Chi conosce Pep Guardiola, come allenatore sa benissimo quanto sia minuzioso e attento ad ogni dettaglio e a qualsiasi novità per rendere sempre più innovativo il suo lavoro e tenere il passo davanti a tutti. Così, credendo di essere arrivato se non proprio in punto morto del suo lavoro, ma almeno in un momento con meno idee e soluzioni, ha deciso di mandare i membri del suo staff a prendere il brevetto da piloti di droni. 

Questo metodo usato in allenamento, dovrebbe a suo dire, portare un nuovo modo per leggere le posizioni in campo, i movimenti giusti e le distanze da tenere. I suoi giocatori saranno ripresi dai droni durante le sessioni di allenamento e poi, insieme all'allenatore, analizzeranno i video. Nella filosofia tattica di Guardiola, nulla è lasciato al caso e tutto ha un suo perché, sopratutto le posizioni in campo, le distanze da tenere tra i reparti, i movimenti dei singoli giocatori, hanno un ruolo primario nella buona riuscita dei suoi schemi, così ora tutti a scuola a prendere la patente per questa nuova fase. 

Non si può dire che Guardiola sia un pioniere di questo metodo, Maurizio Sarri se ne era già servito ancora ai tempi di Empoli, e alcune squadre minori e giovanili hanno già iniziato ad usare i droni, appunto per riprodurre i filmati registrati e far capire ai giovani delle cose che altrimenti fatichetebbero di più ad apprendere. 

Sicuramente la tecnologia si sta impadronendo sempre più della vita normale e quotidiana di tutti noi, inevitabilmente arriva anche su un campo di allenamento. 

Vedremo se questa soluzione tecnologica darà dei risultati positivi e avrà sempre più seguaci o se sarà una meteora e sarà presto accantonata. 

Per ora a Manchester, sponda Cyty si stanno preparando a questa novità. Da capire sarà la reazione della sponda United, che ha bandito i droni dallo spazio aereo sopra i loro campi di allenamento, per paura di essere spiati. Chissà se andranno incontro ad una sorta di scontro......aereo.