Ha ragione Gattuso nel dire che, più degli schemi, nel calcio contano la voglia e fisicità. Puoi giocare con qualunque modulo, ma se non corri e non vinci un contrasto neanche per sbaglio, non vai da nessuna parte.

Il Milan è fisicamente imploso. Già contro Sassuolo e Chievo i segnali del crollo erano evidenti, ma le vittorie - dovute anche alle grandi parate di Donnarumma - avevano fatto illudere molti. Il misero punto ottenuto nelle ultime tre partite contro Inter, Sampdoria e Udinese, invece, ha messo in risalto la pessima condizione atletica della squadra. Un esempio su tutti: ieri Biglia non stava letteralmente in piedi. Eppure è stato titolare. Perché gli altri o sono rotti o sono messi persino peggio di lui. Non solo: per l'argentino si parla addirittura di rinnovo. Sono seri?

Del gioco nemmeno parlo, perché sarebbe puro esercizio di stile. Ma sulla indecente condizione fisica della squadra, cosa ha da dire Gattuso? E la dirigenza? E cosa pensano di fare, il tecnico e la società, per gli ultimi due mesi?

La stagione è ormai quasi buttata e le ultime partite primaverili rischiano di essere soltanto un'inutile calvario. Ma l'ennesimo scempio sportivo sarà vano se nessuno ce ne spiegherà le ragioni e se ne assumerà le responsabilità.