Buongiorno a tutti!
Pur essendo lunedì mattina è stato bellissimo svegliarsi, così come lo è stato ieri: questo è l'effetto che fa vincere il derby.

Non voglio fermarmi a parlare delle analisi tattiche di sabato, per quello ci sono gli esperti. Vorrei solo dire grazie ad Elliott, Gazidis, Maldini, Massara, Moncada e tutti gli altri che da luglio 2018 hanno lavorato per permetterci di tornare a lottare in tutte le competizioni. Non è banale, ci sono tifosi che hanno il coraggio di lamentarsi perché non vengono messi a segno colpi da 70/80 milioni di euro ogni sessione di mercato... 
Elliott ci ha presi in una situazione disastrosa, sia economica che tecnica disastrosa. Non dimentichiamoci l'esclusione dall'Europa League inflittaci dalla UEFA per aver superato i vincoli del FFP. Come non dobbiamo dimenticarci alcuni dei componenti dell'ultima rosa partorita dalla gestione cinese, dall'equilibrista Bonucci fino al formidabile terzino sinistro Rodriguez.

La prima mossa di Elliott è stata quella di azzerare i debiti della società Milan con banche/fornitori per "pulire" il bilancio e cercare di iniziare un percorso di rinascita e di crescita sostenibile. Già al primo anno corriamo il rischio di raggiungere la Champions League, cosa che avrebbe velocizzato il processo di risanamento, ma la traversa in Inter-Empoli nei minuti di recupero ci nega il sogno. Le stagioni seguenti hanno sempre la stessa linea guida: svecchiare la rosa, abbassare il monte ingaggi, prendere giocatori da far crescere e che abbiano fame di vittorie. Personalmente poi, ritengo l'innesto di Maldini in dirigenza come la certificazione della bontà di un progetto e della tranquillità futura (ricordiamo che Paolo aveva rifiutato di lavorare con il milan cinese - la "m" minuscola non è un refuso, ma una scelta).

Adesso scorriamo velocemente in avanti e arriviamo alla stagione 2020/21, Pioli viene riconfermato e il Milan comincia a macinare bel gioco e risultati e pone le basi per quello che tutti abbiamo visto l'anno seguente. Nonostante tutti gli sberleffi di giornalisti e tifosi avversari, nonostante tutti i "ma sono fortunati, poi crollano", noi non crolliamo e andiamo a prenderci uno scudetto che mancava da 11 anni.

Vado allo stadio e ho l'abbonamento dal 1998-99, anno dell'incredibile scudetto con Zaccheroni e vi garantisco che mai come nel periodo 2016-2019 ho avuto la paura e la sensazione che stessimo diventando una nobile decaduta. Squadre che venivano a San Siro a vincere, mancanza di progettualità, mancanza di attaccamento alla maglia, insomma un disastro. Più di una volta ho chiesto a mio padre: "ma secondo te, torneremo mai a vincere qualcosa?". Non potevo accettare che diventassimo una squadra da metà classifica. E quindi ringrazio infinitamente Elliott per quello che ha fatto, perchè al 2-0 di Theo con l'Atalanta ho pianto, capendo che lo scudetto era a un passo e, soprattutto, che siamo tornati ad essere il Milan, con la M maiuscola. 

Vinceremo ancora lo scudetto? Non lo so. Vinceremo la Champions? Dubito.
Ma abbiamo un progetto, un mister da seguire, una dirigenza con idee chiare, dei giocatori affamati che hanno capito cosa vuol dire quella maglia e lo dimostrano ogni domenica.
Forza Milan, sempre!