Nel mondo calcistico odierno tra i migliori allenatori del mondo vi è un ex calciatore spagnolo vissuto anche in Italia.

Il 18 Gennaio del 1971 nasce a Santpedor, un piccolo paese di 7.000 anime in SpagnaJosep Guardiola i Sala, conosciuto nel mondo calcistico con il nome di Pep Guardiola. Inizia a giocare nelle giovanili del Barcellona nel 1984 e fa l'esordio nel 1990 in prima squadra. Rimane per tantissimi anni nella squadra catalana prima di cambiare maglia e trasferirsi in Italia al Brescia nel 2001. Dopo un anno va alla Roma dove resta una sola stagione prima di tornare al Brescia. Nel 2003 cambia radicalmente mondo e tipo di calcio andando in Qatar all' Al-Ahly Doha dove resta per due stagioni. L'ultima esperienza da giocatore la compie in Messico al Dorados. In Nazionale inizia il suo percorso nel 1991 con l'Under 21 e dopo un anno passa nella Nazionale maggiore, maglia che indossa fino al 2001, collezionando 47 presenze e 5 gol. Tra i titoli con la nazionale vi è l'oro conquistato alle Olimpiadi di Barcellona 1992. Ma chi è Guardiola come calciatore? Il giocatore spagnolo riveste il ruolo di centrocampista centrale, tecnicamente molto forte, con una straordinaria visione di gioco. Con il Barcellona vince di tutto come giocatore, dai trofei nazionali a quelli europei.

Terminata la carriera da calciatore, inizia quella da allenatore nel 2007 con il Barcellona B, la seconda squadra della società catalana e conquista subito la promozione in Segunda División B. Dopo un solo anno fa il salto di qualità nella prima squadra e inizia a vincere di tutto. Il suo percorso straordinario, fatto di bel gioco e di vittorie, prosegue con i blaugrana fino al 2012 quando si traferisce in Germania al Bayern Monaco. Con la squadra tedesca vince ancora. Tanto. Rimane in Baviera fino al 2016 quando si traferisce in Inghilterra al Manchester City. E continua a fare quello che gli riesce bene, vincere. Ma quali sono i segreti di Guardiola allenatore? L'allenatore spagnolo non abbassa mai la guardia e conduce discorsi motivazionali e di movimenti a livello tattico durante tutta la stagione singolarmente e di gruppo. Inoltre è molto attento all'aspetto del cibo e segue con esperti di varie nazionalità tutti gli aspetti nutrizionali di ogni singolo giocatore. Oltre agli aspetti nutrizionali, tattici e tecnici, i giocatori fanno continui controlli con esami del sangue. Dopo gli allenamenti è molto importante la crioterapia, la terapia che fa uso del ghiaccio. Analizzando tutto Guardiola è un allenatore meticoloso a trecentosessanta gradi che non lascia nulla al caso. 

Tra i suoi ex calciatori che hanno amato o che amano il tecnico spagnolo vi è un grande come il brasiliano Dani Alves che ha dichiarato in proposito: "Guardiola è l'Einstein del calcio. Il suo segreto é che ti fa vedere le cose in modo diverso. Ama i cambiamenti, le sfide. Gli piace passare per un rivoluzionario".

Tra i segreti del tecnico spagnolo, vi è un ruolo fondamentale ricoperto dal suo staff, il "Pep Team" che lo segue da sempre in ogni sua esperienza. Guardiola, una persona rimasta umile dentro e fuori dal campo, al termine della vittoria in Premier League con il Manchester City, ringraziò il suo staff con queste bellissime parole: "Faccio i complimenti a ognuno di voi, siamo i campioni d'Inghilterra, abbiamo realizzato un sogno che va condiviso con tutti. Senza di voi, senza la vostra dedizione, tutto questo non sarebbe stato possibile. Noi in campo siamo solo arrivati davanti a 19 squadre, voi avete fatto molto di più. Ogni giorno avete pensato a noi, per questo meritate tutto il mio rispetto. Sarete per sempre nel mio cuore, in questa stagione ho vissuto qualcosa di magnifico. Oggi voglio che ognuno di voi venga in campo per scattarci qualche foto, ma prima voglio dirvi che siete il miglior staff che un allenatore possa desiderare”.
In Italia Guardiola ha un legame indissolubile con la città di Brescia, nella quale ha dichiarato che "tornerebbe ad allenare gratis"

Guardiola è il migliore allenatore del calcio attuale a livello mondiale? Attualmente secondo noi la risposta è assolutamente affermativa.