Era il 9 marzo quando la Serie A si fermava causa Coronavirus: contemporaneamente, assieme alla decisione della Lega Calcio italiana, arrivavano le scelte delle federazioni di tutta Europa di sospendere il calcio. Tre mesi dopo si è pronti a ripartire per decretare l’epilogo di un’annata alquanto particolare, vissuta tra mille incertezze.

La situazione europea
La Francia è stata la prima nazione a muoversi in questo ambito e ha optato per sancire la conclusione anticipata della Ligue 1, congelando la classifica e vedendo trionfare, per l’ennesima volta, il Psg.
Il primo campionato tra i migliori cinque in Europa a tornare sul terreno di gioco è stato la Bundesliga, il cui protocollo ha fatto da modello alle altre leghe. In Germania, dopo il primo mese di sfide, il bilancio è risultato positivo: nessun contagio tra calciatori e staff-tecnico con alcuni spiragli di normalità, nonostante le porte chiuse e le molteplici restrizioni. Il calcio teutonico ha inaugurato, quello che, verosimilmente, può essere inteso come la nuova frontiera del pallone: niente pubblico, regolamento rigido e partite impostate su ritmi differenti. L’impressione, dopo il primo mese di Bundesliga, è di osservare un calcio più lento e compassato, nel quale si cercano di evitare marcature strette. La problematica infortuni, che preoccupa maggiormente gli esperti, è stata in parte limitata e si auspica possa essere contenuta anche con l’avvio di Premier League, Liga e Serie A.
La panoramica globale, seppur ricca di incertezze, è da considerarsi interessante: la Uefa ha trovato un punto d’accordo tra tutti i tornei, con lo scopo di farli terminare entro il 31 agosto. Sempre entro la data prefissata, si intende portare a compimento anche la Champions League, che vedrà svolgersi l’atto finale in un intrigante Final-eight a Lisbona.
Fatto il punto della situazione in Europa, andiamo ad analizzare la situazione nei rispettivi campionati e le aspettative riguardanti la ripartenza.

Premier League
L’Inghilterra è stato sin dall’inizio il paese più scettico a sospendere tutto. Ciò nonostante, sino alla metà di Maggio, l’avvio della Premier era in forte dubbio, visto che la curva epidemiologica pareva in aumento. Tuttavia, seppur tra alcuni timori e controversie (squadre che si rifiutavano di ripartire e l’ipotesi di giocare in Australia ), si è riusciti a trovare un accordo tra tutte le compagini.
La classifica, prima dello stop, vedeva il Liverpool vicinissimo alla conquista del titolo, con i Reds a +25 sulla prima inseguitrice, il Manchester City. I ragazzi di Guardiola, accantonata la possibilità di trionfare in patria, si sono buttati a capofitto sulla Champions League con buoni esiti: in tal senso la vittoria esterna sul campo del Real Madrid ha posto le basi in Europa, dove i Citizens non sono mai riusciti a trovare la maturità. Visto che il campionato sembra esser sempre più nelle mani del Liverpool, a trent’anni dall’ultima affermazione, l’obiettivo maggiore resta la coppa delle grandi orecchie, che dato l’organico a disposizione non sembra un’utopia.
Sarà, invece, affascinante osservare la lotta per accedere in Champions, che al momento vede coinvolte ben tre formazioni: Leicester, Chelsea e United. Le Foxes, vera rivelazione della stagione, erano in rampa di lancio e dovranno confermare quanto di buono mostrato sinora, mentre il Chelsea, dopo un inizio ottimale, ha ottenuto qualche sconfitta di troppo. Capitolo a parte per lo United, mai capace di trovare costanza, il cui rendimento è stato troppo discontinuo. Tuttavia, i Red Devils, nell’ultima sfida, avevano piazzato uno scalpo eccellente nel derby di Manchester, vinto col punteggio di 2-0.
Discorso differente per Arsenal e Tottenham, nobili in caduta libera, il cui denominatore comune è risultato essere la mancanza di stimoli. Al riprendere del campionato, si chiederà loro di uscire da un periodo buio e ritrovare gli standard auspicati.
Altrettanto interessante è la bagarre per non retrocedere, che al momento è incerta e combattuta: Norwich, Aston Villa, Bournemouth, Watford e West Ham sono le squadre coinvolte nella lotta, la quale racchiude cinque team in sei lunghezze. Tra queste appena citate, ci si aspetta una reazione veemente dagli Hammers, partiti con ambizioni europee, ma vittime di cali prestazionali vertiginosi ed ora costretti ad un rush finale competitivo. Se questi ultimi avranno un calendario abbordabile, non si può dire lo stesso del Bournemouth, altra delusione, che nelle ultime giornate dovrà affrontare ben cinque delle prime nove squadre in classifica. Un ulteriore curiosità è data dall’Everton di Ancelotti, in ripresa nelle sfide di febbraio e volenteroso di dimostrare il proprio valore.

Serie A
Si riparte anche in Italia, e pure qua bisogna menzionare la disorganizzazione che l’ha fatta da padrone sino a poco tempo fa: dichiarazioni contraddittorie, confusione, ed allenamenti posticipati le cause. Per fortuna, seppur in ritardo, si è giunti ad una soluzione: la Lega Calcio, che al suo interno ha avuto diversi screzi in merito alla scelta finale, ha optato per la ripartenza. A differenza della Premier, il tema principale sarà la contesa per assegnare il Tricolore, il più combattuto negli ultimi anni.
In lizza vi è su tutte la Juventus, attualmente capolista ed ancora in corsa per un possibile triplete, fronteggiata dalla rivelazione del torneo: la Lazio. I biancocelesti non temono più nessuno e non avendo nulla da perdere saranno una rivale ostica, pronta a tutto pur di riportare uno scudetto che nella capitale manca da ben 19 stagioni. I capitolini, plasmati alla perfezione da Inzaghi, hanno il merito di aver valorizzato una rosa non molto ampia e di averla portata su livelli mai visti. L’interrogativo più frequente dalle parti di Formello è proprio attinente a questo tema: in tempi nei quali la profondità dell’organico è fondamentale, saprà la Lazio farsi trovare pronta per tre mesi di fuoco?
La terza incomoda, che per ora osserva da dietro, è l’Inter, in calo nelle ultime partite ed, a detta di Conte, intenzionata a dare del filo da torcere. Il tecnico nerazzurro, sin dal primo giorno di ritrovo post-Covid, ha dichiarato di aver a disposizione una rosa di qualità su più fronti. Lasciano, però, perplessi le sue ultime parole: appena conclusa la gara di Coppa Italia contro il Napoli, ha affermato che vincere un titolo al primo anno non è la priorità, innescando cosi una serie di reazioni alquanto negative da parte dei tifosi nerazzurri. Un elemento che sorride alla Beneamata è il calendario, sulla carta alla portata.
Vi è anche interesse riguardo l’accesso all’Europa League, che numeri alla mano, coinvolge le compagini dal quinto al decimo posto. Tra queste, la più sorprendente sinora è stata l’Hellas Verona, che dovrà dimostrare di non aver perso lo smalto delle serate migliori. A Milan e Napoli, invece, è chiesto un finale d’orgoglio per risollevarsi ed ambire ad un piazzamento importante. I partenopei, dall’arrivo di Gattuso, hanno svoltato infilando una serie di risultati utili consecutivi promettenti, mentre i rossoneri non hanno mai trovato la tanto proclamata continuità, ma solamente qualche exploit saltuario. Gli azzurri, in cerca di un prestigioso trionfo nella Coppa nazionale, hanno l’intento di concludere nelle prime sei in campionato, cosi da rendere salvabile il bilancio stagionale. Vi sono anche pretese importanti attorno al Torino del neo tecnico Moreno Longo, subentrato in un momento difficile. Ad oggi, i granata, si trovano a +3 sulla zona rossa, ma devono stare attenti ad evitare passi falsi e soprattutto, sono in cerca di risposte sul piano del gioco, mai arrivate da Settembre.

La Liga
In Spagna si è ripartiti da pochi giorni. La Liga non ha mai dato indicazioni precise, scegliendo una strada differente rispetto agli altri. La Federazione iberica, inizialmente intenzionata a congelare la competizione, ha seguito poi la via di Inghilterra ed Italia. Anche qua, come nel torneo nostrano, vi è un perfetto equilibrio nella corsa allo scudetto: a giocarselo, come spesso accade, sono Barcellona e Real Madrid, separate solamente da un punto.
I blaugrana, nonostante il ko nel Clasico, erano stati in grado di sorpassare i Blancos prima della sospensione della Liga. La banda guidata da Setien ha convinto poco in termini di qualità espressa, ma si è fatta trovare pronta espugnando il campo del Mallorca. Non si è fatta attendere la risposta dei Galacticos, abili a superare il modesto Eibar tra le mura amiche, esprimendo una manovra frizzante e ricca di verticalizzazioni. L’impressione è di aver rivisto pronti via un calcio spettacolare, a differenza di quanto accaduto in Germania, dove inizialmente la costruzione del gioco era più compassata.
Sarà altrettanto stimolante la rincorsa agli ultimi due posti Champions, che sinora ha visto primeggiare qualche sorpresa rispetto a team più navigati. Stiamo parlando della favola Real Sociedad, un progetto stimolante e ricco di giovani, che ha sorpreso tutti. I baschi sono stati guidati dalle prove illuminanti di Odegaard (in prestito dal Real Madrid), Oyarzabal e Isak. Proprio quest’ultimo, lasciato partire troppo presto dal Borussia Dortmund, sta avendo una crescita esponenziale. Lo svedese, sul quale i giallo neri hanno creduto poco, ha trovato la propria dimensione, e sta trascinando i suoi verso un traguardo incredibile.
E’ altrettanto sorprendente ciò che sta facendo il Siviglia, attualmente al terzo posto, che in estate ha operato una rivoluzione dell’organico. Alla ripresa dei giochi, i tre volte campioni d’Europa League, hanno trionfato nel derby concittadino contro il Betis, mandando un chiaro segnale alle inseguitrici. A trascinare la squadra ci sta pensando Ocampos, anch’egli abbandonato troppo presto dal Marsiglia ed ora determinante nello scacchiere di Lopetegui. Qualora i Rojiblancos mantenessero il ritmo spaziale avuto da Settembre ad oggi, sarebbero ridotte al minimo le possibilità delle rivali di farsi sotto.
Tuttavia, oltre che per la Champions League, vi è un conflitto anche per l’ingresso in Europa League. Qua è doveroso citare il ruolo dell’Atletico Madrid: i Colchoneros, ad oggi in quinta posizione, non sono riusciti a confermarsi sui livelli degli ultimi anni, e complice un attacco alquanto deficitario, stanno vedendo sfumare la possibilità di rientrare nelle migliori quattro. Il quesito intorno al rendimento di Saul e compagni è arduo, ed in tal senso ci vorrà una risposta in questo finale di stagione. Poco più indietro troviamo il Getafe, un team che sta confermando la sua recente esplosione ad alti livelli, merito di una gestione societaria intelligente. Il club ha operato alla grande in estate, e dopo la favola dell’annata precedente, sono arrivate ulteriori conferme, le quali pongono la società ai vertici del calcio nazionale.

Scritto il punto sulla situazione dei campionati che ripartiranno la palla passa a voi. 
Chi trionferà nei rispettivi tornei? Chi ci sorprenderà di più?