Questa sera la Lazio sarà un test autentico per il Milan e lo sarà come non lo è stato l'ultimo impegno con la Juventus. I bianconeri erano più forti e hanno goduto del solito arbitraggio benevolo, quindi non si possono muovere particolari rimproveri ai rossoneri. Ma anche se il Milan avesse vinto, non ci sarebbe stato da gridare al trionfo, perché nel primo tempo i bianconeri hanno giocato in evidente modalità risparmio energetico.

Classifica alla mano, la Lazio è di valore paragonabile ai rossoneri. Certo, i biancazzurri non sembrano lanciati come l'Atalanta nè sono in aperta polemica col Milan come la Roma, il cui tentativo di speculare sulle disgrazie disciplinari altrui, ha irritato la società rossonera. La Lazio, tuttavia, resta semifinalista di Coppa Italia come l'Atlalanta, a differenza dei concittadini giallorossi, per cui ha tutto il diritto di essere considerata un esame, per così dire, probante.

A questo punto, comunque, vorrei tornare sul discorso relativo al modulo di Gattuso. Pellegatti si è sentito in dovere di scusarsi con Rino basandosi sulla buona prestazione contro la Juventus, ma io la penso diversamente e ne spiego il motivo.

A parte la non completa attendibilità del test contro la Juventus, lo schieramento del Milan allo Stadium è apparso, in effetti, del tutto azzeccato. Borini come seconda punta teorica ha permesso di avere un uomo che, alla bisogna, è stato in grado di sacrificarsi (e bene) anche a centrocampo. La formazione di sabato scorso si presentava fin dall'inizio indovinata e tale giudizio lo si può comodamente mantenere anche ora, a match giocato. Il problema è che sono poche le squadre che possono usare lo stesso modulo e lo stesso atteggiamento con qualunque avversario e a dispetto di eventuali assenze. L'Ajax di questa stagione sembra una di queste e, se anche dovesse uscire contro la Juventus, non vorrebbe dire nulla, in quanto non era partita per vincere, quindi il suo lo ha fatto, a differenza del Real Madrid, eliminato proprio dagli olandesi. Il Milan non è una di quelle formazioni, infatti il modulo a cuneo con Piatek unica punta, dopo due mesi molto belli e significativi, è stato ormai sgamato dagli avversari, che sanno bene come ridurne le potenzialità offensive.

E' proprio sulla capacità di apportare varianti che Rino va monitorato attentamente e, qualora fosse il caso, censurato. Chiunque può azzeccare tutto nel proprio lavoro per un tempo limitato, ma è nel medio periodo che si vede se uno è bravo o meno, proprio quando l'effetto delle prime intuizioni perde la propria forza innovativa. Non ha senso applaudire Gattuso oggi, se l'avversario si piega al suo modulo, per maledirlo domani, quando l'avversario annulla le sue mosse. Rino deve dimostrare di saper mettere in campo una squadra, non dico camaleontica, ma quantomeno duttile, e senza lasciare indietro nessuno, come ha colpevolmente fatto con Cutrone, per esempio.

Questa sera Borini potrebbe andare bene, ma anche se accadesse, non sarebbe detto che ciò debba valere per sempre. Cutrone è un patrimonio della società e non solo economico, in considerazione di una sua quasi certa cessione in estate. Cutrone è, finchè resta, anche parte del patrimonio tecnico di questa squadra e, come ha dimostrato in occasione del primo gol con l'Udinese, anche un eccellente uomo assist. Anzi, forse ha un futuro proprio come scassinatore di spazi blindati dalle difese avversarie, del cui lavoro potrebbe beneficiare Piatek. Oggi Borini, ma domani Cutrone e la volta successiva Castillejo, a seconda dell'avversario e delle esigenze.

Ma Gattuso saprà dimenticare di essere stato, da giocatore, un ripetitivo catturatore di palloni? Io lo spero e glielo auguro.