squilibrati. E questo avviene spesso perché il metro di giudizio che viene preso in considerazione si basa solo ed esclusivamente sul risultato momentaneo.
Anche questo inizio di stagione ci ha fornito 3 esempi limpidi.

Di Fra

Di Francesco è un tecnico che ha già dimostrato capacità apprezzabili sia in terra emiliana che nella capitale. Ok, non si è ancora affermato ad altissimi livelli, o quanto meno si è solo affacciato al grande calcio internazionale. Ma scusate signori, arrivare in semifinale di Uefa Champions League battendo squadroni come il Barcellona, non conferisce un po' di credito a questo allenatore?
Un inizio di stagione in cui si è trovato una squadra da ritemprare viste le uscite di Nainggolan, Alisson, Strootman (mica 3 riserve), non giustifica l'allenatore se all'inizio la squadra stenta ad affermarsi? Ehh ma ci sono quelli pronti a demolirti mediaticamente, accostando oggi un nome, domani un altro, la panchina che vacilla ecc. ecc.
Poi dopo un ritiro della squadra, in cui probabilmente se ne saranno pure dette 4, ma che sicuramente è stato positivo dal punto di vista del rafforzamento del gruppo, ecco 3 risultati positivi consecutivi, (Frosinone, derby e Victoria Plzen), ed ecco che Di Francesco è tornato ad essere un fenomeno alla guida della squadra giallorossa.

Ringhio

Analogamente il buon Gattuso, milanista dalla testa ai piedi, che si è fatto in 4 per risolvere i problemi che ha trovato fin dall'anno scorso. L'ambiente ora è buono, i dirigenti dilettanti hanno ricevuto il benservito, gli acquisti del mercato sono stati pochi ma eccellenti: non ci sono più scuse, il Milan deve funzionare. In effetti, il gioco c'è. Non è continuo ma c'è. Dunque se il Milan riesce a fare una buonissima gara per un tempo o per un'ora, sbagliando l'impossibile sottoporta, niente lascia pensare che pian piano non si riesca a fare un'intera partita di alta intensità. Tuttavia ogni tanto ancora il gioco si inceppa e vuoi  per un errore di un difensore, vuoi per una topica del portiere i risultati faticano ad arrivare... Nelle prime 5 giornate una vittoria 3 pareggi e una sconfitta. Ruolino di marcia piuttosto striminzito. Ed ecco che l'ombra di Conte incombe sulla panchina ad insidiare Gattuso. Conte non può aderire perché ancora sotto contratto con il Chelsea? Allora Donadoni o addirittura Ranieri.... Tutto questo fino alla delicata partita con il Sassuolo, squadra brillante, con un ottimo avvio di stagione, ragion per cui l'incontro appare quanto mai ostico. A dispetto delle attese difficoltà, quanto meno di risultato, la squadra di Ringhio si impone sia sul piano del gioco che sul quello del punteggio, smentendo tutti coloro che davano per "molto traballante" la panchina del tecnico calabrese. Ecco che coloro che erano scesi dal carro rossonero, risalgono al volo, tessendo le lodi della squadra e del mister, come se il periodo "stitico" precedente per il Milan non fosse mai esistito.

Dybala

La Joya è stata maltrattata fino all'altro ieri per le scialbe prestazioni offerte. Anche contro il Napoli è stato criticato. Addirittura senza nemmeno giocare aveva molteplici detrattori. "E' fuori forma", "Prima soffriva Higuain, adesso soffre ancor di più CR7", "Ha problemi con la fidanzata", "Ha problemi legali con l'ex sponsor", "Non fa una vita da atleta, per questo non gioca più come sa".... Quante ne abbiamo sentite sul suo conto? La storia mi insegna che quando si sentono teorie di ogni tipo, sempre diverse l'una dall'altra, spesso non ce n'è una vera. Ma sicuramente vere o non vere, sono fastidiose per il diretto interessato quando si sentono dire e minano la tranquillità di un giocatore, perché poi generano mugugni allo stadio, se non contestazioni, al minimo errore in una giocata... Ecco però l'incontro che manda via ogni nube: la partita di Champions contro gli svizzeri dello Young Boys. Tripletta e prestazione da migliore in campo. E gli ha detto pure male perché poteva segnare tranquillamente cinque volte. Come d'incanto è tornato uno dei più forti al mondo, spariti tutti i problemi sopra citati.

Bipolarismo

Dovremmo dare una definizione ben precisa dello sport preferito da coloro che commentano o scrivono di calcio. Lo sport del "Sali-scendi dal carro". C'è qualcuno che è veramente bravo in questo. Basta guardare il risultato e la squadra da fantastica, diventa scarsa, la forma fisica da strepitosa diventa precaria, il gioco da spumeggiante diventa scialbo, l'allenatore da capace e preparato diventa "uno che non sa più che pesci prendere" e i giocatori da funamboli o granitici diventano dei brocchi assoluti.
La campagna acquisti del Milan dello scorso anno, è stata definita sfarzosa da moltissimi addetti ai lavori, tale da far sbilanciare la maggior parte di essi su un sicuro piazzamento in Champions League. Salvo poi "scendere dal carro" a gennaio, criticando ciò che era stato elogiato ad agosto.

Posso clamorosamente sbagliare io, che sono un semplice utente, ma rimango basito quando sento giornalisti quotati o ex giocatori che fanno valutazioni sulla base di un semplice risultato di una partita. Dunque nessuno si offenda quando parlo di bipolarismo, si può benissimo sbagliare previsione, come si può benissimo cambiare opinione in corso d'opera. E' questo "sali-scendi" dal carro che appare ridicolo ai miei occhi di spettatore di calcio.

In sintesi, il concetto che voglio affermare è il seguente: si guarda troppo spesso il risultato, fermandosi superficialmente ad esso, invece di fare una valutazione equilibrata che tiene conto dei tantissimi aspetti determinanti in una situazione. Spesso succede che questi aspetti sono tempornaei e magari, una volta risolti, una circostanza si trasforma magicamente da negativa a positiva.