Chi mi segue sui social network, saprà già che ieri notte ho dedicato in diretta la vittoria della Fiorentina a Gennaro Gattuso. Essendo alla conduzione del programma 90’ Minuto Viola, non potevo però certo rubare spazio all’attrice principale del programma, che è la squadra creata da Luca Batistoni.
Adesso, invece, voglio spiegare a tutti i motivi per i quali voglio ringraziare, ovviamente con ironia positiva, Gennaro Gattuso per il successo di ieri e per l’andamento stagionale della sua “quasi ex” compagine.

Cominciamo col dire che l’ex allenatore del Napoli considera il Milan come casa sua, ed averlo battuto a Firenze, segnando quattro goal, nonostante alla Viola mancasse mezza squadra, in particolare tre difensori centrali dei quattro a disposizione nella rosa, è un qualcosa che si presta benissimo alla mia dedica.
E poi pensare che la Fiorentina avesse scelto lui come prossimo tecnico gigliato, lasciando in Liguria Vincenzo Italiano mi fa oggi rabbrividire. La differenza di preparazione tra i due mister è imbarazzante e non lo scrivo oggi, ma da quando l’allenatore nato in Germania lavorava al Trapani qualche stagione fa.
Quando l’accordo tra Gattuso e la Viola è saltato, addirittura ancora prima che il contratto venisse depositato, all’inizio la cosa ha creato sgomento anche nel sottoscritto, preoccupato per un altro potenziale errore di questa Società, ma poi quando si è cominciato a parlare di Vincenzo Italiano, dalla paura il mio cuore è passato alla speranza ed, infine, alla gioia.
Lo seguo da anni, so quanto è bravo, conosco il suo calcio prettamente offensivo e spettacolare, oltre che efficace. È vero che si corrono maggiori rischi in difesa col suo modo di stare in campo, ma allo stesso tempo che ci si diverte cercando di imporre il proprio gioco contro tutti, anche contro squadre oggettivamente più attrezzate. E così è stato fin qui anche alla Fiorentina, dove pur avendo vinto soltanto contro due big (Atalanta e Milan) su sette, si può affermare che la Viola non sia stata mai messa sotto nel gioco da nessuno.
E con questa media punti, avendo affrontato fin qui tutte e sette le big del nostro Campionato ed avendo davanti sei partite tutte alla nostra portata per terminare il girone d’andata, possiamo senz’altro essere ottimisti nel pensare di raggiungere una posizione di classifica prettamente europea al giro di boa. Il tutto ovviamente andrà corredato con Vlahovic che continuerà ad essere un calciatore della compagine gigliata e col fatto che a gennaio la Società riempirà le lacune della nostra rosa.

Ma torniamo a Gattuso: che classifica avrebbe oggi la Fiorentina con lui in panchina? Sicuramente diversa e meno lusinghiera. Il fatto che l’ex giocatore del Milan, nel post delle sirene inglesi poco dopo l’esperienza mai cominciata con la Viola, sia ancora senza squadra rappresenta, purtroppo per lui, una sentenza di quanto io abbia scritto sopra.
Ed allora perché Gattuso (che ha anche un anno di meno) ha già allenato diverse big ed Italiano no? Semplice, perché come nella vita il calcio è fatto di occasioni e persone giuste e chi è stato migliore come calciatore avrà molto prima degli altri le chances di allenare in posti ambiziosi, ed alla fine i più bravi non sempre usciranno fuori.
Un esempio a livello di giocatori della stessa regola che se non hai procuratori e sponsor giusti puoi faticare e molto? Christian Riganò arrivato in Serie A a 30 anni suonati e solo perché la Fiorentina, dopo il fallimento, è dovuta ripartire dalla C2. Senza quell’occasione non avrebbe probabilmente avuto la possibilità di dimostrare a tutti di essere capace di segnare tanti goal, a qualsiasi livello.

Ma ora basta, non voglio esagerare! Gattuso ha anche tante qualità, sia come uomo che come tecnico e sicuramente saprà farsi valere anche in questo mestiere ma, di sicuro, non diventerà mai bravo quanto l’attuale allenatore della squadra gigliata.

Evviva Italiano: Forza Fiorentina!