Ronaldo 100, Dybala 100, Buffon mette un'altra presenza per i suoi record personali, a Pirlo cresce un altro filo di barba per assomigliare sempre più al Bue Muschiato. Ma a me, non frega nulla di questi record, io rivoglio la mia Juve, e non una Juve dipendente, anche quando se ne può fare a meno.
Ho smesso di essere fiducioso della mia Juventus dal 2018, quando il presidente Andrea Agnelli con un colpo di testa decide di distruggere un progetto perfetto, almeno in Italia, cacciando via di colpo il direttore generale Giuseppe Marotta, e per non farsi mancar nulla spende più di 100 milioni per portare Cristiano Ronaldo 34enne dal Real Madrid. La stagione 2018-2019 porta subito a capire che il portoghese mette in crisi il tecnico Max Allegri, che nei suoi 4 anni precedenti aveva portato oltre a 4 scudetti di fila, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italia, anche la squadra per due volte in finale di Champions League 2015 e 2017. Fin da subito, come stavo dicendo, il portoghese è il giocatore più servito dai compagni, che spesso si affidano a lui anche quando ci sarebbe la possibilità di avere più chance passandola ad un compagno libero vicino. Questo ha portato la squadra a divenire dipendente da un solo giocatore, cosa che fino alla stagione precedente non succedeva. Ecco quindi che arrivano i primi dissidi, quando il tecnico si trova a non poter sostituire Ronaldo, anche perchè la società stessa aveva, al momento dell'accordo, accettato le richieste del portoghese, quindi giocare sempre e comunque, sia che stia in giornata o meno, a meno che il giocatore stesso non decideva di accettare la sostituzione, ecco che Allegri nel suo 11 iniziale è costretto sempre e comunque obbligato a mettere CR7, anche quando ha in mente una squadra senza il portoghese dall'inizio.
La Juventus vince il suo ottavo scudetto, ma comincia a traballare sotto il profilo della tranquillità del tecnico, ed ecco che a fine stagione viene sollevato dalla panchina, perchè uno dei due, Allegri e CR7, era di troppo, e alla fine il tecnico c'ha rimesso le penne.
La distruzione è in atto, la Juventus non è più la Juventus, se non a sprazzi, e il campione portoghese diviene un 'comandino' con i suoi compagni, arrabbiandosi quando non gli viene data la palla, però nelle ripartenze avversarie è l'unico a non rientrare, ed ecco che molti criticano questa cosa "E' un campione che segna, ma ha pur sempre 35 anni, e non può fare avanti e indietro", quindi la Juventus attacca in 10, ma difende in 9. Sarri, scelta scellerata di Fabio Paratici, tenta di comandare sul portoghese, ma alla fine, viene strigliato proprio dal giocatore stesso che sostituito in una gara di campionato, fa capire di non permettersi più di fare tale sostituzione senza il suo volere, quindi anche il tosco-napoletano deve abbassarsi al suo volere, cosa che gli ribadisce il presidente Andrea Agnelli, che da lì a poco lo mette nel mirino, fin quando a fine stagione, dopo la vittoria del nono scudetto di fila della squadra, non lo nomina neanche e lo esonera. Questa stagione, la situazione non cambia, il portoghese continua a segnare, ma come al solito non ne vuole sapere né di rientrare né di essere sostituito, in panchina poi c'è uno che non ha mai allenato, e che non ci pensa minimamente di mettersi contro giocatore e società, anzi per non peggiorare la situazione non lo richiama neanche una volta, dovesse sentire il presidente...

Questa è la Juventus-dipendente da Cristano Ronaldo, che sì, ha messo dentro 100 reti con la maglia della Juventus, ha fatto alcune partite strepitose, e che sarà ricordato come uno dei due giocatori più forti del decennio 2010-2020, ma a me questa Juventus così non mi piace. Sono da sempre tifoso bianconero, e questa sudditanza di alcuni giocatori non mi piace, anzi sono sincero, quando vedevo le partite del Real Madrid, vedevo spesso Ronaldo prendersela con i compagni perchè non lo servivano, oppure fare cose fuori luogo in campo, soprattutto quella farsa nella non gomitata di Chiellini che costò il rosso al difensore juventino in Champions League.
Io voglio una Juventus che gioca in undici e che non ci sia giocatore che non accetta questo o quello, tutti in una squadra devono essere allo stesso livello, non conta il 'conto' in banca o la visibilità che questi hanno, in campo si deve essere tutti uguali, e giocare da squadra e non per se stessi!
Per questo... "Grazie Ronaldo, ma io rivoglio la mia Juve senza di te".