Tra tante sorprese, delusioni e giocate di classe, anche quest’anno , nella ventunesima edizione del campionato mondiale di calcio, grandi giocatori stanno avendo l’opportunità di imporsi sempre più nel panorama calcistico mondiale;e uno di questi è ,senza dubbio ,il numero nove dell’Inghilterra: Harry Kane.

Che fosse un giocatore dotato di straordinarie abilità era già noto a tutti,però Harry Kane, conosciuto meglio come “Hurricane”(l’uragano), sta letteralmente facendo impazzire tutti i tifosi e si sta presentando, in un calcio ben più evoluto e diverso da quello degli anni passati, come il prototipo del centravanti moderno, che non deve avere più come unico scopo la ricerca del gol ma che deve saper giocare con la squadra e per la squadra.

Difatti, l’uragano britannico ha concluso la stagione in premier con 30 gol siglati per il suo Tottenham e sta mettendo la ciliegina sulla torta come leader della nazionale inglese.

Ciò nonostante, la carriera del principale marcatore del mondiale del 2018 non è sempre stata facile e ,tra l’altro, lo stesso Harry Kane , qualche giorno prima del debutto della sua Inghilterra, ha voluto postare sui vari social una foto fortemente simbolica, che rappresenta gli alti e i bassi della sua carriera attraverso sette parole “Loan, loan, loan,loan, lane ,lion, leader”.

Ognuna di queste parole rappresenta la sintesi di alcune delle fasi della difficile carriera di Kane; si passa ,infatti, dai quattro diversi prestiti dal Tottenham a Leyton Orient, Millwall, Norwich City e Leicester, simbolicamente racchiusi dalla parola “loan”(ripetuta quattro volte), al ritorno come giocatore degli Spurs ,racchiuso dalla parola “Lane”, fino al coronomento della sua carriera che gli ha permesso di divenire dapprima un vero e proprio leone,”Lion”, e , in seguito, il “Leader” della propria nazione.

Ora Harry Kane sta letteralmente vivendo un sogno e sta trascinando con tutti i suoi giovanissimi compagni la nazionale inglese, rendendo fieri tutti i vari tifosi, che incitano i propri eroi ,negli stadi russi, sulle note di “God save the Queen” e attraverso la magnifica frase “It’s coming home”.

Se l’Inghilterra il prossimo turno riuscirà a staccare il biglietto per la finale non lo sappiamo ancora, ma ciò che è, al contrario, certo è che questo mondiale ha permesso ad Harry kane di ottenere grande ammirazione e di mostrarsi per come realmente è: un campione che ,come un uragano, non ha mai smesso di lottare e di crederci.

                                                                            “Harry, bring it home”