E' stato in assoluto uno dei calciatori argentini più forti che abbiano mai militato nel Milan. Restò solo un anno, nell'annata 2004/2005, ma lasciò il segno. Con il Milan vinse una supercoppa italiana nel 2004 e perse una finale di Champions League contro il Liverpool in quel di Istanbul, dove lui fece doppietta. 

Con il Milan giocò 28 partite in Serie A e segnò 11 reti. In coppa Italia una presenze condita da un gol, mentre in Champions League giocò 10 volte e andò a segno 6 volte. Per lui anche una presenze nella supercoppa italiana vinta per 3 a 0 contro la Lazio con tripletta di Shevchenko. In quella partita entrò al 75esimo al posto di Tomasson e uscì all'83esimo per un leggero infortunio. Al suo posto entrò Serginho.

Quel Milan che vinse la supercoppa italiana nel 2004 scese in campo con il 4/3/1/2 con Dida in porta, Cafu, Nesta, Stam, Paolo Maldini (capitano), Gattuso, Rui Costa, Ambrosini, Kakà, Shevchenko, Tomasson. In panchina c'era Carlo Ancelotti. Tra gli ingressi in campo ci fu anche quello di Vikash Dhorasoo al posto di Ambrosini al 77esimo.

Hernàn Crespo è stata l'incarnazione del "bello" del numero 9. Attaccante formidabile, dotato di grande tecnica, non necessariamente una consuetudine tra i numeri 9, molto abile nelle acrobazie e nel colpo di testa e dotato di velocitò, spirito di squadra e intelligenza tattica. Ha realizzato delle reti di una bellezza incredibile, anche in rovesciata. Sapeva segnare con entrambi i piedi.

Esistono attaccanti, numeri 9, che non hanno una grande tecnica, ma sono degli animali d'area. Hanno un fiuto del gol pazzesco, ma sono "rozzi", "ignoranti", nel senso che non sono dotati di un tocco di palla "brasiliano", di un grande tiro da fuori, dotati di dribbling o che hanno una grande capacità di palleggio o sono abili nel fare dei virtuosismi concreti. Crespo, oltre ad avere fiuto del gol, era capace anche di questo poiché disponeva di una grande tecnica.

Filippo Inzaghi aveva un fiuto del gol assurdo. Giocava sul filo del fuorigioco e segnava gol a grappoli, ma non era dotato di grande tecnica. Era un bomber d'area, e segnava molto, anche se raramente segnava gol belli. Era gol di opportunismo, da animale d'area quale era.

Pippo Inzaghi venne preso dalla Juventus e giocò nel Milan dal 2001 al 2012. Complessivamente con il Milan segnò 126 reti in 300 presenze. Con 50 reti realizzate è uno dei migliori bomber italiani in Champions League. Classe 1976, con il Milan vinse 2 supercoppe italiane, 2 campionati italiani, 1 coppa Italia, 2 champions League, 2 supercoppe europee e una coppa del mondo per club. Nel 1996/97 con 24 reti in 33 presenze è stato capocannoniere in Serie A con la maglia dell'Atalanta. 

Pippo Inzaghi fu anche campione del mondo del 2006 e campione d'Europa con l'Italia Under 21 nel 1994. Quando dico che non è tecnico, non è che dico che Inzaghi sia stato scarso, tutt'altro. E' stato uno dei più grandi numeri 9 in assoluto della storia del Milan e non solo, ma non era bello da vedere per come toccava la palla e anche i gol che segnava non erano dei gol di pregevole fattura o particolarmente belli. Crespo era l'opposto di Inzaghi

Crespo era bello da vedere, per come toccava la palla, per la tecnica, e anche i gol che faceva erano di pregevole fattura. Fu preso dal Milan in prestito dal Chelsea fortemente voluto da Carlo Ancelotti, suo estimatore dai tempi di Parma.

Uno come Crespo lo si deve prendere sempre. Il Chelsea non se ne voleva privare a titolo definitivo e l'unico modo per prenderlo era in prestito secco. Quel Milan che era di proprietà Fininvest/Berlusconi con Adriano Galliani amministratore delegato, era nella sua fase imperiale e i calciatori top li comprava, non li prendeva in prestito. Raramente, tranne gli ultimi 5 anni del ridimensionamento della fase con Berlusconi proprietario, dove Silvio Berlusconi non investiva più come un tempo e aveva chiuso i rubinetti, il Milan prendeva giocatori in prestito. Crespo fu uno dei primi casi e una eccezione, come il ritorno di Shevchenko, che il Milan, dopo che l'ucraino giocò con i rossoneri dal 1999 al 2006, e segnò il rigore decisivo e vincente nel 2003 contro la Juventus in Champions League nella finale di Manchester, cedette al Chelsea, e dopo due anni riprese in prestito secco per un anno nel 2008/2009.

Hernàn Jorge Crespo è stato uno dei più forti numeri 9 che si siano visti in Serie A e non solo. Il suo approdo al Milan fu breve ma intenso e lasciò il segno in maglia rossonera e anche un buon ricordo.

TUTTO SU HERNAN CRESPO

  • NOME: HERNAN JORGE
  • COGNOME: CRESPO
  • NAZIONALITA': ARGENTINO
  • NATO A: FLORIDA
  • IL: 5 LUGLIO DEL 1975
  • RUOLO: ATTACCANTE
  • CLUB IN CUI HA MILITATO: River Plate (dove è cresciuto nelle giovanili), Parma, Lazio, Inter, Chelsea, Milan, di nuovo Chelsea, di nuovo Inter, Genoa, di nuovo Parma, dove chiuderà la sua carriera da calciatore.
  • TOTALE PRESENZE E RETI NEI CLUB: 605 Presenze e 273 reti
  • TOTALE PRESENZE E RETI CON LA NAZIONALE ARGENTINA MAGGIORE: 64 presenze e 35 reti.
  • TOTALE PRESENZE E RETI CON L'ARGENTINA OLIMPICA: 6 presenze e 6 reti
  • PALMARES CONQUISTATO CON I CLUB: 2 Campionati apertura con il River Plate, 1 coppa italia con il Parma, 5 supercoppe italiane, di cui una con il Parma, una con la Lazio, una con il Milan e due con l'Inter, 1 campionato inglese con il Chelsea, 1 community shield con il Chelsea, 3 campionati italiani con l'Inter, 1 coppa libertadores con il River Plate, e 1 coppa uefa con il Parma
  • PALMARES CON L'ARGENTINA: 1 titolo di Giochi pamamericani e un argento olimpico
  • RICONOSCIMENTI INDIVIDUALI: 1 titolo di capocannoniere del campionato argentino, 1 titolo di capocannoniere in Serie A, 2 titolo di capocannoniere della coppa italia, e 1 titolo di capocannoniere dei giochi olimpici.
  • INIZIO CARRIERA PROFESSIONISTI: 1993/1994
  • RITIRO: 2 FEBBRAIO 2012.







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