Il mio cuore, per otto anni afflitto da una vergognosa gestione societaria e da un gioco che dire “inutile” è una gentilezza, ricomincia a sorridere.

Sostanzialmente, Maldini e Boban stanno cancellando le ignominie, le nefandezze e le assurdità del duo “Galliani dell’ultimo periodo” - “Mirabelli”.

In un mio post avevo scritto all’inizio di campionato: “Milan, dopo 8 anni finalmente un mercato intelligente”(https://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/dopo-8-anni-finalmente-un-mercato-intelligente-).
Poi, dopo i primi risultati deludenti di Giampaolo (che oltretutto ho sempre sostenuto), ho avuto paura. Ho creduto che fosse l’ennesima annata in cui a fine stagione bisognasse ripartire da zero. E invece Maldini e Boban hanno visto giusto:

1) hanno licenziato “Giampaolo”, che come disse Maldini “abbiamo visto che non funzionava” (una sostituzione quella dell'allenatore in un momento davvero cruciale, che viste le tante difficoltà avrebbe potuto seppellire la stagione in corso). Poi (in quel momento non c'era molta scelta) hanno assunto un allenatore che non è un genio, ma mastica calcio da anni: esattamente dal 2003 alla guida della Salernitana fino a questi ultimi anni nei quali ha allenato Lazio, Inter, Fiorentina e Milan. Pioli non è certo Pep Guardiola, ma perlomeno sa mettere in campo una squadra. Cosa rara nel Milan degli ultimi 8 anni.

2) poi, sempre Maldini e Boban, hanno venduto alcuni grandi... equivoci: Suso, Borini, Andrè Silva, Caldara, Piatek, Ricardo Rodriguez e hanno acquistato, da dirigenti navigati, grandi calciatori con operazioni impeccabili e sostenibili (come richiesto da Eliott). Theo Hernández su tutti, ma non dimentichiamo l'acquisto di Ibracadabra...

Ebbene nelle due ultime partite con Inter e Juventus ho visto un gran bel Milan. E il mio cuore devastato da anni di “squadre e gioco” inguardabili, ha ripreso a battere. Ho finalmente visto un Milan che non pareva la provinciale di turno che alza il muro e tenta di non soccombere in maniera truculenta e pacchiana. Ma anzi ho visto un Milan che avrebbe potuto vincere le partite in questione, ma soprattutto con un bel gioco, sia corale che dei singoli. Ero basito, felice e terrorizzato che fosse un sogno. Ma dopo la partita con l’Inter, quella con la Juve ha confermato la tendenza di un Milan decisamente in ripresa. Anzi, Gagliardo. E tutti noi veri tifosi abbiamo pianto di gioia.

Non voglio anticipare nulla e sono certo che la strada sia ancora lunga, ma voglio in ogni caso ringraziare Maldini e Boban per averci regalato una speranza.