In un certo senso la differenza fra la partita col Betis e quella di stasera sta, almeno in gran parte, in Gonzalo Higuain. Giovedì nel primo tempo, con il Milan in difficoltà contro gli andalusi, il Pipita ha avuto l'occasione insperata di pareggiare, ma si è perso in un dribblig privo di senso.  Questa sera, sempre alla fine del primo tempo e con la squadra in difficoltà come giovedì, il Pipita l'ha messa dentro senza perdersi in ghirigori e pennellate. Il gol ha consentito a Gattuso di portare la squadra al riposo sul pareggio, cosa che ha concesso 15 decisivi minuti di serenità durante il riposo.

La Sampdoria era scesa in campo timida e timorosa, finendo per farsi infilare da un eccellente colpo di testa di Cutrone. Il gol ha, tuttavia, liberato da ogni paura la Sampdoria che ha cominciato a far correre la palla come aveva fatto il Betis in Europa League. Per 15 minuti i genovesi hanno mandato a vuoto i rossoneri che, come giovedì, non ci hanno capito nulla, crollando proprio col difensore meno affidabile: Calabria. Sul primo gol il ragazzo si è fatto bere come una limonata dal rissoso Saponara e sul secondo ha perso Quagliarella, esattamente come era successo a Romagnoli col Betis. L'errore della Sampdoria è di essersi un po' fermata, concedendo a Higuain la chance del pareggio, che il Pipita ha trasformato dopo una triangolazione con Cutrone.

Con il risultato in pari, Gattuso ha avuto la serenità per raccogliere le idee nell'intervallo. Per assurdo, al rientro in campo il Milan è sembrato peggiore di quello del primo, perché nessuno pressava più alto i blucerchiati che, a loro volta, avevano l'agio di andare all'attacco indisturbati. E giunti nella metà campo rossonera, i sampdoriani trovavano un Milan quasi passivo che attendeva sulla trequarti. Proprio questa passività, tuttavia, salvava i rossoneri dal correre a vuoto e, quindi, dal lasciarsi portare fuori posizione. Il risultato? Semplice, il possesso di palla della Sampdoria è diventato sterile, incapace di trovare sbocchi, finché Suso ha inventato il gol del vantaggio, anche grazie al velo di Cutrone. L'erede di Inzaghi ha disturbato la visuale del portiere avversario senza andare in fuorigioco.

Se proprio vogliamo essere pignoli, nel finale i rossoneri sono ricascati spesso nell'errore di voler uscire dalla propria area coi soliti passaggi corti e stretti che, purtroppo, non riescono loro molto bene. La Sampdoria è così riuscita a schiacciare pericolosamente l'avversario e il Milan spesso ci ha messo un tempo interminabile a portare la palla in attacco. A volte non ci è riuscito affatto. Bon, Se non altro, la difesa ha retto e il risultato è venuto.

Higuain e Cutrone sembrano fatti per giocare l'uno vicino all'altro, ma ricordiamo che Gattuso non è così sprovveduto da non saperlo. Rino ha cercato di impostare la squadra in altro modo (ovvero con un centravanti solo), perché Higuain e Cutrone sono le sue uniche punte. Se uno dei due venisse squalificato o prendesse il raffreddore, il modulo andrebbe a farsi benedire e bisognerebbe impostarne un altro su 2 piedi.

Qualche personale valutazione.

Donnarumma 6: Incolpevole sui gol, quindi guadagna la sufficienza, perché si sa che ad impossibilia nemo tenetur.

Calabria 5:  Gli avrei messo 3 per il primo tempo da incubo, ma ha avuto la personalità di non crollare nel secondo.

Musacchio e Romagnoli 6: Decenti.

Rodríguez 6,5: Quello che doveva essere il difensore meno affidabile, si sta rivelando il migliore.

Suso 7,5: Dejan Savicevic nei giorni in cui era ispirato?

Kessié 5,5: Non è stato realmente negativo, ma è sembrato abulico.

Biglia 6: Il solito lavoro grigio, ma prezioso.

Laxalt 6,5: Canta e porta la croce. Sfiora anche un gol.

Higuaín e Cutrone 7,5: Fanno a gara a chi è più bravo, ma il duello termina in pari.

Abate 6: L'esperienza insegna, no?

Castillejo 6,5: L'uomo giusto al momento e al posto giusto giusto.

Chala s.v.: Entra nel finale per guadagnare una manciata di secondi.