Da giorni, ormai, non si parla d’altro che dalla cessione di Gonzalo Higuain. Sembrerebbe che sia proprio il Pipita l’indiziato numero uno per finanziare la campagna di trasferimenti in corso. L’attaccante argentino, al momento impegnato con la sua nazionale al mondiale, in questi due anni ha vissuto davvero sulle montagne russe, regalando tanti gol, tanta gioia, ma anche prestazioni non all’altezza e un atteggiamento non sempre irreprensibile.

Higuain doveva essere l’uomo della svolta, colui che, dopo anni e anni, portava l’attacco della Juve a vertici che non si raggiungevano dai tempi di Trezeguet ed Ibrahimovic. Tevez è stato un buon precursore di Gonzalo e ha ridato brio a una Juve che, comunque, basava il suo gioco prevalentemente sulla solidità difensiva, ma da Higuain ci si attendeva ancora di più.

Il Pipita veniva da un’annata straordinaria al Napoli, durante la quale aveva segnato in ogni modo possibile, facendo lustrare gli occhi di tutti gli appassionati. Queste erano le credenziali di un colpo da novanta, nel vero senso della parola, che doveva rivoluzionare il volto di una squadra.

Tuttavia, Higuain, specialmente nel suo secondo anno, non ha rispettato le aspettative ed è adesso giustamente l’uomo più sacrificabile.

Gonzalo, in questi due anni, in Europa ha deciso soltanto due sfide (o doppie sfide), ovvero quelle contro Tottenham e Monaco. In serie A ha portato a casa un ottimo bottino il primo anno e un bottino dignitoso il secondo anno, in cui, però, ha perso nettamente la sfida a distanza con l’altro bomber Argentino della Serie A, Icardi. Ciononostante, Gonzalo ha strappato il biglietto per i Mondiali di Russia, che vivrà probabilmente da comprimario, dato il poco feeling che ha sempre avuto con i tifosi della Selecìon, che non gli perdonano gli errori nelle finali disputate.

Higuain, forte di questa manifestazione di stima da parte di Sampaoli, ha, però, fallito tante sfide importanti  con la Juventus, che avrebbe certamente sperato che Gonzalo incidesse di più, quando il livello degli avversari si alzava. Negli ultimi mesi, inoltre, Allegri ha persino dimostrato di poter fare a meno del suo numero nove, che ha lottato tutta la stagione per acquisire una forma accettabile (e che ha mantenuto per pochissimo tempo) e mostrato tutte le lacune di un carattere poco adatto a sopportare le pressioni.

Sono state moltissime le partite in cui, subendo marcature asfissianti dei rivali o avendo poche palle giocabili a disposizione, Gonzalo ha preferito eclissarsi, finendo poi, quasi sempre, sostituito da Allegri, che potrebbe anche studiare, in vista della prossima stagione, un nuovo tipo di attacco, con meno fisicità e più corsa.

Higuain ha una tecnica sopraffine, ma sembrerebbe aver dimostrato di non essere un fuoriclasse, almeno, per quanto riguarda il profilo mentale. Questi due anni sono stati buoni e lo hanno confermato a livelli alti, ma non lo hanno portato a consolidarsi come vero e proprio campione in grado di decidere le sfide più importanti, ragion per cui la Juventus, forse, fa davvero bene a ritenerlo vittima sacrificabile all’altare del fair play finanziario.
Cessione che si rivelerà preziosa, però, soltanto se il posto del Pipita verrà preso da qualcuno in grado di essere più utile alla causa ormai conclamata in casa Juventina, ovvero utile alla coraggiosa missione di puntare decisi alla coppa dalle grandi orecchie!