L'Hellas Verona prosegue il suo strabiliante cammino a dispetto di infortuni, forma ancora non ottimale, gruppo praticamente nuovo e chi più ne ha più ne metta.
La partita di ieri, in calendario nell'ambito della diciassettesima giornata del  torneo, si prospettava forse non difficile ma estremamente importate, estremamente.
Dopo aver battuto lo Spezia e pareggiato in casa del Torino, poteva inevitabilmente esserci il rischio della sotto valutazione dell'avversario, visto che il Crotone aveva fin qui incamerato solo 9 punti.
In realtà penso di avere scritto qualcosa di sbagliatissimo, anche se da tifoso di annata il timore esiste sempre (vedi  5 maggio 2002......).

Ma no, no! Il nostro mister è una garanzia e da questo punto di vista ricorda in modo netto il signor Osvaldo che tipo a marzo dell'anno tricolore predicava salvezza... (GRANDE!!!!).

Ma veniamo a noi: la partita è, come al solito, preceduta dalla conta dei nostri prodi assenti o lungo degenti (Veloso l'ultimo ad accodarsi). Il Verona però ci stupisce ed ancora una volta interpreta la gara in maniera sfavillante: ecco quindi Barak imbeccare il nostro puntero Kalinic che si sblocca e poco dopo Dimarco ripetere la magia di Torino a coronamento di un'azione spettacolare. Il primo tempo potrebbe concludersi con un vantaggio più ampio, ma cosi non è, e nella ripresa il Crotone inserisce il centravanti Simy, cambia modo di giocare, accorcia le distanze con Messiah (bel giocatore davvero) e il Verona soffre fino alla fine pur sfiorando la rete con Colley e Barak.

Bene così, 27 punti in 17 giornate sono una enormità: bravi per il gioco, lo spirito di gruppo, la corsa... ora riposo per due giorni, si riprende mercoledì con vista Bologna...
Bravi e gigante mister Juric!