10 punti in 6 partite e’ il magro bilancio della Juve di Pirlo. Due vittorie e ben quattro pareggi. Tralascio la partita conto il Napoli vinta a tavolino, si sa come finirà’: partita da rigiocare contro una seria pretendente al titolo. La societa’ Juventus e la critica sono state finora benevole nei confronti del Maestro. Nessuno dei suoi predecessori ha goduto di tanto credito. Nemmeno l’uomo che parla ai cavalli. La classifica piange e nessuno si accorge che molto di questo deficit e’ dovuto ad un allenatore improvvisato e al suo staff dalla limitata esperienza.

Veniamo agli argomenti portati a difesa del Barbuto, alcuni dei quali sono stati oggetto di dichiarazioni dello stesso.

La piu’ classica delle scuse e’ la mancanza di tempo. Quante volte avete sentito parlare di un allenatore che non funzionava in una squadra e aggiungere :”Gli va dato tempo”. E quante volte il tempo non e’ stato concesso? Presidenti mangia tecnici come Zamparini, Corioni, Spinelli, Preziosi e Cellino sostengono che non potendo cambiare la squadra, si cambia Mister nella speranza che trovi la quadra o per dare la sveglia a giocatori deconcentrati. E’ vero che Garnier ha potuto contare su un periodo molto limitato di preparazione e su un’amichevole contro il Novara. E’ altrettanto lampante che se hai un’idea di calcio “rivoluzionaria” e se sai di non avere tempo, non dovresti insistere nell’applicazione. La logica avrebbe suggerito un inizio soft e l’introduzione di nuovi principi quando possibile, sulla falsa riga di quanto fatto nel primo anno dal Livornese.

Lo stesso Head and Shoulders ha sostenuto dopo la sconfitta casalinga in Champions contro il Barcellona: ”Ci sono giocatori che provengono dalla Fiorentina (Chiesa, nazionale italiano), dalla Germania (Texas, da lui richiesto e nazionale statunitense) e dal Parma (Kulu, nazionale svedese)”. Come dire, se questi non hanno esperienza, non venite a chiedere a me perche’ abbiamo perso. Parole che suonano stranamente simili a quelle pronunciate da un “collega” incredibilmente bravo nell’arte della lamentela. E’ un grande ex che allena una delle due squadre di Milano. Sorprendentemente, lo scarica barile effettuato da Pantene e’ passato completamente inosservato. Non ricordo un Trapattoni o un Lippi evidenziare mancanze di qualsiasi tipo nella rosa a disposizione.

Il terzo elemento della improbabile difesa del Balsamo alle Pesche si fonda su infortuni e malattie varie
Dybala, De Ligt, Sandro e Chiellini (ma e’ veramente una sorpresa la sua incapacita’ a fare due partite di seguito?) non hanno iniziato la stagione con la squadra, alcuni di loro sono ancora fuori e si riaggregheranno dopo l’infausta sosta per le nazionali. Ronaldo e Texas hanno preso il virus e sono mancati per due settimane. Mai Shampoo al Miele e’ riuscito a schierare la formazione tipo, ammesso che ne abbia una in testa visto i continui cambi di interpreti soprattutto a centrocampo. Purtroppo viviamo in tempi incerti, cosa dovrebbero dire molti dei suoi “colleghi”? Mi vengono in mente Maran che a malapena ha avuto a disposizione dodici atleti e Inzaghi a cui mancava il portiere titolare e la Scarpa d’ Oro.

Esistono dei limiti nella composizione della squadra della J stilizzata. Il centrocampo e’ debole, niente a che fare con quello di cui l’Oreal faceva parte. I quattro moschettieri popolano i sogni dei tifosi bianconeri, vorrebbero che oggi fosse ieri. Sperano nel ritorno di Pogba, Vidal e’ cotto, Marchisio ritirato e il Maestro ha gia’ dato. Rabiot sembra aver lasciato i dubbi di Godot, ma Benta si e’ perso nelle Langhe. Arthurino plusvalenza tiene palla, ma ne avremmo fatto senza. Texas e’ un onesto faticatore. Ramsey e’ sempre dal dottore. E poi le fasce. Cuadrado, stupendo trenino alimentato col miglior caffe’ colombiano, e’ pur sempre un’ ala adattata. Manca un ricambio di Sandro, Frabotta e’ giocatore da serie minori nonostante “la partita stupenda di ieri”. Vi domando quale allenatore puo’ contare su una rosa completa. L’ha avuta Allegri? E che dire di Sarri? Eppure a loro due si e’ chiesto di vincere, non solo in Italia, ma in Europa. Il non averlo fatto, ma non solo, ha portato a due esoneri. Quando la Juventus ha esonerato due trainers per due anni successivi?

Si dice che un tecnico e’ forte quanto la societa’ alle sue spalle. Non vedo la solidità’ di cui tanto si parla. Nove scudetti di fila sono un risultato incredibile, ma altrettanto le montagne di denaro spese, spesso su giocatori che valgono la meta’ di quello che sono stati pagati e troppo lautamente stipendiati. Gli errori di mercato e le scelte tecniche opinabili non sembrano aver fine e AA lascia passare. Nedved e PARA lasciano a desiderare. Pirlo e’ stato scelto dal capo e Agnelli difendera’ la sua scelta. 

Al netto degli argomenti a favore di un concorso di colpa di Pirlo, non riesco a dimenticare la testardaggine nel perseguire un’idea di calcio ultra offensiva, la negazione delle contingenze legate al periodo storico e alla situazione infortunati, le mancanze nella gestione dei giocatori (vedi caso Dybala, ma anche la deferenza nei confronti dei senatori), i cambi tardivi o sbagliati (insistere su Berna e’ diabolico), le lamentele e le scuse.

Caro Pirlo, si renda conto di dov’e’, faccia un esame di coscienza, metta il suo ego nell’armadio. Rispolveri moduli consoni alla rosa e gia’ memorizzati come il 3-5-2 o il 4-3-3. Giocare a due in mezzo al campo, e’ ad oggi il suo piu’ grande fallimento. Il treno dello scudetto si sta allontanando, veda di non perdere quello per la zona Champions. Potremmo non risollevarci da un’ esclusione dalla competizione maggiore. Il rischio e’ troppo alto. Siamo ancora in tempo, ma il tempo per un’ inversione di rotta e’ poco.

P.S. Ogni riferimento alla capigliatura del nostro tecnico e’ puramente casuale e non dettato da invidia personale.