Un tempo una delle regole auree del calcio stabiliva che squadra che vince non si cambia. Al Milan, stando alle anticipazioni di queste ore sulla formazione che si opporrà al Brescia, la regola viene bellamente ignorata. Insomma Rebic, autore di una doppietta contro l'Udinese, non parte titolare. Gioca Calhanoglu. Ora, quello che fa enormemente girare le turboeliche è che lentamente, ma sempre più vistosamente, prende corpo e sostanza il sospetto che al Milan ci siano degli intoccabili. Si può dire che Suso, Chalanoglu e Kessie sono un terzetto che gli allenatori, da Gattuso in poi, trattano con un certo timore reverenziale?

Ieri, nel corso delle conferenza stampa, Pioli ha tenuto a farci sapere che Suso si allena con molta serietà. Perché? C'è qualcuno più sgamato di me, più addentro di me nelle segrete cose rossonere, che frequenta questo blog, e sia in grado di svelare l'arcano? Mi è venuta in mente una risposta di Gattuso a un giornalista che gli faceva notare l'insufficiente prestazione di Calhanoglu e ipotizzava una sua cessione. Gattuso rispose¨ "Fino a che resto io al Milan Chala non si tocca". Boh! In un'altra occasione il condottiero Gattuso si lamentò: "Non capisco i fischi a Suso". Ovviamente il giocoliere di Cadice si era reso protagonista di una perfomance delle sue e San Siro la sottolineò come di solito fa un pubblico che paga il biglietto e non è soddisfatto. Sembra ovvio o no? Poi venne l'innamorato abruzzese e sapete com'è: amor omnia vincit, l'amore vince su ogni cosa, nel frattempo a perdere era solo il Milan. Ora arriva Pioli e la solfa non è cambiata.

Poi, dulcis in fundo, la vicenda di Paqueta. Ora, siamo seri, se un giocatore dice al suo allenatore che preferisce non essere convocato e che se ne vuole stare a casa, qualcosina di un certo peso deve essere accaduta. Vuoi una situazione ansiogena del calciatore o anche, semplicemente, una tattica per accelerare la sua cessione, qualcosa che non torna c'è. Il buon senso ,che evidentemente non sembra non dimorare a Casa Milan, suggerirebbe un recupero del brasiliano a dargli qualche motivazione da qui a giugno e poi se è il caso cederlo. Comunque qualche lotta intestina in seno al Milan potrebbe essere in corso. Non vorrei fare dietrologia, ma certi atteggiamenti, certi silenzi e soprattutto certi comportamenti fanno venire qualche sospetto. Ovviamente faccio delle pure ipotesi o, se volete, congetture e mi auguro che rimangano tali.