Nei giorni scorsi c'è stato un tentativo, fose lodevole, ma patetico, di dare un significato ad alcuni match che interessavano la corsa Champions e le coppe europee in generale.

Milan, Roma e Lazio, infatti, giocavano contro squadre, anche se per motivi diversi, del tutto demotivate e già mentalmente in ferie. La Juventus, in effetti, ha vinto il campionato con anticipo, mentre la Fiorentina delle delusioni ha ormai visibilmente mollato gli ormeggi e il Cagliari naviga in acque placide e tranquille. Milan, Roma e Lazio potevano solo suicidarsi e non l'hanno fatto.

L'Inter, per quanto agitata da turbolenze interne e guidata da un allenatore già abbandonato al suo destino, giocava contro il Chievo ultimo in classifica e già retrocesso. Secondo voi poteva esserci un risultato diverso dalla vittoria dei nerazzurri? Sì, forse, ma solo a patto che i nerazzurri, come già detto per Milan e Roma, avessero deciso di suicidarsi, cosa che non hanno fatto.

Il Torino ha rispettato il pronostico, anche se ha cercato di suicidarsi contro il Sassuolo. E alla fine, la vera partita incerta è stata quella che l'Atalanta ha giocato contro un Genoa il quale, anche per colpa dei demotivatissimi cugini sampdoriani, rischia la serie B. I grifoni ce l'hanno messa tutta, tenendo la forte Atalanta col fiato sospeso fino al fischio finale dell'arbitro, però alla fine ha prevalso la squadra più forte.

La verità è che, secondo una norma non scritta, ma generalmente accettata, delle manifestazioni  che si svolgono con girone all'italiana, guai a chi si riduce al classico e proverbiale ultimo momento! Nelle ultime giornate il campionato diventa una roulette russa nella quale, se incontri chi ha bisogno di punti, vedi i sorci verdi, mentre se l'avversario è già in ferie, ci può essere un tappeto rosso che si srotola sotto i tuoi piedi guidandoti verso la gloria.

Nel mirino della società rossonera e dei suoi tifosi c'è la Juventus che si sarebbe impegnata contro il Milan, ma avrebbe sbracato alla grande contro la Roma, società amica, come ci si attende che faccia contro l'Atalanta, altra società con cui i rapporti dei bianconeri sono eccellenti.
Ma ragazzi, diciamola tutta, la Juventus non deve necessariamente combinare biscotti contro Roma e Atalanta, semplimecente non ha più nulla da dare, dopo una stagione lunga e faticosa, e anche se ne avesse, non avrebbe stimoli e motivi per darlo.

Il realtà, è il Milan che ha commesso il sommo e inenarrabile peccato di ridursi all'ultimo momento, per cui se la medicina si rivelasse amara, dovrebbe solo incolpare se stesso. Se un giocatore come Piatek è arrivato in rossonero saltando come un grillo e, settimana dopo settimana, si è andato spegnendo, forse il Milan prepara atleticamente i suoi giocatori in maniera oscena. E allo stesso modo, si potrebbe dire che, a furia di servire il povero centravanti polacco nella stessa maniera, ossessivamente con lanci in verticale o dalla tre quarti, Piatek è diventato un bersaglio agevole per i difensori avversari. Forse la dirigenza ha commesso l'errore di dare due perle come Paquetà e Piatek a chi aveva realizzato l'impresa in negativo del Pireo, senza capire che così si rischiava di vanificare la bontà delle due operazioni di mercato. A parte i forse, il Milan aveva un discreto vantaggio sulle avversarie per la corsa all'Europa e se lo è bevuto, come Fantozzi coi birilli dell'Italiana, quando gioca a biliardo col commentator Catellani.

Francamente, trovo anche un po' ridicola la polemica sull'orario della partita Milan-Frosinone, che a mio avviso al Milan conviene giocare proprio prima di Juvenus-Atalanta. Immaginate cosa succederebbe, se durante l'incontro coi ciociari dovessero giungere notizie di un'Atalanta in vantaggio a Torino. I rossoneri potrebbero mollare tutto e rimediare la classica figura barbina perfino contro il già retrocesso Frosinone. Come ho scritto su, puoi perdere anche contro chi non ne ha più, se decidi di sucidarti.

Il Milan può solo giocare per portare a casa i prossimi 6 punti sperando che sia qualcun altro ad accarezzare l'idea del suicidio, ma non stia lì a recriminare sulla mancanza di sportività altrui, altrimenti rischia di essere preso in giro, come quando Allegri ha dichiarato: "La Juventus non può vincere sempre." Traducendo le parole del tecnico bianconero, che è livornese: "Oh ragazzi, se uno è bischero un è colpa mia!".

Secondo me, è stato il Milan finora a comportarsi da bischero.