Abbiamo odiato tutto e tutti. Diciamolo con franchezza.
In tempi di quarantena gli haters non hanno riposato così come ha fatto, forzatamente, un po' tutto il mondo. Presi di mira i "cercalievito", gli aspiranti Masterchef, i vecchi e nuovi personal trainer, si è passati inevitabilmente al calcio. Fra favorevoli e contrari alla ripartenza, il mondo degli appassionati si è diviso fra chi guardava repliche di vecchie partite in tv con la lacrimuccia, e chi in un attimo ha perso l'amore per il pallone. Strano, perché in Italia il calcio è religione, passione, dibattito.
Tutti quindi ad attendere la Bundesliga, dai tifosi, agli scommettitori, al mondo dell'economia sportiva, fiduciosa sul rilancio. Poltrona già scaldata da quarantena, mancavano solo birra e scommessa, e così sia. Da quel momento in poi però, gli haters hanno rimesso nel mirino il calcio.
Il pubblico non c'è, i contrasti non sembrano veri, il protocollo non è così preciso, Todibo non è proprio un principe, e via a cascata. Alla fine però, la Bundesliga ha acceso un minimo di entusiasmo, perché in questa fase complicata, anche le piccole conquiste sono piaceri, addirittura necessità per noi appassionati. Abbiamo riscoperto la meraviglia della gioia sportiva, rivisto potenziali campioni e letto di quanto sia ripartito il mondo del bet, la macchina del lavoro sportivo, i sorrisi che in televisione negli ultimi mesi erano merce rara. Senza tralasciare che le partite tedesche hanno riacceso la fiammella nelle federazioni europee, che di slancio hanno preso fiducia, come ad attendere la reazione del pubblico. La reazione, è la solita. Noi amiamo il calcio, amiamo lo sport, anche quando non è quello a cui siamo abituati. Prendiamoci un po' meno sul serio, e stiamo attenti solo al lato sanitario. Il resto è divertimento e passione, e poi, amici miei, abbiamo guardato partite chiacchierate a distanza di anni, perché non goderci un timido ritorno alla normalità sperando presto che ritorni il pubblico e la normalità. Lasciamo in pace chi discute su ogni cosa, lasciamoli fare, forse è quella la loro passione.
La nostra è la palla che rotola, ma siamo certi che anche loro in fondo abbiano visto le partite con interesse.
Viva il calcio, viva lo sport, chiacchiere e il resto, sono solo noia.