Ho scelto la celebre e drammatica frase, pronunciata dagli astronauti americani del volo Apollo, per esporre le problematiche, infinitamente meno gravi del Milan, evidenziate nelle due amichevoli per tastare la condizione e l'affiatamento dei giocatori a disposizione di Mister Pioli.
In realtà, condividendo il pensiero di moltissimi e, obbligandomi a prendere una posizione totalmente diversa dal passato, "il problema" principale, fra campo e mercato, sembra proprio essere l'allenatore natio di Parma. Colpe che poi ricadono su scelte condivise con la società, su acquisti precedenti, impossibili da vendere per chiunque, per finire ad una rosa troppo ampia e ancora incompleta. Considerando quanta qualità è stata inserita in questo calcio mercato, a due settimane dall'inizio del campionato e specialmente se si vogliono confermare quelle aspirazioni sportive, confermate dalla proprietà un pò troppo assente, di competere per vincere lo scudetto e far bella figura in Champions, personalmente speravo di vedere qualche cosa di più, mentre Monza e Trento mi hanno riportato alla " pura realtà ".
L'entusiasmante campagna acquisti proposta dalla nuova dirigenza ha già messo in mostra le qualità di giocatori, giovani, ma già sufficientemente esperti e collaudati. Che serva tempo per assimilare schemi e movimenti, finalizzati a dare forma e imprevidibilità alla squadra è una cosa risaputa. Così come è comprensibile che l'undici proposto da Mister Pioli a Monza, nel trofeo dedicato al Presidentissimo, Silvio Berlusconi, scomparso recentemente, sia, molto probabilmente, lo stesso che vedremo affrontare il Bologna nella prima trasferta del Campionato, condizionato anche dalle tempistiche con cui sono arrivati i nuovi acquisti.
Pur nella consapevolezza che si tratta di calcio estivo e che i giocatori, specialmente i più strutturati fisicamente, entreranno in condizione atletica con tempi più lunghi rispetto ai compagni brevilinei, a pochi giorni dall'inizio del campionato si è già intravisto quali siano i problemi più evidenti, anche in ottica mercato. Purtroppo non appaiono di facile soluzione e il gioco proposto da Mister Pioli, almeno nell'immediato, non autorizza ad essere molto ottimisti.
Se, come sembra, la scelta è quella di schierare Kalulu, Krunic, Pulisic e Giroud, proponendo un inedito, ma funzionale 4 3 3, almeno per le prime difficilissime giornate di campionato, le lacune sulla rosa a disposizione dell'allenatore, che oggi è formata da 32 giocatori, sono gravi ed evidenti. Provo ad esporle.
1- Kalulu. La scelta di utilizzare il giovane francese come terzino, è probabilmente la soluzione migliore. Non solo per il fatto che il generoso e bravo Calabria, Capitano del Milan, è troppo spesso infortunato, così come il "veterano" Florenzi, più in infermeria che a disposizione di Mister Pioli, ma perchè non ci sono reali alternative, se non quelle di provare Salamandra, oppure affidarsi ad un giovane della primavera di Mister Abate, con tutti i rischi collegati. L'utilizzo di Kalulu come terzino destro, dove gioca meglio di altri compagni di squadra, scopre le alternative al centro della difesa, con solo tre giocatori a disposizione dell'allenatore. Uno dei quali è Kjaer, non più giovanissimo, ma in difficoltà se si predilige giocare con la difesa alta, obbligando a decidere se utilizzare Caldara, all'ultimo anno di contratto e non utilizzato neppure contro il Trento, oppure aggregare alla prima squadra il giovane Simic come nella amichevole di ieri, persa per uno a zero. Servirebbe trovare un centrale difensivo, magari in prestito, per non spendere, visto che le attenzioni al bilancio sono prioritarie. L'alternativa è prendere un terzino, ma se la scelta è rivolta a Singò, solo per poterlo scambiare con Messias, allora capiamo perfettamente perchè chi, come me, che critica la metodologia di lavoro, non lo faccia perchè si diverte a sminuire questo o quel dirigente, ma per il modo di costruire la squadra, dove anche la cessione di Gabbia, appare fin troppo frettolosa.
2 - Krunic. Se il trentenne Rade è il centrocampista titolare su cui Mister Pioli si affida per portare il Milan a lottare per lo scudetto, allora c'è abbastanza da preoccuparsi. Massimo rispetto per un giocatore serio, camaleontico e funzionale, oltretutto al minimo salariale, ma poco congeniale nella posizione davanti alla difesa e a Monza si è visto perfettamente, o meglio, non si è visto quasi mai, se non per una pericolosissima palla persa a metà del secondo tempo. Non serve essere Allenatori per sapere che nel 433 il centrocampista basso deve svolgere il doppio ruolo di costruttore e interditore. Se e quando Bennacer sarà ristabilito, occuperà quel ruolo, sempre che l'allenatore, come penso, non abbia virato sul 4231, o sul suo calcio "fluido" fatto di spostamenti e scivolamenti. Che serva altro, rispetto a Krunic, non penso sia difficile capirlo. Segnalo inoltre che prevedo una stagione molto difficile per Pobega e se succedesse sarei veramente rattristato, perchè il giocatore italiano meriterebbe minutaggio, anche se in ruolo totalmente diverso da quello occupato da Krunic. Senza poi citare Adlì, di cui ho sempre segnalato i limiti, avendolo visto giocare spesso in Francia, non dal vivo ma in televisione, che potrebbe occupare quella zona del campo, probabilmente con difficoltà in fase difensiva, ma con qualità tecniche che potrebbero stupire. Volendo realmente insistere con il modulo proposto ieri, Torreira sarebbe perfetto, Amrabat, impossibile, Cristante o Locatelli, italiani, del vivaio Milan e non credo costosissimi, anche se 20 M, in un mercato già dispendioso e senza la possibilità di monetizzare con alcuna cessione, sono impensabili. La cosa evidente è che Krunic è un TITOLARISSIMO, alzi la mano chi desidererebbe di meglio. Se la notizia del suo adeguamento di contratto, venisse confermata, spero senza prolungamento, sarebbe l'ennesima dimostrazione di quanto sia facile fare proclami e poi agire in modo inverso. Krunic non è giovane, è praticamente invendibile e non si farà certo mancare i consueti infortuni di stagione. Non penso serva aggiungere altro.
3 - Pulisic. Calciatore vero. Evidente che non metto minimamente in discussione ne le sue qualità, ne il fatto di averlo acquistato. Pulisic non è certamente venuto al Milan per fare la riserva, per quanto le partite siano tantissime. Così come la proprietà e la dirigenza lo hanno voluto sia per l'opportunità economica, dovendo il Chelsea liberarsi di troppi giocatori, sia per il ritorno di immagine che il capitano della nazionale Statunitense, porta in dote, con indubbi benefici economici, sempre importantissimi. Pulisic può giocare in molti ruoli, compreso logicamente a destra, come a Monza, ma rendendo molto meno, essendo un giocatore di piede mancino e specialmente levando spazio al giocatore più importante, per costo, stipendio e bravura, comprato dal Milan, il nigeriano Chucuwueze. Ecco che Pulisic, nel Milan che lentamente prenderà condizione e forma, vedrete che occuperà ben altra posizione. Le alternative sono due, nella speranza che il nigeriano e Leao sia utilizzabili il più possibile, o nel ruolo che è stato di CDK, oppure al centro dell'attacco, sostituendo Giroud.
4 - Giroud. La punta francese, per quanto brava, andrebbe supportata da un gioco di squadra che finalizzasse su di lui, specialmente sapendolo raggiungere con cross dal fondo e sfruttando le sue doti aeree. Ciò non avviene. Raramente il Milan crossa dal fondo, a volte dalla trequarti con i terzini e gran parte degli assist con cui Giroud ha realizzato i gol sono frutto dello schema : "palla a Leao". Abbiamo già visto come Rajinders prediliga i passaggi filtranti e rasoterra, ma ciò implica anche movimenti molto rapidi, con l'età e l'attuale condizione fisica, che certamente non gli vengono in aiuto. Certamente il francese è bravissimo a far salire la squadra, ma questo Milan necessita di questo, volendo condurre il gioco ? Se poi Leao insiste nel volersi accentrare e probabilmente incrementare il suo personale numero di gol, Okafor o Pulisic, diventerebbero più adatti nel proporre un attacco, rapido e interscambiabile. Ecco che il sacrificio di Colombo, dato ancora in prestito, avrebbe una sua logica. A differenza del recente passato, quando sapevamo perfettamente i limiti della squadra che tanto amiamo e chiedevamo solo impegno e onorare la maglia, cose fatte perfettamente, oggi l'asticella si è alzata, anche per i tifosi, perchè gli investimenti fatti, anche a fronte del sacrificio di Tonali, doloroso ma comprensibile, autorizzano a pretendere di più. La pura realtà è che cedere gli esuberi è quasi impossibile, anche Ballò Toure rifiuta ogni destinazione, i giocatori a disposizione sono 32 e anche allenarli diventa impossibile, oltre che dannoso per tutti, fare altri investimenti è impossibile e, cosa per nulla irrilevante, sono tutti giocatori di PROPRIETA' e solo tre con scadenza al prossimo anno, Mirante, Florenzi e Kjaer.
Concludo tornando a Mister Pioli.
Il "bravo allenatore" costruisce la squadra in base ai giocatori a disposizione e non l'inverso. Propone prima un gioco e poi le soluzioni tattiche. E' possibile che non riusciamo a vedere una triangolazione, un cambio gioco o semplici sovrapposizioni sulle fasce, insistendo sempre ad accentrarsi ? Oggi i giocatori con i "piedi buoni", ci sono, iniziare a sfruttarne le capacità senza obbligarli a "uno contro uno", spesso difficilissimi per chiunque, sarebbe il minimo.
Mi rattrista la sconfitta con il Trento, partita di agosto, apparentemente inutile, ma che conferma quanto sia difficile dare un gioco alla squadra e annienta tutte le mie "certezze" sull'allenatore dello scudetto.
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