Il decennio che inevitabilmente sta per concludersi, "calcisticamente" ci ha regalato immense emozioni.

I due lustri sono stati segnati dall'egemonia europea delle due superpotenze spagnole, infatti i Blancos e i blaugrana si sono aggiudicati 6 Champions League su 9 disponibili (4 il Real e 2 il Barcellona); Lo strapotere delle due big è merito anche dei due "extraterrestri" che si sono contesi strenuamente il Pallone d'oro (con una sola eccezione). Il talento della pulce di Rosario e l'ossessiva fame di vittorie del portoghese di Madeira, hanno permesso una sfida tra i due in grado di frantumare record su record ed entrare per sempre nella storia del calcio. La Spagna è stata protagonista indiscussa anche in ambito internazionale; la furia roja si è aggiudicata il suo primo storico mondiale in Sudafrica e due anni dopo l'Europeo sconfiggendo con un pesante passivo di 4-0 proprio i nostri azzurri.

Nei maggiori campionati europei purtroppo non si sono viste molte squadre fronteggiarsi per il titolo, nel campionato nostrano la Juventus domina ormai incontrastata da 8 anni, mentre la Bundesliga, escluso l’iniziale biennio tinto di giallonero per le vittorie del Dortmund è sempre andata ad arricchire la bacheca del Bayern Monaco. Situazione leggermente diversa in Liga dove ovviamente lo scontro principale è stato quello tra la squadra del re e la compagine Catalana, ma in questo caso c'è stata qualche eccezione da parte dell'Atletico guidato dal cholo Simeone che in questa decade si è imposto come "big" europea riuscendo però solo a sfiorarla la coppa dalle grandi orecchie, soffiatagli proprio dai rivali cittadini per ben due volte in finale. L'unico campionato aperto, dove ogni anno si poteva aspirare ad una nuova contendente al titolo è stato il campionato inglese, la Premier League, in questi 10 anni infatti il campionato inglese è stato quello dove lo sviluppo economico e il progresso calcistico hanno avuto la crescita più consistente.

Anche se descritta in questo modo può risultare una decade abbastanza noiosa, a renderla estremamente interessante sono state le eccezioni, momenti inaspettati che hanno segnato per sempre la storia di questo gioco. Qui vi propongo i miei 5 momenti più iconici del decennio:

5) LIVERPOOL-BARCELLONA 4-0. L'ANGOLO DI ALEXANDER ARNOLD E IL GOAL DI ORIGI. 2019

Inserisco questo momento nella mia top five poiché è il gesto che riconsegna la coppa dalle grandi orecchie ad una squadra non iberica dopo 5 anni, un gesto che solo ad Anfield poteva accadere, solo la magia di quel meraviglioso scenario ha permesso un gesto così fuori dalle righe, un solo dettaglio fuori posto e la rimonta non sarebbe accaduta; l’astuzia del terzino inglese, la prontezza del belga e la grande dormita della difesa catalana spediscono i Reds a Madrid a giocarsi la finale che poi vinceranno contro i connazionali del Tottenham. La rimonta ha dell’incredibile infatti per la prima volta nella storia è stato recuperato un 3-0 in una semifinale europea. Obiettivamente il Liverpool non meritava un passivo così pesante uscito dal Camp Nou, la consapevolezza e la caparbietà di questa squadra sono stati i fattori determinanti per portare a casa la sesta coppa per la squadra inglese

4) ATLETICO MADRID-REAL MADRID 1-1 (supplementari 1-4). IL GOAL DI SERGIO RAMOS. 2014

Finale di Champions del 2014, Si sfidano per la prima volta in una finale di Champions due squadre della stessa città, è il primo derby in finale della storia. La tensione è alle stelle, i Colchoneros che non hanno mai vinto la coppa contro i galacticos che ne hanno vinte ben 9 ma sono addirittura 16 anni che non riescono a vincerla e sono letteralmente ossessionati dalla "dècima". Lo stadio designato per ospitare la gara è il Da Luz di Lisbona, quindi neanche lontanissimo da Madrid e si vede. Lo stadio è stracolmo, è stato assediato dai tifosi di entrambe le squadre. Dopo 36 minuti circa dall’inizio del match l'Atletico si porta in vantaggio con un colpo di testa di Diego Godin; la squadra bianco-rossa già di per se ha una filosofia "attendista", da non biasimare anche perchè dopo pochi minuti perde il suo centravanti principe (Diego Costa) e a 10 minuti dalla fine del primo tempo è in vantaggio 1-0 contro una squadra che diventa letale se le vengono concessi ampi spazi. Il Real da quel momento attacca a tutto organico senza mai riuscire a oltrepassare Oblak, si entra nel recupero, i tifosi dellAatletico fremono e sognano la loro prima conquista della coppa proprio contro gli odiati rivali, è un sogno che sta per realizzarsi. Purtroppo per loro Sergio Ramos non la pensa così, pensa che sia destinato a rimanere un sogno e proprio non ci sta a vedere i festeggiamenti degli altri. al minuto 93 muove i passi del terzo tempo perfetto, si innalza in volo, impatta perfettamente la palla con la testa che inesorabilmente si insacca in rete alle spalle di Oblak. Goal. Gelo totale nella curva sponda "Atleti" e tripudio generale in quella dei Blancos. L'Atletico è stanco ha speso tutto, il Real con l’esperienza ne approfitta e ai supplementari finisce addirittura 4-1. Trovo che questo sia un momento iconico poiché dà inizio ad un ciclo di 5 Champions League consecutive vinte dalle spagnole.

3) BAYERN MONACO-CHELSEA 1-1. GOAL DI DROGBA. 2012


A salire sul podio è ancora una volta una finale di Champions League, in questo caso quella del 2012 giocata all’Alianz Arena di Monaco tra i bavaresi padroni di casa e i londinesi del Chelsea che per la seconda volta nella loro storia giocano una finale ,dopo la sconfitta di Mosca contro il Manchester United. Il Bayern è sicuramente il favorito con una squadra molto più forte rispetto a quella avversaria, per di più la finale in casa sembra proprio un’occasione troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire. I Blues sono arrivati in finale con un percorso tormentato che ha portato anche ad un cambio di allenatore, infatti ora siede in panchina Di Matteo. Inizia il match e il Bayern parte subito all’attacco, il Chelsea sembra intenzionato a difendersi, sa di essere tecnicamente più debole ma non vuole abbandonare il sogno per nulla al mondo. La difesa inglese tiene molto bene fino a 10 minuti dalla fine quando un rocambolesco colpo di testa di Muller porta in vantaggio i tedeschi. Anche qui lo stadio quasi tutto biancorosso freme e si sta pregustando la sua quinta coppa dei campioni. La compagine bavarese deve fare i conti con una squadra che non si è arresa quando aveva perso 3-1 al San Paolo contro il Napoli e tantomeno si è arresa contro il Barcellona di Messi (in quell’anno solare metterà a segno la bellezza di 91 reti). Quando tutto sembra perduto, sbuca l’eroe ivoriano che aveva già salvato più di una volta il suo amato Chelsea, a pochi istanti dal fischio finale si destreggia in area di rigore e segna un goal di testa che solo un rapace d’area come lui poteva segnare. 1-1. Lo stadio è ammutolito, si sentono solo le urla del settore londinese. Si va ai supplementari e Ribery viene falciato in area, è calcio di rigore. Il destino vuole che a scalciare il francese sia stato proprio Drogba che si dispera e pensa che i suoi sforzi siano stati inutili… Ma il calcio è strano e Arjen Robben sbaglierà quel calcio di rigore. Saranno fatali proprio i calci di rigore ai tedeschi quella sera… Infatti il palo di Schweinsteiger permetterà a Drogba di siglare il rigore decisivo e vincere per la prima volta la tanto amata e inseguita Champions.

2) GERMANIA-BRASILE 7-1. MINEIRAZO. 2014


Semifinale del mondiale tra Brasile e Germania, nonostante ai verdeoro manchino pezzi pregiati come Neymar e Thiago Silva sembrano i favoriti per approdare in finale e rivendicare quella coppa da vincere in casa che è rimasta una ferita aperta dal 1950; magari proprio contro gli acerrimi rivali argentini che devono disputare la semifinale contro l'Olanda. Il Brasile dopo 11 minuti è già sotto 1-0 e quando è chiamato a reagire sembra non funzionare più nulla; tra il 23' e il 29' il Brasile subisce altri quattro goal, la corazzata tedesca annichilisce quella carioca, non hanno alcuna pietà. Segnano fino a portare lo score sul 7-0, a nulla servirà il goal di Oscar nei minuti finali. Sembrava l'occasione buona per rimarginare la ferita provocata dal "Maracanazo" e invece se ne è aperta un'altra, forse più profonda, che prenderà il nome di Mineirazo.

1) LEICESTER CAMPIONE D'INGHILTERRA. 2016


Al primo posto non posso che posizionare quella che secondo me è una delle più grandi imprese della storia del calcio. Una squadra partita con ambizioni di classifica bassissime che avrebbe firmato per una salvezza tranquilla si ritrova a vincere il campionato più difficile del mondo. Tutto questo è stato reso possibile da Claudio Ranieri, un allenatore italiano che ha sempre creduto ciecamente nelle sue capacità e soprattutto nei suoi ragazzi. La ricetta del suo successo è stata la capacità di motivare tutti i giocatori e abbinare la sua decennale esperienza tattica alle caratteristiche fisiche e tecniche dei suoi calciatori. Ha fatto emergere le potenzialità di giocatori fino a quel momento "normali", che sotto la sua guida sono diventati fuori classe (Kantè, Mahrez, Vardy). L'impresa ha dell'incredibile poiché si pensava che con l'avvento del calcio moderno governato dal Dio denaro non ci fosse spazio per una favola di questo genere. Invece il calcio è un maestro di vita che ci aiuta a tornare bambini, credendo nelle favole e non abbandonando i propri sogni.

Questi sono i miei momenti del decennio, con l’augurio di vivere sempre nuove e bellissime emozioni anche nei prossimi ‘"anni '20’" E voi? Sono curioso di sapere i vostri momenti calcistici della decade!

Matteo Di Mango