Achraf Hakimi, classe 1998, rappresenta la graditissima sorpresa del mercato interista 2020: giovane, promettente, con una carriera europea niente male (impossibile per gli interisti dimenticare la sua prestazione in quel di Dortmund nel Novembre 2019), plasmato dalle graziate mani dei Blancos, girato in prestito in Germania dove diventa una conferma e, con l'effetto sorpresa, in Italia alla corte di Conte. Un acquisto senza dubbio di peso: 40 milioni + 5 di bonus, cifra importante per un club che, nella sua storia, ha speso più di così solo per Lukaku e Vieri. 

Evidentemente la dirigenza e lo stesso Conte hanno deciso di investire con decisione nel futuro dell'Inter ma adesso, a stagione praticamente finita, possiamo tirare le somme: com'è stata la stagione di Hakimi? La ricostruiamo attraverso le tappe più importanti della sua prima esperienza nerazzurra: l'esordio: Inter - Fiorentina (26/9)  Fa il suo ingresso nella storia dei nerazzurri da subentrato: quell'Inter - Fiorentina, combattutissimo, finirà 4-3 per i nerazzuri, arrivati sul 2-3 firmato Chiesa è proprio Achraf a salvare la situazione: dentro Sanchez, passaggio sulla fascia e prima cavalcata sulla fascia destra: assist basso per Lukaku che diventa il fondamentale gol del 3-3. Achraf in generale, nella prima parte della sua stagione, fa sognare gli interisti con prestazioni di alto livello, ma il primo amore non si scorda mai, e ci è sembrato giusto citarlo. L'atteso scontro: Inter - Milan (17/10)
Un vero e proprio simbolo di questa strana stagione dell'epoca Covid lo troviamo proprio nella rivalità tra Hakimi e Theo Hernandez: i due, amici dai tempi di Madrid, hanno fatto faville nella prima parte della stagione e, il loro primo scontro, era sotto i riflettori d'Italia: il Milan vinse quella partita e l'esperienza già maturata in Italia da Hernandez fece la differenza anche sulla fascia.

La miglior prestazione: Inter - Bologna (5/12)
In generale una delle migliori partite della squadra di Conte di questa Serie A, finisce 3-1 con una doppietta del marocchino, resa possibile grazie ad una prestazione generale superba: persino Vidal, in occasione del secondo (fantastico) goal del numero 2, offre uno spunto illuminante che permette all'esterno di fare quel che meglio sa fare: scattare, saltare l'uomo, tirare. E lo fa alla perfezione. 

La peggior prestazione: Real Madrid - Inter (3/11)
La stagione nerazzurra è stata di altissimo livello... ma solo entro i confini italiani: l'uscita dalla Champions League come quarta del girone rappresenta senza dubbio il più grande dispiacere di una squadra che ha però saputo trarre il meglio dall'esclusione europea, concentrandosi al 100% sul campionato. Sarà quindi per la partita già sulla carta complessa, per l'emozione del grande ex-club o del timore nei confronti dei giganti Blancos, ma la partiti di Hakimi fu pessima: pesantissimo l'errore che ha portato benzema al gol, in generale una partita nervosa, poco attenta sulla sua fascia, dove i madrileni hanno saputo affondare. 

Il futuro? Inter - Hellas (25/4)
Nell'attesa di alzare al cielo quello scudetto che non è mai stato così vicino l'Inter si trova ad affrontare una serie di partite mai così importanti: il Verona non è un avversario facile, la squadra Veneta si è resa protagonista di una stagione di alto livello e, dopo gli scoraggianti pareggi contro Napoli e Spezia, può diventare un ostacolo più grande del dovuto. Difatti la partita non è facile, ci si difende bene e nessuno da parte dei milanesi sembra eccellere ma, uscito Eriksen, si presenza un'allettante punizione per portarsi finalmente sull'1-0: è proprio Achraf, a sorpresa, a tirarla. Agli interisti infatti non è mai capitato di vedere come se la cava il giovane marocchino da calcio fermo: la punizione viene battuta con forza ed estrema precisione sul secondo palo, un tiro eccellente ma, sfortunatamente, prende il palo (il 14esimo complessivo per l'Inter in questa stagione).
Ma la partita non finisce se non al fischio: con l'ingresso del jolly Darmian infatti l'Inter trova finalmente la via del goal: azione nata per uno spunto di Sanchez, immancabile cross di hakimi sulla fascia e gol (facile ma non facilissimo) dell' ex Parma. Lo stesso Conte, nel post partita, scherza sulle abilità di Hakimi (al pubblico fino ad ora tenute sopite) nel calcio da fermo: la curiosità degli interisti è, di nuovo, tutta su di lui.