In questo infausto inverno calcistico interista, ci mancava l'Homo social Icardi a gettare petali di margherita dal balcone social, allo spasimante Real Madrid: ah, ma che sospiri, che sublimi presagi, che brodo di giuggiole!

D'altra parte, di questi tempi tutto va reso social: gratificazioni sessuali, affettive, professionali, vacanziere, pet, e via dicendo. Ed in questo, il nostro capitano di plastica, Icardi, non è secondo a nessuno: se ti corteggia il Real, vuoi celare di esserne lusingato? Ma certo che no! Con buona pace della sua attuale squadra, che ha totale bisogno di ritrovarsi per salvare la stagione. Ma è proprio a partire da questi uomini che le stagioni naufragano: dov'è la forza morale del leader, che non fosse altro che per professionalità, pensa solo ad onorare al massimo i suoi attuali impegni?

Caro Icardi, a me, onestamente, di scucire quei 200 milioni al Real per vederti vestire di bianco l'anno prossimo non dispiace affatto, come ho già scritto. Ma c'è modo e modo di vivere le situazioni, e a me il solito modo social di plastica icardiano non piace affatto. Per quanto mi riguarda, le sue manie social sarebbero già un buon motivo per non investire neanche un centesimo su di un uomo simile; ma c'è anche da dire che ormai anche a Madrid sono abituati a certe smanie esibizioniste, avendo tra le loro fila il "narcisone" Ronaldo.
Sarei proprio curioso di vedere, l'anno prossimo, che dei due scende in campo col ventaglio più grande... o con il bocchino più lungo. Ognuno dei due col suo telefono bianco nello spogliatoio, come una vera diva anni 20': 'Pvonto, sono il divin Mauvo...'.
Non ce li vedete a spintonarsi per stare al centro nella foto del gruppo squadra prima delle partite? Io, sì.
Real 2018: la futura guerra... dei divetti social.