A volte le critiche che colpiscono gli ultras sono giuste poiché spesso all'interno si infiltrano finti tifosi che cercano di contaminare quello che di piu' puro c'è nel calcio, l'amore per la propria squadra incarnata da tifosi chiamati ultras.
Ma ultras non significa essere in curva, significa amare la propria squadra sempre e comunque essergli sempre vicino soprattutto nei momenti piu' bui. Da tifoso Laziale sono stato piu' orgoglioso quando ero in B di quando ho vinto lo scudetto. Facile andare a San Siro molto meno a Cava dei Tirreni. Per questo quando vedo quelle curve in serie C mi commuovo a vedere quei tifosi così attaccati alla squadra. Troppo facile esserlo in serie A.

Il rispetto per tutti i tifosi è il principio base poiché sembra assurdo ma noi tutti abbiamo avuto le stesse emozioni anche se da parti opposte una volta come vincenti e una volta come perdenti. Tutto quello che gira intorno in primis Sky è stata la rovina del calcio di una volta. Andare allo stadio si è tifosi veri guardarlo in televisioni si è un altro tipo di tifoso e secondo me sono molto piu' vicini un romanista e un laziale che partecipa attivamente che i suoi stessi tifosi in poltrona. Infine due parole sul razzismo.
Quando si insulta uno di colore o un ebreo o chiunque i piu' colpiti sono chi fa il tifo per quella squadra ed è di colore o ebreo o ad esempio come mio padre che era partigiano.
Si puo' odiare la squadra avversaria in maniera sportiva l'importante è ricordarsi sempre che si tratta di sport. E visto che siamo a Natale, auguri a tutte le tifoserie di tutte le categorie.